Lacrime d'amore

Capitolo 4

Iniziai a conoscere molte persone.

Feci la conoscenza di Chiara e di Alessandro, che divenne il mio migliore amico. Eravamo anche compagni di danza, e fu grazie a loro che non mi abbattei in quel periodo.

Ogni fine mese, la mia scuola di danza organizzava saggi e gare regionali.

Un pomeriggio, prima del saggio, Chiara ed io andammo a casa di Alessandro per allenarci per il saggio di danza latina. Vi giungemmo alle 16 e ce ne andammo alle 21, poiché decidemmo di allenarci intensamente nella palestra del padre di Alessandro.

Nonostante fosse un ragazzo, Alessandro era straordinariamente abile nel ballo e ci aiutò moltissimo.

Mi piaceva stare con loro perché mi sentivo a "casa"; purtroppo, grazie a mia madre, non potrò mai comprendere il vero senso di casa, ma loro per me erano tutto.

Erano le 19, e durante l'allenamento:

"Ragazzi, devo andare, non posso restare fino alle 21," disse Chiara.

"Va bene, non ti preoccupare, io e Veronica continuiamo," disse Alessandro senza esitazioni.

Quando Chiara se ne andò, mi fece l'occhiolino, ma non ne compresi il motivo.

Io e Alessandro continuammo a danzare fino allo sfinimento.

L'ultimo passo di una coreografia si concludeva con un casquet e, mentre eseguivamo questo movimento, Alessandro mi guardò intensamente ed io arrossii.

Il mio migliore amico ci stava provando con me? Accidenti, sì, era un bel ragazzo, ma non vorrei mai fidanzarmi con il mio migliore amico. Capita una brutta litigata ed hai perso sia il migliore amico che il fidanzato.

"Bene, abbiamo finito. Vuoi restare a cena? Stiamo ordinando delle pizze," mi propose Alessandro.

"Sì, mi piacerebbe tanto restare qui a cena... Non voglio tornare a casa da quella strega."

"Mi dispiace tantissimo per questa situazione. Io, purtroppo, non so come aiutarti, Veronica, oltre a farti venire qui."

"Stai tranquillo, davvero."

Chiara ed Alessandro conoscevano tutta la mia storia e facevano di tutto per farmi divertire con loro.