Capitolo 6 - Alary

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Alary era la prima volta che vedeva un druido e questo era riuscito a smascherarla dopo qualche minuto appena. Adesso si stava appiattendo nervosamente i capelli neri davanti agli occhi, ma sapeva che era troppo tardi.

«Come lo sai, druido?» ringhiò Zosia balzandogli davanti, pronta a dar battaglia «Come sai chi è lei?».

Il druido invece di rispondere iniziò a sghignazzare e poi a ridere talmente forte da doversi tenere la pancia.

«Pensavo che il Figlio dei Sussurri fosse morto una ventina di anni fa» disse tra uno scroscio di risa e l'altro, «e invece eccoti qui, piccola immortale!» indicò Alary, fece come cenno di avvicinarsi di nuovo ma Esra e Zosia si pararono davanti al druido e nessuno dei due rideva.

«Chissà come reagirebbe il Re sapendo che sei proprio sotto il suo naso» continuò il druido cercando di ricomporsi «e per di più che sei una femmina!».

Si asciugò una lacrima, uscita per il troppo ridere, con un dito: «La situazione potrebbe evolversi in un modo a dir poco inaspettato!».

Zosia lo prese per il collo: «Parlane con qualcuno e mi prenderò la briga di riferirlo alla Nobile Raya in persona!» sibilò.

«Ma la Nobile Raya lo sa già!» replicò il druido smettendo immediatamente di ridere.

Zosia rimase interdetta e lasciò la presa.

«Come è possibile?» chiese Esra.

Il druido si prostrò fino a toccare con la fronte la poltiglia di foglie umide e fango che ricopriva il terreno.

«I Sussurri ci hanno parlato! Hanno parlato a tutti noi...».

«Tutti noi? Intendi i druidi?» lo interruppe Zosia.

«No!» disse il druido rimanendo in ginocchio ma alzando lo sguardo «hanno parlato a tutti i mistici...».

«Cosa..» iniziò Alary ma fu interrotta prima di finire di formulare la domanda.

«E che cosa vi hanno detto?» chiese Zosia.

«Ci hanno detto che il Figlio dei Sussurri è tornato e che sta radunando persone disposte a seguirlo».

Questa volta Zosia rimase a bocca aperta.

«Cosa sono i mistici?» chiese Alary che non riusciva a cogliere il nocciolo della questione.

«Sono dei druidi» rispose Esra, staccando finalmente gli occhi dall'uomo a terra e rivolgendosi ad Alary «druidi molto rari, che riescono a sentire i Sussurri».

«Anche io riesco a sentirli» disse Alary facendo le spallucce.

Zosia per poco non svenne: «Ci... ci hai mai parlato?» chiese lei.

Alary annuì.

«E cosa ti hanno detto?» insisté sempre più curiosa.

«Un mucchio di cose ovvie, la maggior parte delle volte...» si rese conto troppo tardi che non avrebbe dovuto pronunciare quelle parole, Zosia sbiancò e si portò una mano davanti alla bocca, il druido si stese completamente a terra e sussurrò terrorizzato "Perdonatela, perdonatela, perdonatela", Esra si trattenne dal sorridere fingendo di grattarsi il naso.

Così si sentì in dovere di aggiungere: «...ma mi aiutano sempre!».

Il druido si tirò su da terra.

«Ti aiutano sempre?!» disse quasi non credendo alle proprie orecchie «Ti aiutano sempre?!» ripeté a voce più alta. «Sacripante, che ragazzina ottusa! Tu sei nata per loro volere! A te hanno donato l'immortalità e poteri che non sai nemmeno di avere! Mostra un po' di rispetto!».

Il ragazzo maledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora