10. Inutile.

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Alessia.

Oh, perchè ogni giorno mi assale il panico?

Vedo sangue sparso sul tappeto,

non c'è via d'uscita a questo dolore..

Strofino gli occhi con una mano e con l'altra tengo la penna. E' l'una di notte ma non ho sonno. E quando non dormo, sfrutto l'occasione per poter abbozzare qualche altra schifosa e deprimente strofa. Solo a Daniel possono piacere, o forse gli piacciono soltanto perchè così sa cosa mi passa per il mio folle cervello. Pazzo, direi. Sono cinque giorni che James non si fa vedere, tranne a lezione. Non è passato per prendere l'autobus con me, né in caffetteria per bere un caffè e discutere sui vari argomenti da studiare. Sono preoccupata. Temo che si stia allontanando da me. afferro una moneta e la strofino con violenza sul palmo della mano. Sospiro e mi accascio al pavimento a pancia in su. Non voglio perdere il mio migliore amico. Lo schermo del cellulare si illumina. E' lui. Faccio un grande sorriso da ebete e rispondo presa da un incredibile felicità.

<< Ehi!>>

<< Ciao, sono fuori.>> Dice e riattacca.

Il mio cuore batte forte. Scendo le scale in punta di piedi e piano piano apro la porta. James è dentro la sua auto, mi fa cenno di entrare. In effetti c'è molto freddo. Entro rapidamente e il suo profumo mi rianima. Mi è mancato. Anche se Mattia si è infilato nella mia testa, James è sempre stato nel mio cuore. Il mio uomo. Grazie al cielo qua dentro si sta meglio. James prende una copertina dai sedili posteriori e me la avvolge sopra le spalle. Inspiro il buon profumo. Questa atmosfera mette in subbuglio il mio stomaco.

<< Scusa se non mi sono fatto vedere, avevo da fare.>> Dice teso.

<< Tranquillo.>> L'importante è che ora sei qui.

<< Stai bene?>> Si volta verso di me.

<< Sì.>> Rispondo con un filo di voce. Ora sì.

<< Bene.>> Sorride e mi stringe la mano.

Questo contatto mi provoca un brivido lungo la schiena. Se fossi.. sì, insomma.. innamorata di James? Possibile?

Toglie la mano e guarda avanti. << Ale..>>

<< Cosa c'è?>>

Abbassa il capo. << Niente.>>

Già, come pensavo. Mi avvicino e con una mano gli prendo il viso per costringerlo a guardarmi. Fisso con insistenza le labbra. Mi guarda confuso. Accarezzo il suo volto e mi metto seduta sopra di lui.

<< Cosa stai facendo?>> Bisbiglia.

<< Quello che avrei dovuto fare prima.>> Dico vicinissima.

Unisco le mia labbra alle sua. Ho la sensazione che questa non è la prima volta che avverto le labbra di James sulle mie. Possibile che già ci siamo baciati? Perchè non ricordo? James si stacca.

<< Ale..>> Toglie la coperta dalle mie spalle e mi bacia.

Porto le braccia dietro il suo collo e lui accarezza la mia schiena. Mi sento accaldata. Non credevo di poter fare una cosa del genere. Apro lo sportello, non respiro. Poi, però, l'incanto si spezza. James si scansa e mi guarda come se avesse fatto la cosa sbagliata.

<< Cosa c'è?>>

Prende fiato e distoglie il suo sguardo dal mio. << Non posso.>>

Mi aggrappo al volante. << Cosa?>> Chiedo con fatica. << Non mi ami?>>

Mi guarda e con decisione dice. << No.>>

Adesso per davvero non respiro. James non mi ama. Non mi ama.

Le lacrime fanno strada tra le guance. << Addio James.>> Scendo dall'auto e sbatto violentemente lo sportello, che dopo qualche secondo sento riaprirsi.

<< Ale aspetta!>> Sento James dietro di me.

<< Lasciami in pace.>> Grido e gli sbatto la porta in faccia.

Scivolo per terra e mi lascio andare in un pianto di dolore. L'ho perso. Come ho fatto a non accorgermi di amarlo? E lui, prima mi amava? Se sì, perchè ora non più? Perchè la mia vita deve essere un inferno? Dov'è la luce? Si nasconde da me?

James.

Non mi ami?

Perchè doveva accadere adesso? Ora che non la amo? Cosa le potevo dire? La verità. Ormai non provo più niente per lei. Mi dispiace, ma è così. Per due volte che mi ha baciato, mi ha dichiarato il suo amore, e io l'ho rifiutata. Alessia per me è solo un amica, niente di più. Non avverto più il desiderio di stringerla a me, di baciarla, di andare in posti romantici. E' finita, spero che con il tempo capirà e troverà un uomo che saprà amarla sempre. Le ho dimostrato un infinità di volte quanto le era speciale, ma niente. Nessun segnale, solo un bacio quando si è ubriacata. Niente di più. Forse se non ci fosse stata Josephine le avrei risposo . Chi conosce il proprio destino? Alessia rimarrà sempre la donna più importante per me, ma solo come migliore amica. Mi dispiace.

Josephine.

<< Dov'è la mia birra?>> Sbraita mio padre dal soggiorno.

Prendo la birra dal frigo, svito il tappo e gliela porto. Mi strappa la birra dalla mano e la osserva attentamente. << Non è questa!>> E me la butta addosso, bagnandomi di schiuma dalla testa ai piedi.

Si alza e afferra la frusta. << Sai cosa ti aspetta, vero?>> Domanda con un ghigno perfido.

Annuisco e mi tolgo la maglietta, rimanendo in reggiseno. Con un colpo deciso colpisce la colonna vertebrale. Una, due, tre volte. Alla quarta volta cedo e cado per terra. Noto della gocce di sangue che scendono dalla mia schiena.

<< Sei una cosa inutile.>> Dice sputando sul mio viso e uscendo di casa.

Sei una cosa inutile.. Inutile.

I miei pensieri di mio padre vengono interrotti dalla vista di una magnifica alba. Afferro la macchina fotografica e scatto. Poi osservo il mio povero orso di peluche mal ridotto. Lo stringo e mi domando, ancora, perchè è venuto a cercarmi. Vuole vendicarsi perchè io e mia mamma siamo scappate?


Blu notte// Mr. Rain & Hero Fiennes TiffinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora