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I due ragazzi tornarono a casa, solo quella sera tardi, ed andarono quasi subito a dormire, troppo stanchi per rimanere ancora svegli.

La  mattina dopo, i due come ogni mattina, litigarono per delle sciocchezze. " Gon, non essere antipatico ridammi la mia spazzola, non va bene per i tuoi capelli" dissi il fratello poi le fece la linguaccia e scappò " Scema, chi ti dice, che non posso usarla". Questi piccoli litigi durarono fin quando zia Mito non lì chiamò " Ragazzi venite a prendervi il pranzo"
I due sentendo la parola pranzo scesero di sotto correndo.

Dopo neanche un ora i tre erano al porto e si stavano salutando abbracciandosi, perché non si sarebbero rivisti per un po' " Ricordatevi di lavarvi i denti e" sospirò lei per poi riprendere a parlare " proteggetevi a vicenda, in quel mondo non potrete fidarvi di quasi nessuno se non di voi stessi" poi sorrise.

I ragazzi affrontarono la prima prova sulla nave con successo, riuscendo a sopravvivere alla tempesta, a cui molti non erano riusciti a sopravvivere perché si erano sentiti male.

Dopo quella terribile prova, dove molti erano stati eliminati, solo cinque delle persone presenti erano sopravvissute e io ero l'unica ragazza.

Il comandante si congratulò con loro, raccontandogli il modo giusto per superare la prossima prova.

( Il capitolo 1 originale l'ho perso)

Tutta immaginazione?  Killua  X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora