LA FINE

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(spazio autrice) raga scusate l'assenza ma mi ero completamente dimenticata di questa storia in ogni caso godetevi quest'ultimo capitolo!

Mi svegliai di colpo con il cellulare che squillava all'impazzata era... Luka...
risposi al telefono.
-mi apri alla porta?
-va bene...
staccai ed andai ad aprire, Luka era lì, si avvicinò pensavo per abbracciarmi e invece mi baciò con foga, ad essere sincera ricambiai perché lo amavo.
-sono stato costretto a dirti quelle cose... so già che ti chiederai da chi... beh tua mamma, aveva paura che ti potessi spingere troppo in là e fare la fine di tuo padre... e pensava che se io avessi fatto finta di non vedere niente tu avresti smesso di cercare ma non è stato così.
lo perdonai e gli dissi che cosa avevo scoperto.
-Via _ _ _ N_ _ _ _ _ 2 è un indirizzo! dissi io contenta delle mie scoperte.
- scusami ma questa è una a giusto? beh è la stessa che sta come seconda lettera! affermò lui.
-quindi via_ _ an_ _ _ _ _ _2 ! cavolo sei un genio!
Pensandoci sono infinite le vie che hanno le lettere a ed enne nel nome quindi è vasto il cerchio ma più piccolo di prima.
-ho fatto una lista delle vie con an al secondo posto:
•Via ciandelloni
•Via Riani
•Via Vranposto
•Via siani
•Via Ruandemon
•Via cianurite
beh sono le più conosciute della nostra città.
dissi io, e Luka mi guardò in segno di approvazione.
-possiamo restringere la cerchia con quelle che hanno le stesse lettere della nostra via... cioè lo stesso numero di lettere! così diventano 3 ovvero
•Via Vranposto
•Via Ruandemon
•Via Cianurite
disse lui.
-possiamo levare via Vranposto poiché non ha un due dopo ma bensì un 4 quindi sono due! cerchiamo di capirci di più! aggiunsi io.
decidemmo di riposarci un po' eravamo stanchi e andammo a prendere qualcosa di buono al bar.
-per me un caffè macchiato grazie mille! dissi io alla cameriera, era molto simpatica e mi pareva di averla già vista da qualche parte... in un luogo ma non ricordo proprio dove.
Luka mi sveglio vedendo il mio sguardo visibilmente assente e tornai in me, lui prese un semplice the a pesca di cui rubai un sorso.
-caspita troppo freddo! esclamai io con la lingua ghiacciata, a Luka scappò una risata e così gli concessi un bacio a stampo sulle labbra.
-sei proprio carina da arrabbiata. mi confessò lui.
-ma ora torniamo a lavoro! aggiunse poco dopo.
"qualche ora dopo"
-cavolo! credo di aver capito che via è! urlò Luka mentre io preparavo qualcosina da mangiare.
-È via ruandemon abbiamo una R all'inizio! continuò lui entusiasta.
-oddio Luka sei un genio!
andammò a cenare e essendo molto lontana la via citata, decidemmo di partire domani all alba.
5:43 mi suona la prima sveglia, anche Luka era sveglio e preparammo uno zaino essendo una strada abbandonata da un pezzo ormai, nello zaino io avevo messo un coltellino svizzero, una corda, una torcia, delle salviette, un pezzo di pane e tutti i miei appunti trascritti sul taccuino mentre Luka aveva un'altra corda leggermente più lunga della mia, delle pile in caso si scaricasse la mia torcia e infine un coltellino per auto difesa.
Prima prendemmo un taxi che ci portò a 2 kilometri da lì, ce la facemmo a piedi fino alla stazione dove prendemmo il treno che di fermava nella stazione di fianco alla strada.
faceva molta paura, era piena di case abbandonate ormai scolorite e alcune che cadevano a pezzi, il numero civico citato dalle rune era il 2 e stranamente era l unica casa con ancora il numero ben visibile.
entrammo dentro e accendemmo la torcia, la porta l abbiamo aperta tramite la corda spingendo.
-cavolo fa paura qui. sussurrò Luka.
tutte le stanze erano aperte e quindi l'interno era in bella vista, eccetto una.
-dobbiamo entrare qui. sussurrai io.
rimanemmo qualche secondo a pensare alla nostra vita a guardarci e a dirci se fosse la cosa giusta, quei secondo erano interminabili ma decisi di terminarli io aprendo la porta con forza.
era un salottino anche molto carino ma quando mi girai per vedere sul divano... c'era qualcuno.
Era mio padre, rimasi sbalordita, aveva seriamente finto la sua morte?
-PAPÀ! Urlai io correndogli in contro e abbracciandolo mentre Luka assistiva alla scena sulla soglia della porta.
-ebbene si, ho finto la mia morte. inziò a parlare mio padre.
-ho finto la mia morte e mi sono nascosto qui per tutto questo tempo, volevo che tu mi trovassi utilizzando le rune che, prima, tanto mi appassionavano, per questo ti ho regalato quella casa, ci sono stati alti e bassi, bassi in cui volevo rivelarti tutto dato che non riuscivi a decifrare le rune e alti in cui riuscivo ad entrare nei tuoi sogni e quelli del tuo ragazzo , non chiedermi come lo so... beh comunque io sapevo benissimo che cosa volessero dire quelle rune ma non te lo dicevo, in ogni caso ora è tutto ok perchè finalmente mi hai trovato, Jasmine.

Il segreto delle runeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora