LA day 15: o di come l'universo giochi le proprie carte, che tu lo voglia o no

2 0 0
                                    

Insomma chi diavolo erano tutti queiragazzini che si fotografavano a vicenda, belli come nessuno dovrebbeessere a quell'età, che sfoggiavano telefoni che io non mi sareipotuta permettere nemmeno facendo sette lavori contemporaneamente? Come mi era passato per l'anticamera del cervello di accettare dipresenziare ad un evento al posto di Meg?! Non avrebbe mai funzionatoe le avrei fatto lavare i calzini di Mitch per almeno un mese, cazzo.Senza contare che quelle dannate scarpe in silicone che mi avevacostretto a mettere, mi stavano letteralmente togliendo la primapelle per colpa di qualche allergia da anziana.

Non mi ero mai sentita così vecchiacome in quel posto, ma avevo bisogno di un lavoro e nessuna reazionecutanea me l'avrebbe impedito. Però avevo anche bisogno di bere,tanto. Il bar sembrava la mia unica speranza, così mi ci fiondaiaugurandomi che i ragazzini di oggi non bevessero solo Vodka Lemoncome facevamo noi: mi sarebbero serviti barili di alcol perubriacarmi in quel caso.

-Dammi la cosa più forte che hai.

Non una grande idea, lo so: l'ultimavolta che l'avevo fatto, avevo poco più di vent'anni e mi eroritrovata a limonare in pista con un tipo che neanche conoscevo. Maquesta è un'altra storia e non scenderemo nei dettagli. Con quelloche temevo essere un Sex On The Beach (avrei dovuto specificare cheil succo di mirtillo mi faceva schifo, cazzo), mi diressi verso undivanetto a bordo piscina e comincia a guardarmi attorno. Chi di lorosembrava disperatamente alla ricerca di una pr alle prime armi che sioccupasse di tutto? Insomma, sapevo che sarebbe stato più facilefarsi assumere da qualche agenzia di comunicazione e fare tutto perbene, ma non sono mai stata brava a fare le cose per bene. Anzi, seposso incasinarmi la vita, non mi tiro indietro.

-Vediamo cosa abbiamo qui... Tu amica,hai una mamma davvero troppo invadente, spero per te che non finiscacome con Britney... Tu non hai ancora le pose giuste come tutte letue amiche, eddai: più impegno di così... Oh tu potresti fare alcaso mio... No, come non detto: non saprei gestire un pubblico disoli cattolici.

Forse se mi fossi dedicata al settoredelle mamme influencer sarebbe stato più semplice trovare qualcuno,con tutti quei pannolini da cambiare e il latte da tirare.

-Oddio, che schifo.

La sola idea mi fece venire ilvoltastomaco, così annegai tutto nell'alcol. Che era effettivamenteun dannato Sex On The Beach, cazzo. Io odio il mirtillo.

Mi alzai per fare un giro e boom. No,non sto neanche qui a spiegarvela quella cosa del "ci sono momentinella tua vita in cui tutto cambia e oddio, devi essere sempre prontaad accettarli..." e cazzate varie. Perché in realtà è andatasemplicemente così: mi sono alzata dal divanetto, mi sono voltataper tornare al bar con il mio bicchiere quasi pieno in mano e boom:una cosa mi si è letteralmente spalmata addosso, inondandocientrambi di Sex On The Beach.

-Cazzo!

-Ehi, tutto bene?!

Chi diamine si preoccupava se io stessibene, dopo essersi fatto una doccia di succo di mirtillo e aranciomischiati assieme?

Ecco, era effettivamente uno di queimomenti in cui ammetto di aver pensato "questo nella vita di tuttii giorni non succede".

Ho alzato gli occhi dal bicchiere ormaivuoto e davanti a me, c'era un petto scolpitissimo che siintravvedeva attraverso la camicia bianca bagnata, attaccato allatesta di uno dei ragazzi più oltraggiosamente belli che avessi maivisto. Cose da adone greco, per intenderci. Tipo che se Zac Efron eRayan Gosling avessero avuto un figlio, sarebbe stato così. Una cosanon umana. Mascella cesellata, pelle dorata dall'abbronzatura, occhicolor delle piscine di Orange County e capelli miele che gliricadevano sulla fronte in fanciulleschi boccoli che a me ispiravanotutt'altro che pensieri innocenti.

O giusto: stava sorridendo.

Tipo i sorrisi della pubblicità dellaColgate, presente? Con le fossette e tutto il resto.

Diario di bordo di chi non è mai salito a bordoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora