Capitolo 36

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Rientrati a casa, ci dirigemmo frettolosamente nella mia camera, desiderosi di continuare il momento intimo che avevamo appena iniziato. Con un tocco di magia, Stefano accese delle luci a led, colorandole di un rosso ardente, creando un'atmosfera seducente e avvolgente che faceva battere forte il mio cuore.

Mi gettai sul letto, sentendomi come in un sogno, mentre Stefano si avvicinava con passione, liberandosi della maglietta con gesti decisi ma lenti, come se volesse assaporare ogni istante. Il desiderio bruciava nei suoi occhi mentre si avvicinava a me, baciandomi con furia e tenerezza allo stesso tempo, creando un vortice di emozioni travolgenti.

Man mano che i nostri baci diventavano sempre più appassionati, i nostri corpi si avvicinavano sempre di più, desiderosi l'uno dell'altro, creando un'energia intensa e irresistibile che riempiva la stanza.

"Non riesco a capire cosa ti abbia attratto così tanto," ammettei, guardandolo negli occhi con una miscela di emozioni, mentre le sue labbra erano ancora vicine alle mie, invoglianti e sensuali.

"Tutto di te mi ha stregato fin dal primo istante. Se sono stato distante, è solo per colpa di mio fratello. Ma la prima volta che ti ho vista...," sospirò Stefano, con un sorriso malizioso, mentre i suoi occhi bruciavano di desiderio.

"Ahah, ricordo bene quanto fossi imbarazzata," risposi, ridendo leggermente, mentre i nostri sguardi si incontravano con una complicità unica.

"Ora invece sei qui, con me, e mi sento il ragazzo più fortunato del mondo," sussurrò Stefano, con una dolcezza infinita, mentre i suoi occhi esprimevano tutto l'amore che provava per me.

"Stef, hai pensato al nostro futuro matrimonio?" chiesi, sentendomi emozionata e un po' intimorita, mentre la parola "matrimonio" riempiva la stanza di un'aria carica di significato.

"Sì, e non vedo l'ora," rispose con un sorriso luminoso, mostrando tutta la sua determinazione e il suo desiderio di costruire un futuro insieme.

"Se dipendesse da me, direi domani mattina," scherzai, sentendomi un po' audace, ma anche desiderosa di iniziare questa nuova avventura al più presto.

"Ahah, non così in fretta, tesoro. Ma non vedo l'ora di chiederti di diventare mia moglie," dichiarò con fermezza, guardandomi negli occhi con un'intensità travolgente.

"Anche io non vedo l'ora di essere tua moglie," risposi, con il cuore gonfio di emozione e felicità, mentre immaginavo il giorno in cui avremmo pronunciato il fatidico "sì".

"Quanto ti amo, Veronica," mormorò, prima di baciarmi di nuovo con passione, facendomi sentire amata e desiderata come mai prima d'ora.

"Anche io ti amo più di ogni altra cosa al mondo," sussurrai, perdendomi nei suoi occhi, che erano il riflesso della nostra intensa connessione e del nostro amore indissolubile.

Poi, tra risate e tenerezze, pianificammo il nostro futuro insieme, sentendo il calore del nostro amore avvolgerci e proteggerci da ogni incertezza e timore, consapevoli che il nostro legame era più forte di ogni ostacolo.

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