visit

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Giorgio's pov

Arrivai al carcere.

Erano le 15:23, era un buon orario.
Entrai e andave verso la segreteria.

<Salve come funzionano le visite?>

S(segrataria): <Salve, allora lei ci dice con chi vuole parlare, le diamo la disponibilità, appena si trova spazio, però non ci vorrà molta attesa, perchè nella settimana non c'è quasi nessuno...chi vuole vedere?>

<Jason Travi>

S: <okey... allora riusciamo a farla entrare quasi subito... deve solo aspettare cinque minuti che finiscono dei turni e la facciamo entrare>

<Grazie mille>

S: <Non c'è di che, se vuole si può sedere su una di quelle sedie>

Mi andai a sedere e aspettai.

Arrivò un poliziotto.

P(poliziotto): <Chi doveva vedere Jason Travi?>

<Io>
Alzai la mano.

P: <vieni pure>

Mi alzai e mi incamminai con lui.

Arrivati alla stanza delle visite, mi fece sedere e vidi Jason arrivare con un poliziotto alle spalle.
Si sedette e prese la cornetta.

J: <Ma ciao... come mai qui, sentiamo>

<Alex, non è davvero morto vero?>

J: <Oh giorgio... stai ancora pensando a quel ragazzo?>

<Rispondimi. Alex è davvero morto?>

J: <Mmh fammici pensare... oh non me lo ricordo... che peccato>

<Rispondi. Alla. Mia. Cazzo. Di. Domanda.>

J: <Pf, può essere di no>

<Che ne hai fatto di lui?>

J: <Se te lo facessi ritrovare... no saresti più per me>

<Smettila, pedofilo di merda, oppure, preferisci che ti accusi anche per pedofilia, così ti fai altri 10 anni in
più?>

J: <Nono, ti dico che è successo>

<Bene>

J: <Semplicemente, quello che ho ammazzato non era Alex>

<Come?>

J: <Era un'altra persona... sai quelle classiche persone trovate per strada, che per qualche spicciolo farebbero di tutto>

<Ma adesso, Alex, dov'è?>

J: <Questo non te lo so dire... da quando sono finito in carcere, ho chiesto a delle mie conoscenze di farlo andare in Inghilterra... però non so se è ancora lì>

Rimisi la cornetta a posto e mi girai verso le guardie.

<Abbiamo finito.>

Mi fecero uscire e fecero riportare Jason dentro.

Ora dovevo solo aspettare il prossimo mercoledì.

Tornai a casa, c'erano sia Riccardo che Giorgio.

<Sapevate tutto?>

G2: <Cosa?>
Guardò Riccardo.

<Alex è vivo, non è vero?>

Rimasero in silenzio tutti e due.

G2: <Gio...>

<Fanculo>

Presi le mie cose e uscì di casa, non sapevo dove andare, era ormai sera e non avevo soldi dietro, però, in ogni caso, dovevo dire subito qualcosa alla madre di Alex.

Mi diressi verso casa loro e suonai al citofono.
Rispose il fratellino di Alex, che ormai aveva 10 anni.

M: <Chi è?>

<Ohi Marco, sono Giorgio, ti ricordi di me?>

M: <Oh si! Ciao Giorgio! Aspetta ti apro>

Si sentì il "Ciack" del cancello che si apriva ed entrai.

Aprì la porta di casa loro.

<Permesso...>

M.A: <Entra Gio!>

Entrai e mi chiusi la porta alle spalle.
Stava cucinando.

M.A.: <Che bello vederti, come stai?>

<Bene grazie... te?>

M.A.: <Potrebbe andare meglio... ma va>
Fece un sorriso sforzato.

M.A: <Ti fermi a mangiare da noi? faccio la pasta alla carbonara>

<Non voglio disturbare...>

M.A: <Ma va, su, mi devi dire
qualcosa?>

Annuì con la testa.

M.A: <Dimmi tutto>

<Alex... è vivo>

Si girò verso di me stupita, stesso Marco.

M: <Alex è vivo? Davvero!?>

Annuì con la testa.

<Si, credo proprio di sì...>

M.A: <Adesso ci sediamo a mangiare e ci spieghi tutto>

Mise i piatti in tavola e iniziammo a magiare, nel frattempo spiegavo tutto.

M.A: <Oh>

<Adesso volevo aspettare il prossimo mercoldì... provo a vedere se riesco a parlagli in privato>

M.A: <Se è davvero lui... me lo farai rivedere..?>

<E me lo chiedi pure? Sarà tra le prime cose che farà venire qui.>

Lei sorrise.

Decisero di ospitarmi, e rimasi lì, aspettando mercoledì.

Spazio autrice :)
Ehilà
Sono viva giuro, solo che sto andando all'oratorio e ci sto lì dalle 8 alle 17 poi esco, quindi è un po' complicato...
eh nada
byeee



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