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Miami è una meraviglia, la gente caotica ti contagia con il loro entusiasmo e i piloti hanno molti spot pubblicitari da fare. Mi hanno chiesto da accompagnarli dovendo appunto fare uno di questi e, essendo che questo è il mio lavoro, ho accettato.

Dal episodio della settimana scorsa io e Charles ci parliamo solo per lavoro e, se i piloti organizzano qualcosa, ci teniamo a debita distanza. Sarebbe una bugia dire che non sento la sua mancanza, ma questo è stato il passo giusto da fare. Con Edward? Non ne abbiamo minimamente parlato, il nostro rapporto si è gelato e mi sono stufata di rincorrere le persone. Se lui vorrà parlare lo faremo e lo ascolterò, se invece non lo vorrà fare me ne farò una ragione. Nessuno sa di questa notizia, solo i pochi che sono stati coinvolti in questi episodi.

Ancora non ho ben capito in cosa consiste questo spot pubblicitario, ma ci hanno condotti in un benzinaio e ad attenderci ci sono due bellissime Ferrari di vecchio modello.

<<Questa è la macchina dei miei sogni.>> esulta il monegasco osservando gli interni di quella meraviglia.

<<Davvero?>> chiede un dipendente e Charles annuisce. Le make-up artist incominciano a coccolare, tra virgolette, i piloti e noto le smorfie strane di Carlos quando incominciano a spargergli della cipria sulla faccia.

<<Questo ti subisci ogni volta che ti trucchi?>> mi chiede ricevendo un'occhiataccia dalla ragazza che è da mezz'ora che gli dice di star fermo.

<<A me piace truccarmi, mi tranquillizza.>> lo affianco.

<<A me sembra più una tortura che un modo per tranquillizzarsi.>> sbuffa.

<<Andiamo cabròn, se lasci la ragazza lavorare finirai prima di essere torturato.>> sbuffa un'altra volta, ma finalmente si convince a star fermo.

Carlos, una volta finita la tortura, si avvicina al serbatoio della macchina prendendo in mano una pistola di benzina.

<<Azione!>> urla un signore e Carlos inizia a parlare.

<<Come un gentiluomo, sono in città.>> passa un secondo di silenzio, <<Eeh.>> tira fuori la lingua un attimo facendoci intuire che si è ingarbugliato con le parole. Il signore dice di ricominciare e così fa lo spagnolo. <<Come un gentiluomo...>> inizia, ma il clacson della macchina di Charles lo interrompe.

<<Chiudi il becco!>> lo sgrida lo spagnolo.

<<Va bene, scusami.>> scende dalla macchina e scende con una faccia colpevole. Non so se non lo faccia vedere se la nostra rottura gli ha fatto male, ma sembra sereno e felice. Forse gli ho fatto davvero un favore a togliermi da mezzo.
<<Carlos mi odierà.>> ammette e si vede lo spagnolo sporgersi per mostrargli il dito medio.

Ridacchio e agguanto la macchina fotografica volendo fare qualche foto del monegasco mentre osserva la macchina.

Una volta finito di girare, i piloti propongono di andare un po' al mare e sono riluttante nell'accettare.

<<Ci saranno anche gli altri.>> comunica Carlos una volta saliti nel taxi.

Sbuffo, ma accetto. <<Non ho il costume.>> sorride.

<<Nemmeno noi.>>

E come promesso da Carlos quando scendiamo dal taxi scorgo con lo sguardo alcuni piloti e anche la mini porchetta che mi ha appena visto e sta cercando di correre sulla sabbia per raggiungermi. Ultimamente non mi lascia mai e non posso che essergli grata.

<<Amore, il tuo padrone ha portato anche te.>> lo prendo in braccio e raggiungiamo gli altri.

Ci sono anche Carla e Arthur che mi abbracciano subito, il nostro rapporto fortunatamente è rimasto sempre uguale. Max, Lewis, Daniel, Lando, Pierre, George e Esteban stanno giocando ad uno su un telo con le ragazze che osservano la partita.

Fidati Di Me- Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora