Vittoria

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Facciamo come dice e Bakugo mi fa una domanda
"Senti, mi ricorderesti perché non possiamo attaccarli ed ingabbiarli??"

"C'è una sfilza di ragioni, intanto ci sovrastano numericamente, poi dovrei combattere solo io perché tu verresti arrestato dato che non hai la licenza, per lo più mi secco a farlo, non mi va di finire in ospedale, perciò farò la brava e non mi muovo di qui" dico sedendomi al tavolo "e poi ci stanno dando da mangiare e ci fanno sedere a tavola insieme a loro, ci vogliono vivi, non ha senso metterci a rischio inutilmente, se ci avessero voluti morti avrei reagito diversamente" termino vedendo la sua faccia sconvolta
"Ok, ci perdo le speranze" dice rassegnato sedendosi accanto a me

Dall'altro lato si mette Dabi, di fronte a lui Twice, poi andando verso sinistra c'è Toga e poi Spinner, a capotavola invece si mettono Shigaraki e All For One, il primo tra Bakugo e Spinner e l'altro al suo opposto tra Dabi e Twice

"Buon appetito" dice Toga aggredendo la carne e mangiandola come se fosse un barbaro

Io sono stata educata in modo molto ferreo, prima dai miei genitori, poi da All For One e poi di nuovo dai miei genitori, una delle poche cose sulle quali concordavano era la compostezza a tavola e l'educazione

Quindi, come brava seguace del galateo, prendo il tovagliolo e lo poso sulle gambe, prendo forchetta e coltello e comincio a tagliare la carne, metto la schiena dritta e non tocco il tavolo con le braccia, al massimo appoggio solo un po' gli avambracci

"T/n" tuona All For One ed io mi giro verso di lui, che continua a parlare "la forchetta serve per portare il cibo dal piatto alla bocca, non muovere la testa in direzione del cibo, la forchetta serve per questo"
...
"Ma cade"
"Quando pianti un coltello nella carne di qualcuno la carne cade??"
"No, perché è piantato bene"
"Allora pianta bene la forchetta nella carne, no??"
"Ok, scusa non lo faccio più, perdo-" io sgranò gli occhi e mi alzo di scatto facendo cadere la sedia all'indietro ed impugnando il coltello
"NON TI AZZARDARE A DIRMI COSA DEVO FARE, LO SO CHE INTENZIONI HAI" dico mirandolo con la lama

Lui si alza a sua volta "non ti alzare da tavola durante il pasto!! È maleducazione"

Io rimango in silenzio ma non abbasso la lama, lo guardo malissimo però

"Te ne sei accorta presto, ma hai frainteso, io non voglio sfruttare questa cosa, io voglio solo riaverti a casa" dice lui

"Riavermi a casa?? Avevo 4 anni quando mi hai presa, quando mi hai strappata via dalla mia famiglia... mi hai insegnato a combattere, ad uccidere a sangue freddo, hai fatto esperimenti su di me, mi hai fatto soffrire tantissimo e ne porto ancora i segni su tutto il corpo, io non posso stare in costume senza che la gente fissi la mia schiena!! Senza che fissino le mie ferite!!" Dico piena di rabbia "perché"

"Eri interessante"

"Ero una bambina cazzo, hai distrutto tutto ciò che amavo, la mia casa, la mia famiglia, sono l'ultima del mio nome!!" Continuo sempre più furiosa

"Non hai mai pianto, fin da quando ti ho presa, sei sempre stata dura, neanche ora lo fai, anche gli adulti piangerebbero ed implorerebbero aiuto di fronte a quello che hai patito tu, eppure non l'hai mai fatto, sei sempre stata dura, destinata ad allontanare tutti da te, eppure eccoti qui, fidanzata, con una sorella, con una famiglia, circondata da gente che ti ama"

"Io sono fredda come il ghiaccio e dura come la pietra, questo è vero, ma non scordarti mai che dentro di me c'è fuoco, fuoco che provoca rabbia, odio e lato oscuro della forza, solo che quel fuoco a volte può anche sciogliere un po' di ghiaccio" dico sedendomi di nuovo e lanciando il coltello, prendendo di striscio la guancia del mio interlocutore e provocandogli un taglio "la prossima volta non sarò tanto generosa"

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