A COSTO DI MORIRE

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-C...cosa? Disse Luka guardando i fogli stampati.
Io ebbi troppa ansia e per paura di svenire cambiai stanza... andai a bere un bicchiere d'acqua fresca, su ogni foglio stampato venne stampata una runa al posto dei numeri.
-LUKA! strillai io.
-forse ho capito, forse per un bug i numeri italiani sono stati sostituiti con le rune, e forse possiamo capire anche che significano, ma solo se ricordi l'ordine dei fogli! Dissi io.
Iniziammo a sistemare i fogli da come Luka ricordava che andassero, feci delle foto e appuntai tutti i disegni che c'erano.
-hey Luka andiamo da mio padre ma portiamo i fogli! Dissi apertamente.
Luka annuì.
Con i fogli in mano ci addormentammo nello stesso letto.
Eravamo sempre nella stessa stanza, mio padre non c'era, mentre Luka si preoccupava io aprii la porta e lo vidi arrivare.
-siete tornati! Esclamò lui.
Gli ponemmo i fogli in mano, subito, da un espressione di esclamazione, ne uscì un sorriso stupito.
Delicatamente porse i fogli in mano a Luka.
- Beh ragazzi sapete alcuni numeri, ma non determinano niente, beh è una bella scoperta, ma quella frase è quella che ci interessa...! Disse contento della scoperta.
Ci ringraziò e come sempre si dissolse nell'aria e noi ci svegliammo.
Luka era contento.
Inizò a piovere mentre Luka voleva andare via, cosa che lo costrinse a dormire a casa mia.
<nella notte>
Un tuono mi svegliò.
Proprio allo stesso orario a cui io e Luka mettevamo la sveglia, sembrava fatto apposta.
Subito andai a controllare le Rune, svegliai anche Luka ma niente.
Come sempre si illuminavano di viola, ma stavolta un viola più...intenso, più scuro e agghiacciante, dall'espressione sul mio volto si capiva tutto, il mio timore, la mia ansia, tutto.
Tornai a letto, le gambe mi tremavano.
Ero stesa nel letto e mi addormentai.
Il giorno seguente andai a parlare con mia madre, portai anche Luka.
-sorellona posso aiutarti anc...! Iniziò a dire mia sorella prima di essere fermata di scatto dal NO di mia mamma.
La capivo,  in fondo rischiavo di morire, nessuno vorrebbe far morire i propri figli, mia mamma sa che io lo faccio per mio padre, ma mia sorella mio padre non lo ha mai conosciuto bene.
Aveva un anno quando mio padre morì, infatti non lo ricorda.
Tornammo a casa.
Prendemmo una borsa dove riponemmo tutti i libri sulle rune e li andammo a restituire alla biblioteca per prenderne altri.
Ne prendemmo tre, 《le Rune e le stelle》, 《il viola delle Rune》e l'ultimo 《Rune volume 2》.
Erano tutti molto intriganti, iniziammo dal terzo essendo il secondi volume di uno che già prendemmo.
Avendone presi tre avevamo tre settimane per finirli.
Andai a prendere dell'acqua nella cucina, dove alcune Rune erano scolpite, mentre aprivo il frigo, mi fermai qualche istante a guardare le Rune di giorno, ormai non le stavo più guardando per appuntare.
Ieri piovve, ma oggi c'è un forte sole, strana l'estate.
Parlai a Luka della scuola.
-Luka ma pensi che ce la faremo a sopportare anche la scuola?
-si dai! Siamo una squadra! Rispose lui.
Mentre appuntavamo si fece tardi e il cielo si stava scurendo quindi Luka se ne andò, io invece andai a dormire.
Mi svegliai nella solita stanza.
-sai, sono stato io a mettere quelle rune, per farvi incuriosire, te lo dico ora che Luka non c'è così continuerà ad aiutarti, io non so cosa voglia dire quella frase, ma scoprii alcune cose troppo intime e...sono qui...! Disse mio padre con tono triste.
Gli dissi di non preoccuparsi e che per lui, anche a costo di morire, avrei scoperto cosa significava quella frase, come sempre scomparì e io mi svegliai nel letto.
Era mattina presto.
Mi alzai, mi preparai e aspettai Luka per fare colazione insieme, come sempre entrò con nuovi appunti sempre più interessanti.

Il segreto delle runeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora