STAR

5. Geniesse dein Leben

- "ho vinto, ho vinto" - dico ballando.
"Per quanto te ne vanterai?" - domanda Clara ironica.
- "per sempre" - rido - "che ore sono?"
"Le 23:30 circa"
- "abbiamo mezz'ora"
"Vado a cambiarmi?" - dice elettrizzata.
Così indosso una mini gonna di jeans e una canottiera corta rosa con lo scollo a V ricamato in pizzo. Come scarpe metto degli stivali da cow boy marroni alti con un piccolo tacchetto.
"sono pronta" - dice Clara.
- "ma che ti sei messa"
"un vestitino svolazzante tagliato sotto il seno" - dice innocente.
- "ma da dove l'hai tirato fuori"
"l'ha messo anche Cady Heron alla premiere londinese di Mean Girls l'anno scorso"
- "si chiama Lindsay Lohan? Cady Heron è il nome del personaggio" - dico ridendo.
"sisi quella lì, ti vibra il telefono comunque"
"Oh baby, baby
Oops, I did it again..."
"ti prego cambia suoneria" - dice Clara scocciata.
- "stai zitta"
"I played with your heart, got lost in the game
Oh baby, baby-"
*- "pronto Eike"
"siamo qua esci"
- "arriviamo"
"arriviamo?"
- "viene anche la mia amica, non è un problema vero?"
"no no più siamo meglio è ma muovetevi"
- "arriviamo"*
"sono qui?" - domanda Clara.
- "Ja" - dico imitando l'accento tedesco.
Così apre la finestra e si siede a cavalcioni per potersi calare giù.
- "stai attenta"
"T/n l'ho fatto milioni di volte"
- "d'accordo"
Così scendiamo entrambe e andiamo in mezzo alla strada per andare sulla loro macchina. Era una Mercedes Classe G 1990 blu con degli adesivi sopra con delle scritte: "Geschichte schreiben" (fare storia), "denke anders" (pensa diversamente), "geniesse dein Leben" (goditi la vita), "Liebe fickt" (l'amore fotte),  "Hör auf, an sie zu denken, sie ist scheiße" (smettila di pensare a lei, fa schifo) e alcuni disegni di foglie di marijuana, funghi, forme falliche e qualche dito medio.
"T/n!" - dice Amabel saltandomi addosso.
Puzzava di alcol in una maniera assurda.
- "avete già iniziato a bere vedo" - dico ridendo.
"salite su" - dice Eike dalla macchina.
Così partiamo. Urla e risate invadono la macchina. Dopo un bel po' arriviamo a destinazione ed entriamo nella discoteca techno. Non è come quella della sera prima, era pulita e elegante. Sono molto emozionata per la serata che si prospetta. Mentre attraverso la folla, la musica martellante riempie l'aria, creando un'atmosfera elettrizzante. I colori dei luci al neon si fondono, illuminando la pista da ballo e creando un'atmosfera surreale.
Man mano che la serata avanza, inizio a prendere qualche bicchierino nonostante non ami bere molto. Le bevande mi danno un senso di leggerezza e mi permettono di lasciarmi andare.
"ti stai divertendo?" - domando a Clara ballando.
"si! tu?"
"molto" - rispondo euforica
"e la notte è ancora lunga" - aggiunge Eike ridendo e mettendo le sue braccia sulle nostre spalle.
Mi lascio trasportare dal suono, danzando in modo sfrenato con i suoi amici. Sento il battito del basso che le vibra nel petto, mentre il sudore mi scorre lungo la schiena.
Man mano che la serata prosegue, l'effetto dell'alcol si fa sentire e inizio a sentirmi un po' annebbiata.
"balla con me T/n" - dice Amabel ridendo.
Le risate si fanno più fragorose, le parole degli amici sembrano sfocate. La mia mente si perde tra pensieri e emozioni, creando un senso di euforia.
Nonostante l'ubriachezza, sono ancora consapevole dell'energia pulsante intorno a me. La musica continua a guidarmi, mentre mi perdo nel labirinto di luci e suoni. È un mix di emozioni contrastanti: felicità, spensieratezza e un pizzico di incertezza.
Mi lascio trasportare da questa esperienza unica, consapevole che la serata rimarrà un ricordo indelebile. La discoteca diventa un mondo a sé stante, dove tutto sembra possibile e le sue preoccupazioni svaniscono nel frastuono della musica. Questa sensazione piacevole inizia a esaurire. Vertigini e nausea mi avvolgo finché non cado. Fortunatamente qualcuno dietro di me mi afferra evitando che tocchi il pavimento.
"ei tutto bene?"
- "scusa"
"vuoi un passag- aspetta, T/n?"
Guardo in alto per vedergli il volto.
- "Tom?" - sussurro poco prima di svenire.
Mi risveglio nei sedili posteriori di un auto. Non riesco a tenere gli occhi tanto aperti ma intravedo al volante Davide, affianco a lui Tom e di fianco a me Clara e Nico.
"cosa vi è venuto in mente!?" - urla mio fratello a Clara.
"scusaci, non capiterà più" - risponde.
Non so cosa dire così fingo di dormire.
"Avete 15 anni e siete in un nuovo paese! Non potete andare dove vi pare a quest'ora" - insiste.
"Lo so"
"Siete fortunate che anche Tom e Nico andavano lì"
Che guastafeste!
"Non che ci sia stato tanto" - afferma Tom.
Oh poverino, non mi dispiace affatto aver rovinato i tuoi piani, ma se non fossi venuto mio fratello non mi sgriderebbe.
"Siamo arrivati, fila a dormire"
"T/n già dorme" - dice Clara.
"Svegliala" - suggerisce Tom.
"Così scappa ancora? Evitiamo" - controbatte mio fratello.
Improvvisamente sento delle braccia che mi sollevano e mi ritrovo con l'addome appoggiato su una spalla.
"La porto su" - dice Tom.
Ero sulla spalla di Tom? Non potevo nemmeno lamentarmi o mi avrebbero vista sveglia.
Così entriamo in casa.
"Clara ti devo parlare aspetta a salire" - dice Nico.
Saliamo le scale finché entrati in camera mi butta sul letto nella maniera meno delicata possibile.
- "ahia!"
"Allora sei sveglia, immagino tu sia felice di avermi rovinato la serata"
- "io? Tu l'hai rovinata a me!" - biascico.
"Ma se sei svenuta"
- "non credo sia andata così, non mi ricordo questo"
"Certo eri ubriaca!"
- "non urlare che mi fa male la testa" - dico premendomi il capo.
"Appunto, con chi eri la?"
- "senza offesa ma non ti riguarda" - sbadiglia.
"Eike e i suoi amici?"
- "Anche se fosse?"
"non stare troppo con loro"
- "solo perché mi hanno detto la verità su di te"
"Che intendi" - domanda infastidito.
- "non mi ricordo"
"Cerca di ricordare" - insiste.
Non faccio in tempo a rispondere che mi addormento.