6. Nella mia mente.

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Ho lottato contro l'influenza per poter scrivere questo capitolo 💪🏻

Alessia.

Non so dove sono. So solo che indosso un vestito lunghissimo color argento che mi abbaglia completamente gli occhi e, improvvisamente, il suolo sotto di me scompare e mi ritrovo in mezzo ad un manto stellato. Costellazioni prendono vita davanti ai miei occhi. E' tutto così meraviglioso, così surreale. Poi, davanti a me, appare lui. Due occhi di un azzurro intenso che mi scrutano. Anche lui ha un vestito dorato, mi afferra la mano e insieme voliamo fino a raggiungere le nuvole, da dove scende la pioggia.

Mi alzo di soprassalto. Non è possibile, è la quinta volta di seguito, dalla festa di compleanno di Bella, che faccio questo sogno. Ma perchè? Sono fradicia e tremo. Perchè Mattia è emerso nella mia mente?

***

<< Buongiorno.>> Daniel sbadiglia e si stiracchia.

Evito il suo sguardo.

<< Ale?>>

<< Cosa vuoi?>> Chiedo bruscamente.

<< Che ti prende?>> Si avvicina con la tazza di caffè in mano.

<< Niente.>> Mi giro per prendere un bicchiere dalla credenza. Non voglio fare colazione.

Daniel afferra il polso del braccio sinistro e lo esamina attentamente. << E questi? Quando la smetterai di farti del male?>> Nota i nuovi graffi.

Strattono il braccio. << Lasciami in pace.>>

Mi lancia un occhiataccia e sbuffa. Mamma e papà non sono mai in casa, sono sempre in viaggio di affari o a fare chissà cosa. Non parliamo quasi mai con loro, quindi Daniel mi ha sempre fatto da figura paterna. Non ho mai potuto condividere i miei problemi sentimentali o di altro con mia mamma, da donna a donna.

Porto alla gola l'acqua e lascio la cucina per buttarmi nuovamente nel letto. Oggi, grazie al cielo, è sabato e non ci sono lezioni, quindi potrò passare la giornata a letto e deprimermi ancora un po'. Non ci sarà neanche James a tenermi compagnia perchè è fuori città. Grandioso. Osservo il pavimento della mia camera macchiato di sangue e delle monete sparse qua e là. Prendo il mocio e lavo.

James.

Scendo dall'autobus e mi tengo stretto lo zaino. Ieri mio cugino è venuto a farci visita dall'Inghilterra e voleva che ci vedessimo per prendere un caffè e parlare. Sono a Messina e l'odore di mare mi invade le narici. Inspiro e sorrido spontaneamente. C'è caldo, molto. Osservo, incantato, il mare, poi qualcosa attira la mia attenzione. Una figura in piedi sulla spiaggia che scatta foto. So già chi è. Si volta e i nostri occhi si incontrano. Quegli occhi che fanno muovere qualcosa dentro di me, qualcosa che non so definire. Si rigira e riconcentra l'attenzione sul mare. Mi allontano e proseguo il cammino.

***

<< James!>> Colin mi stringe calorosamente in un forte abbraccio. Siamo sempre stati come due fratelli. << Ti trovo bene.>> Mi squadra. << Come ti va?>>

<< Bene.>>

Ci sediamo e ordiniamo due granite e caffè. << Sono felice di vederti, come stanno gli zii?>>

<< Bene, ti salutano. Gli manca il loro piccolo Jimmy che combinava sempre guai e rompeva i sopramobili.>> Ridacchia.

Rido pure io, in ricordo dei vecchi tempi.

<< Con l'università come va?>> Domanda mentre porta alla bocca un cucchiaino di granita al limone.

<< Splendidamente, le lezioni sono molto..>> La mia attenzione va a finire su una chioma che si avvicina al nostro tavolo.

<< Colin!>>

Mio cugino si volta in direzione della voce. I suoi occhi si illuminano. << Josephine!>> La abbraccia, mentre io guardo confuso. << Voi due vi conoscete?>>

Jo, con il sorriso ancora stampato sul volto mi guarda. << Ciao James.>>

<< Voi, invece, come vi conoscete.>> Chiede Colin.

<< E' complicato.>> Sorrido nervosamente. << Tu come la conosci?>>

<< Ci siamo conosciuti a Notting Hill.>> Risponde Jo. << Ero in visita con la scuola, un giorno mi sono persa e lui mi ha aiutato a ritrovare la classe. Ero terrorizzata.>> Ridacchia.

<< Tremava come una foglia.>> Colin ride.

<< Ehi!>>

Mi schiarisco la voce. Il fatto che loro due parlano come grandi amici mi infastidisce.

<< Bè, ora però devo andare.>> Dice Jo abbassando gli occhi. << E' stato bello vederti Colin.>>

Annuisce. << Se facciamo un giro domani?>>

Rispondo al posto suo. << No, non può.>> Dico secco.

Jo inarca un sopracciglio.

<< Abbiamo già un appuntamento.>> Indico me e lei.

<< Oh.>> Colin arrossisce. << Non sapevo che voi due..>>

<< Uscita tra amici.>> Mi affretto a dire.

Jo annuisce. << Sì, infatti. Bè, vado, ciao ragazzi.>> Corre via lanciandomi una occhiata perplessa.

L'avrò confusa. Infatti dopo un minuto arriva un suo messaggio " ma che ti è saltato in mente???"

Blu notte// Mr. Rain & Hero Fiennes TiffinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora