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Il cammino fu praticamente infinito, il gruppo  non c'è la faceva più. Leorio non si reggeva più in piedi, e Kurapika era nella sua stessa situazione gli unici che ancora riuscivano a camminare erano Gon e Killua, anche io facevo fatica a camminare-

La strada era deserta, non c'era anima viva, le finestre erano tutte sprangate, a interrompere il loro tragitto fu un carro che gli ostruiva il percorso,  dove si trovava  una signora, che parlò "Ho una domanda per voi, chi salvereste tra la vostra madre e la vostra fidanzata."  "Ma non si può decidere!!!" Disse Leorio totalmente esasperato.
" È una scelta difficile, comunque sono due persone che ami molto" aggiunse  Kurapika mentre ragionava
"Mi scusi potrei farle una domanda?"   chiesi mentre stavamo ragionando "Certo piccola dimmi" 
"Lei chi salverebbe?"
A quel punto la signora mi sembrò spaesata  ed era ovvio che non sapeva cosa rispondere  "Ho trovato!!! Questa domanda non ha una risposta" 
  Io e Gon avevamo parlato contemporaneamente, a casa  da zia Mito succedeva spesso, forse perché siamo gemelli.

"Perfetto, risposta corretta potete passare"
Il suo carro venne spostato e ci lasciò passare.

Appena fummo passati notammo che ormai era notte, quindi ci avvicinammo  al centro della città ed entrammo nel primo hotel che ci capitò sotto tiro, l'hotel era elegantissimo, pieno di lampadari che si potevano trovare solo nelle più ricche sale da pranzo.
"Prego ditemi pure" Era la ragazza della reception a parlare  e a risponderle fu Kurapika

" Allora vorremmo 4 stanze, collegate le une con le altre" 
"Perfetto" La donna ci diede 4 chiavi ed i numeri erano 99,100, 101 e 102.
Poi, visto che eravamo terribilmente  stanchi decidemmo di andare  a prendere l'ascensore, ma indovinate? Proprio quel giorno lo stavano riparando.
Allora dovemmo prendere  le scale, ma scoprimmo che erano 5 piani di scale.  Così iniziammo a salire, io e mio fratello decidemmo di fare una gara, e fu molto difficile molto spesso Gon riusciva a superarmi, fatto sta che alla fine vinse
......
KURAPIKA?! Ma tre secondi fa era giù, quando è arrivato? Gon mi lesse nel pensiero e al posto mio chiese " Quando sei arrivato?"
  "Sono i segreti del mestiere" Ci rispose lui.

Entrai nella mia camera, non era grande come immaginavo, ma sicuramente era bella. C'era un letto matrimoniale enorme, a casa di zia Mito il letto matrimoniale lo condividevo sempre con lei, e a volte anche con Gon.
Comunque non avevo mai avuto un letto tutto  per me.
Sul soffitto c'era una finestra, chissà come sarebbe stato salire lassù, decisi di aprirla e di andare a vedere. 
La finestra era molto dura da aprire ma con un po' di sforzo riuscì a spalancarla. Proprio prima di aprirla vidi un aura bianca alleggiare intorno al mio corpo e poi la finestra si aprì e io venni caddi fuori, sul tetto, e l'ombra bianca attorno a me sparì, chissà cos'era?
Non ci riflettei più di tanto, ma decisi di   osservare il panorama della città nel cuore della notte.
Era buio e nel cielo si intravedevano milioni di piccoli bagliori, le stelle. E se si guardava in basso vedevi altri bagliori, però stavolta quelli dei lampioni. 

E poi c'erano centinaia di case antiche che nascondevano la visuale dei monti.

A distrarmi fu una figura, alta più o meno quanto me, si trovava dietro uno dei comignoli, e mi fissava, credo . . . Non feci in tempo a fare un passo verso di lui, che sparì.

Decisi di tornare in camera mia, ormai erano le due del mattino, era meglio andare a dormire fra un paio d'ore avrei dovuto alzarmi.  Appena toccai il cuscino caddi tra le braccia di Morfeo.

La mattina dopo mi svegliai per colpa di qualcuno che si lanciò sul letto, sopra di me, "Ehi Gon, alzati mi stai facendo male"
"Si ora mi alzo, ma vedi di alzarti anche tu, che fra un'ora dobbiamo essere alla sede del esame da Hunter." 
"Si mi sbrigo" risposi cercando di levarmelo di dosso.
Gon si alzò e se ne andò chiudendo la porta alle sue spalle. Mi alzai e andai in bagno a lavarmi poi uscì e mi misi un pantalone comodo, una maglia a maniche corte, e una felpa.
Successivamente scesi di sotto e trovai gli altri che facevano colazione.
"Ciao ragazzi, come va?"
"A noi bene, grazie"  Mi sedetti con loro e ordinai la colazione. 

Subito dopo uscimmo e dopo neanche un'ora arrivammo alla sede.  Appena entrati ci hanno dato una spilla con su scritto un numero, il mio era 98, a mio fratello tocco il 1245, a Kurapika il 1246, e a Leorio il 1247. Poi entrammo nella sala principale, c'erano un sacco di persone, a attirare la mia attenzione fu un signore avrà avuto sui cinquant'anni, basso e anche un po' obeso. Che venne verso di noi con 5 bottiglie di bibita. E ci disse "Tenete sono per voi una a testa"

✔️ Revisionata

Tutta immaginazione?  Killua  X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora