2. "Click", Amburgo

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È ancora presto così ho chiesto a Clara si fare un giro per Amburgo. Il concerto iniziava alle 22:15 così nel mentre siamo andate all'Hamburger Kunsthalle, un importante museo di Amburgo che ospita una ricca collezione di opere d'arte antiche, moderne e contemporanee. Avevo letto che possedeva una biblioteca che conserva più di 175.000 volumi, di cui 3.000 tra libri illustrati provenienti dall'epoca medievale. Non amo leggere libri, o almeno, leggo la non di mia spontanea volontà. Ma le cose antiche mi hanno sempre attirato. Così subito mi colpì questo museo sapendo che possedeva il "Viandante sul mare di nebbia", ho sempre voluto vederlo dal vivo. Lui guarda il paesaggio con emozione e sente che c'è un grande mistero. A volte, il paesaggio è l'unico protagonista, perché non c'è nessuno, oppure perché la persona si unisce alla natura in modo completo. Non in questo caso. Tutto questo celebra l'idea di un'esperienza assoluta. Alle 21:45 usciamo, così insieme andiamo in quel magazzino. Il concerto è già iniziato così, mentre cerchiamo di farci spazio tra mezzo alla folla, i miei fratelli si intrufolano nella zona VIP. Non ne capisco il motivo ma con tutto il casino è inutile domandarlo. Li stiamo seguendo finché davanti a noi non si piazza un bodyguard.
"Di qua non si passa"
- "no scusi stiamo seguendo i miei fratelli"
"DI, QUA, NON, SI, PASSA"
"T/n lascia stare divertiamoci noi due stasera" - interrompe Clara.
Mentre mi trovo qui, all'interno di questo magazzino abbandonato di notte, riesco a sentire le vibrazioni della chitarra elettrica che fuoriescono dalle sue corde. Il suono è assordante e fastidioso, e sembra che non ci sia via di fuga dal rumore assordante. A ogni passo che faccio, riesco a sentire l'odore acre e nauseante di sudore, alcol e fumo di sigaretta che si mischiano nell'aria. Le luci intermittenti, che sembrano non avere una direzione precisa, illuminano il magazzino in modo caotico e disordinato, creando un'atmosfera che mi mette a ansia, soprattutto stando lontano dai miei fratelli, in un posto sconosciuto. La vista di giovani fan che urlano a squarcia gola la canzone in modo confuso e fuori tempo mi fa rabbrividire. Non posso fare altro che restare qui, immobile, con una sensazione di disgusto crescente per tutto ciò che sta succedendo intorno a me.
"T/n ti vuoi rilassare" - dice Clara interrompendo i miei pensieri. Lei continua a ballare come se non ci fosse un domani nonostante la canzone non fosse ballabile e senza nemmeno conoscerla. Lei ride, e si stava divertendo molto. Forse dovrei provare anch'io. Non è che non voglia, ma senza i miei fratelli ho paura. Non conosco questo posto e queste persone, probabilmente sotto effetto di droga. Continuo a pensare quando una testa mi si appoggia sulla spalla. Mi giro di scatto e urlo, anche se per via della musica nessuno mi ha sentito. Girandomi lo sconosciuto è caduto dritto sul pavimento. Lo guardo con disgusto, pensando che sia stato molto maleducato ad avvicinarsi così a me senza permesso. Dopo averlo guardato meglio, noto che non sembra pericoloso, solo un po' confuso e disorientato, probabilmente ubriaco.
"scusa non volev-" - dice prima che il vomito lo interrompa.
Senza darmi il tempo di aprire bocca si alza e si allontana ma mente il concerto continua, il ragazzo continua a cadere e a inciampare, e mi ritrovo a pensare che sia un po' goffo, così mi viene da sorridere. Cerco di aiutarlo a rialzarsi, offrendogli la mia mano, e mi sento un po' confusa, non sapendo cosa pensare di lui.
- "Tutto okay?" - domando
"Eh?" - mi chiede confuso.
- "Vuoi un po' d'acqua?"
"Si perfavore"
Così dalla mia borsa tiro fuori dalla mia borsa una bottiglietta di acqua e me la strappa di mano.
- "Con calma eh"
Improvvisamente la sputa.
"Che schifo è frizzante"
- "senti se hai sete bevi se no niente"
Mi guarda e riprende a bere.
Improvvisamente la musica si ferma così intuisco che il concerto era giunto al termine.
"finalmente sta musica di merda è finita"
- "se non ti piace perché sei qui"
"c'è birra gratis"
Mi giro intorno e noto che Clara è sparita.
"cerchi qualcuno?"
- "si, la mia amica"
"è andata verso l'uscita" - dice premendosi la testa dal dolore.
- "vado a cercarla"
"ti seguo"
- "ma nemmeno ti conosco"
"Eike, piacere, tu sei?"
- "t/n"
"ma io ti ho già visto da qualche parte"
- "dai andiamo"
Ci incamminiamo verso l'uscita ormai bloccata dalle colonnine segna percorso.
"eccoti t/n! ma era il tipo per terra?" - domanda Clara confusa - "vabbè non importa, stanno per uscire da qui!"
- "chi?"
"quelli che suonavano"
- "ma nemmeno li conosci"
"se incontri una persona famosa ti fai fare l'autografo anche se non la conosci! è la regola"
- "se lo dici tu"
Le urla bloccarono la conversazione.
"Oh mio Dio! Non posso credere che sto per vedere i Tokio Hotel uscire dal concerto! Erano fantastici sul palco, ma anche fuori dal palco saranno così cool e spektakulär (fighi e spettacolari)" - urla una Clara.
Eccoli. Vedo Bill Kaulitz uscire prima, il cantante principale, che ha un look davvero unico con i suoi capelli lunghi e neri, trucco scuro e abiti eccentrici. Ha un viso molto dolce ma sicuro e salutava gentilmente tutti i fan. Poi Georg Listing, con un aspetto più discreto rispetto agli altri membri della band ma con dei lunghi capelli castani. Gustav Schäfer che sembra molto timido e infine lui, Tom Kaulitz, ha un look più "bad boy" con i suoi capelli biondi e piercing. È sicuramente uno dei membri più amati dalle fan a vedere le urla, per il suo look accattivante. Devo ammettere che Tom mi ha colpito. È l'ultimo della fila, ma sicuramente non il meno carino. Firma autografi ovunque ma quando si passa davanti a me succede l'immaginabile.
"non ancor-" - dice Eike prima di rivomitare dietro sui piedi di Tom Kaulitz.
Tom Kaulitz non fa in tempo a girarsi che Eike è già steso sul pavimento svenuto.
"Ma che cazzo!" - urla Tom Kaulitz fissandomi negli occhi furioso.
- "Non sono stata io lo giuro" - dico impanicata.
"Ma vaffanculo stronza!" - dice andandosene senza firmare altri autografi.
"T/n?" - dice Niccolò dietro di me.
- "Nico!" - urlo nervosa.
"Che problemi hai!?" - domanda Davide.
- "Voi che problemi avete! Ci avete portato qui in un posto sconosciuto da sole!"
"Non capiterà più ti abbiamo perso di vista" - mi rassicura Niccolò.
Non lo davo a vedere ma senza di loro ero letteralmente persa lì così mi con gli occhi lucidi mi fiondo ad abbracciarlo.
"Chi sono?" - domanda Eike strofinandosi gli occhi.
- "i miei fratelli"
"ma chi è questo" - domanda Riccardo confuso.
- "non lo so era per terra"
"vabbè andiamo" - ride incamminandosi verso la macchina.
Così dopo un viaggio di 3 ore, alle 4 del mattino arriviamo a casa. Andiamo in camera e mi sdraio sul letto.
"Che figura di merda che hai fatto" - dice Clara ridendo.
- "io? è stato quel ciglione ubriaco di Eirik, Eitel, Eike o come si chiama lui" - mi sollevo con il busto sedendomi.
"Non secondo Tom Kaulitz" - sghignazza.
- "ma che me frega dai Clara" - mi stendo nuovamente guardando il soffitto - "Chi lo rivede quello lì" - dico prima di mettermi il pigiama, struccarmi e andare a dormire.
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UN PO' LUNGHINO MA VOLEVO FARLO DURATR TUTTO IL CONCERTO AHAH
1139 PAROLE ESCLUSO QUESTO SPAZIO AUTORE. SE LA STORIA VI PIACE SPERO MI SEGUIRETE <3

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