3. Oh darling all the city lights never shine as bright as your eyes

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MARINETTE

Ora che lo osservo meglio il modello sembra molto più bello del solito oggi : una maglia a maniche corte bianca aderente gli fascia il torace, mettendo in risalto i muscoli dei bicipiti dati dalla scherma. I jeans larghi chiari lo rendono ancora più bello, per non parlare del suo sorriso che come sempre é così perfetto da smozzare il fiato.

É seduto di fianco a me, di fronte alla coppiettina diabetica fatta dai nostri amici, e l'istinto di afferrargli la mano per sentire se é morbida come penso é veramente troppo.

<<Marinette, ci sei?>>
la mano di Alya mi risveglia dai miei pensieri, e lo sguardo dei tre amici mi fa sentire immediatamente a disagio.

Oddio, mi sono impalata a guardare la mano di Adrien... ma stiamo scherzando?!

<<Eh? Ah sì, dicevate?>>

E ovviamente noto solo dopo la presenza della cameriera che ormai sembra abbia voglia di staccarmi gli arti e appenderli come addobbi di natale.

<<Cosa desidera?>>

Ah già, il menù.

<<Ehm...>> non lo so.

<<Prende lo stesso che ho preso io, la ringrazio>> Adrien inaspettatamente prende in mano la situazione, rivolgendomi poi un sorriso. Due piccole fossette si creano ai lati delle sue guance, e gli danno un aspetto così delicato da farlo sembrare un angelo.

<<Grazie>> sussurro a Adrien, e per qualche secondo mi sembra che neanche l'abbia sentito.

<<Farei questo e altro per un'amica come te>> mi sorride, e io ricambio con alquanta falsità.

Amica eh? Grazie mille.

Ho un'improvvisa voglia di fumare.
Mi sono ripromessa che l'avrei fatto solo quando mi sarei trasformata in ladybug, così da non destare troppi sospetti. Insomma chi mai riuscirebbe a immaginare una Marinette che fuma?

Ho iniziato da quando ho perso i miraculous, quindi decisamente poco, ma mi aiuta molto. Devo staccare dai pensieri molte volte, così abbandono la mia vita quotidiana e vado su qualche tetto a fumare e guardare le stelle.

Per ora non é mai capitato che i miei non mi trovassero in camera, ed é decisamente meglio così. Insomma se un giorno rientrassi dalla finestra e mi chiedessero dove fossi finita cosa dovrei rispondere? "Mi annoiavo e ho tentato il suicidio, ma purtroppo ho fallito", decisamente no.

Nel frattempo il cibo arriva, e mentre gli altri parlano del più e del meno, più specificatamente di un discorso chiamato "ma secondo voi gli unicorni fanno la cacca rosa" io me ne sto tra i miei pensieri.

Mi torna in mente Chat noir e la sua lettera, e mi rimane impresso nella mente più del dovuto. Sento il suo sguardo su di me anche se non si trova qua in questo momento, e soprattutto non sa che sono ladybug.

Quella rosa che mi ha regalato si trova in camera mia sulla scrivania, dentro a un vaso di vetro stupendo. Devo solo sperare che Chat noir non entri mai in camera mia siccome c'è ancora il bigliettino attaccato.

Un sorriso mi compare spontaneo sulle labbra, e si ingrandisce ancora di più al pensiero di quanto chat noir tenga a me.
Ciò mi fa sentire protetta, anche se non sono una che si fa proteggere facilmente.

kiss me, m'lady (miraculous) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora