6. Casa Kaulitz

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È mattina quando le luci che passano attraverso gli spifferi delle tapparelle mi abbagliano svegliandomi.
- "buongiorno" - dico sbadigliando.
Mi alzo e vedo che Clara non c'è.
- "Clara?"
Nulla.
Così mi alzo, con indosso i vestiti ancora della sera prima. Vado a farmi la doccia per lavarmi il corpo e i capelli. Una volta finito li raccolgo in una coda bassa e una fascia per capelli. Una maglietta oversize grigia con la grafica dei PinkFloid e una gonna cargo corta. Scendo le scale e vedo i miei fratelli e Clara sul divano.
"Sono le 11:30 buongiorno eh" - dice Nico.
"Lasciala stare si starà stanca ieri sera scappando di casa" - dice Riccardo ironico.
Mi ha infastidito ma era inutile ribattere.
"Sei pronta?" - chiede Clara.
- "per cosa?"
"Andiamo a mangiare a casa dei nostri amici" - dice Davide.
"Non vi lasciamo qua col rischio che possiate scappare" - insiste Riccardo.
- "va bene"
"Oh baby, baby
Oops, I did it again
I played with your heart, got lost in the game
Oh baby, baby-"
*- "pronto Eike"
"Finalmente t/n ti ho chiamato 20 volte, stai bene?"
- "si tranquillo"
"Sei sparita ieri"
- "i miei fratelli mi hanno scoperta"
"Ah cavolo, vabbè ci sentiamo"
- "ciaoo!"*
Noto lo sguardo di tutti addosso.
- "andiamo?" - chiedo.
"Si usciamo che si fa tardi"
Così tutti insieme saliamo nella macchina di Riccardo, una Fiat Palio color grigio di Payne. Un po' noiosa ma era abbastanza per portarci in giro. In 15 minuti arriviamo a casa loro. Una villetta dalle mura gialle e il tetto a spiovente rosso mattone. Aveva 2 piani e un bel giardino con una piscina interrata.
"Arrivati" - dice Riccardo.
Non facciamo in tempo a scendere dalla macchina che la porta della villa si apre facendo uscire Bill e Georg.
"Ciao ragazzi!" - dice Bill
"Tutto bene?" Aggiunge Georg.
"Entrate dai"
Potevo aspettarmelo che con amici intendeva proprio loro.
"Ciao Clara, ciao t/n" - dice Bill facendoci spazio per entrare - "scusate per il disordine ragazze ma la donna delle pulizie passa domani mattina e con Tom e Georg in casa l'ordine è un lusso" - ride.
"Nessun problema" - risponde Clara timidamente mentre io mi limito ad un sorriso.
"che si mangia?" - dice Nico buttandosi sul loro divano.
"Kartoffelpuffer" - dice Tom ai fornelli - "è quasi pronto, iniziate a sedervi"
Così tutti vanno a tavola mentre io mi avvicino a Tom.
- "quindi sai cucinare"
"si" - risponde senza distogliere lo sguardo dalla pentola.
- "inaspettato"
"perché? non capisco che idea tu ti sia fatta di me" - dice alzando le sopracciglia.
- "ti riferisci a ieri sera?"
"anche"
- "capisco"
Improvvisamente lascia il lecca-pentola che aveva in mano e si gira verso di me appoggiando un braccio al piano della cucina.
"non mi interessa cosa pensi di me, perché sono tante le cose che dicono in giro, se vuoi conoscermi bene se no peggio per te" - toglie la pentola dal fornello e va al tavolo per mettere nei piatti i Kartoffelpuffer, senza nemmeno farmi il tempo di rispondere. Così vado a sedersi anch'io senza dire nulla. Mi ha un po' messo a disagio la sua risposta così secca.
"Guten Appetit" - dice Davide.
"Guten Appetit" - rispondono.
Iniziamo a mangiare e ogni tanto noto Tom che mi guarda curioso, come se si aspettasse una risposta al suo commento di prima.
"avete piani per oggi?" - chiede Clara
"pensavamo di fare un bagno qua in piscina" - dice Bill.
"avete la piscina?" - domanda Clara.
"si"
"rimanete anche voi se volete"
- "non abbiamo in costume"
"tuffatevi con i vestiti" - dice Georg.
"si dai sarà divertente" - risponde Clara.
"vado a dormire un po' " - dice Tom alzandosi.
Così se ne va in camera mentre noi altri sparecchiamo.
"T/n" - mi dice Bill.
- "si?"
"so che sembra superficiale ma in realtà tiene molto alla sua immagine e il fatto che tu pensi cose negative sul suo conto lo disturba molto"
- "non sembra"
"lo capisco ma Eike non è così santarellino come credi"
- "che intendi"
"Eike e Tom erano migliori amici, a loro piaceva la stessa ragazza che frequentava entrambi senza che loro lo sapessero. Quando è stata scoperta per Eike è stato più facile incolpare Tom, quando anche lui ci stava male"
- "oh"
"già, questo non significa che Tom non cambi spesso ragazza però questo non lo rende una brutta persona"
Così finiti di sparecchiare salgo su nella sua camera e decido di bussare.
- "posso?" - dico aprendo la porta.
È sul letto con la chitarra in procinto di accordarla.
"si"
Mi siedo anch'io sul letto di fronte a lui e mi metto a guardare ciò che sta facendo.
"vuoi provare?" - domanda guardandomi solo con gli occhi mantenendo la testa verso il basso.
Mi limito a muovere la testa da destra a sinistra.
"come vuoi" - risponde accordando la chitarra - "che c'è?"
- "nulla voglio solo guardare"
"pronta!"  -  esclama.
- "cosa?"
"la chitarra, sai suonarla?"
- "più o meno"
"ti insegno, tieni" - dice mettendosi il plettro tra i denti e spostandosi affianco a me per passarmi la chitarra.
"questo è l'accordo di LA maggiore" - dice spostandomi 3 dita sulla 3°, 4° e 5° corda - "suonalo"
- "no ho il plettro"
"ah giusto" - ride togliendosi il plettro dai i denti - "ecco tieni"
Così con la mano destra tiro una pennellata verso il basso tenendo il plettro tra il pollice e l'indice.
"poi facciamo il MI minore" - dice spostandomi 2 dita sulla 2° e 3º corda. La suono ancora.
"ora provali consecutivi"
- "non mi ricordo il LA maggiore" - rido - "3º, 5º e?" - domando cercando le corde.
"4º, proprio qui a scaletta" - dice prendendomi le dita per appoggiarle sulle corte corrette.
- "grazie"
• 2 pennellate di LA maggiore
2 pennellate di MI minore
"impari in fretta! questi che hai appena suonato sono gli accorti più semplici"
- "i più semplici?"
"già" - sorride.
"UOOHU" - sentiamo urlare dalla finestra così corro ad affacciarmi mentre Tom rimane sul letto a ridere.
"VENITE RAGAZZI" - urla Nico tuffandosi in piscina.
Era una gigante piscina interrata contornata da un pavimento di piastrelle in marmo e nascosta dalla strada da una lunga fila di siepi fiorate.
"io vado" - esclama Tom uscendo dalla finestra.
- "cosa stai facendo è pericoloso!"
"mi tuffo dal tetto" - ride.
"TOM! TOM! TOM! TOM!" - urlano i ragazzi da sotto mentre Clara guarda ridendo.
Così decido di uscire anch'io dalla finestra.
- "così ti ammazzi!"
"ma che dici" - ride - "sei esagerata"
"FICK DICH (vaffanculo)" - urla tuffandosi con un backflip.
- "cazzo!" - urlo.
Così sbuca dall'acqua ridendo.
"UHUH" - esclama Tom - "CHE FIGATA" - ride.
"tocca a te T/n" - ride Clara.
- "col cazzo che mi tuffo da qui"
"Dai" - urlano tutti tranne Riccardo.
"T/n non buttarti eh" - urla.
Il fatto che dica di non buttarmi è perché mi ritiene una bambina e la cosa mi ha sempre infastidito, per questo non andiamo d'accordo. Lui mi dice di fare una cosa e io faccio l'opposto.
- "sapete che c'è? mi butto anch'io" - esclamo.
"UOO" - urla Bill.
"stai attenta" - mi dice Clara.
Così mi sposto per centrare la piscina e quando guardo in basso mi accorgo dell'altezza. Credo 5 metri. Un po' alto per me
- "sembra altino eh" - rido istericamente.
"paura?" - ride Tom.
- "AFFATTO" - urla facendo un tuffo a bomba.
Una volta in acqua ritorno subito a galla alzando le mani in segno di esultanza.
- "merda che forza"
"stai bene?" - chiede Riccardo.
- "sisi"
E passiamo tutti il pomeriggio a divertirci insieme in piscina.
"sono le 18:30 vado a cucinare" - dice Tom uscendo dalla piscina.
- "non è presto?"
"qua nessuno mangia alle 20 come da noi in italia" - mi dice Davide - "alle 22 qua già dormono se non fanno festa"
- "che tristezza" - dico facendo il broncio - "posso chiedervi dov'è il bagno?"
"ti accompagno" - dice Tom.
Così entriamo in casa e ci asciughiamo con degli accappatoi.
"tieni" - dice Tom passandomi un accappatoio dopo essersi asciugato solo la faccia.
- "di chi è"
"mio"
- "va bene"
Non mi faceva impazzire l'idea di indossare il suo accappatoio ma l'alternativa era quello di suo fratello e non cambiava nulla.
"qui c'è il bagno"
- "grazie"
Entro e mi pettino i capelli con le dita.
- "perfetta, come sempre"
Esco e vedo Tom di nuovo ai fornelli.
- "cosa cucini?"
"Weißwurst e gebrannte mandeln"
- "cioè?"
"Il Weißwurst è un insaccato tipico tedesco, a base di carne di vitello e pancetta di maiale mentre le gebrannte mandeln sono noci cotte in un modo speciale con lo zucchero"
- "pensavo che mandeln fossero mandorle"
"infatti ma non ho le mandorle qui quindi uso le noci"
- "posso aiutarti?"
"ti stai abituando alla mia compagnia?" - ride.
- "voglio solo imparare" - sorrido in modo asimmetrico.
Così ci mettiamo a cucinare.
"metti lo zucchero, acqua e 1 cucchiaino di cannella nella padella e mettilo a fuoco medio"
- "così?" - dico mostrando ciò che sto facendo. "esatto, mescola, così lo porti a ebollizione"
- "non so che significhi ma va bene" - rido.
"metti un grembiule che bollendo le bolle schizzano" - dice indicandomi l'appendiabiti con i grembiuli appesosi.
- "poi sembro una nonna" - "tu non ce l'hai"
"mo lo metto" - dice infossandolo - "contenta?"
- "si nonna" - rido per poi contagiarlo.
"mettilo mo" - dice aiutandomi a legare il fiocco dietro.
- "tu sei la nonna io la suocera"
"guarda la padella che bolle"
- "e mo che faccio"
"buttaci le noci dentro"
- "proprio così? le lancio?"
"spostati queste le metto io" - ride.
Così versa la ciotola di noci nella padella.
"controlla il fuoco che nel mentre preparo i Weißwurst"
- "devo solo girare giusto?"
"esatto"
Iniziamo a parlare un po'. Lui mi racconta dei concerto che fanno e io della mia carriera da modella. Era simpatico ma ancora non sapevo se credere a Bill o ad Eike.
"spostati che devo mettere un'altra pentola per far bollire le salsicce" - dice con una pentola piena d'acqua in mano - "metti le noci su una teglia e separale tra loro se no sono appiccicose"
- "va bene"
"attenta che scott-" - dice prima di essere interrotto da un mio urlo.
- "aía! merda mi sono bruciata" - dico premendolo un dito.
"fa vedere" - dice prendendomi la mano - "tienilo sotto l'acqua fredda" - dice aprendomi il lavandino - "arrivo subito" - dice andando in bagno.
"ecco asciuga il dito che ti metto questa crema per ustioni"
- "grazie"
Prendendomi in giro mi spalma la crema sul dito.
"come fai a prendere la pentola bollente senza le presine" - ride.
- "non sono una chef come te"
"le basi" - ridiamo.
"facciamo che rimani lì seduta e cucino io"
- "meglio" - rido.
dopo 20 minuti la cena è pronta e mi metto ad apparecchiare la tavola, mentre lui mette dei Pretzel e una ciotola di gebrannte mandeln al centro della tavola e i Weißwurst nei piatti.
- "è pronto!" - dico affacciandomi alla finestra per chiamare gli altri.
"finalmente! muoio di fame" - dice Gustav.
Così iniziamo a mangiare e successivamente guardiamo un film.
"cosa guardiamo" - dice Davide.
"è appena uscito House of Wax" - interviene Tom.
"T/n ha fatto un set fotografico con Elisha Cuthbert, l'attrice del film" - aggiunge Clara - "però non amo molto gli horror"
- "per me va bene invece, è uscito a Maggio è nuovo nuovo"
"andata per House of Wax" - esclama Bill.
Così ci mettiamo a guardare il film.
Siamo alla scena in cui si vede una delle statue identiche a Wade.
- "secondo me è davvero lui"
"nah sarebbe troppo scontato" - dice Tom affianco a me.
La statua muove l'occhio e io stringo il braccio di Tom dallo spavento.
- "è lui è lui"
"aía il braccio!"
- "shh non sento"
La serata continua così finché non è ora di andare.
"si è fatto tardi" - dice Riccardo - "è ora di andare"
Così salutiamo tutti.
"ci vediamo" - dice Tom.
- "ci vediamo" - sorrido.
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1897 parole piango. Lungo lo so.
Scusate se ogni tanto sparisco ma ero in vacanza e la connessione era un po' schifosa ahah, tra poco partito ancora ma li so che la connessione è perfetta quindi non sparirò frequentemente. Spero vi piaccia questa storia. So che è molto lenta come storia ma quando leggo storie in cui si forma un rapporto troppo in fretta non mi piacciono quindi non voglio fare la stessa cosa con la mia :) Spero vada bene❤️ Se avete domande o consigli fatemi sapere nei commenti.

STARDove le storie prendono vita. Scoprilo ora