Prologo

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La vita di un pilota a volte è davvero stressante

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La vita di un pilota a volte è davvero stressante. In generale se si è un personaggio pubblico non si riesce a scappare dalla voglia della gente di ficcanasare nel privato di chiunque. E questo Carlos lo sa bene. Lo ha sperimentato diverse volte ed è per questo che quando è entrato a far parte del mondo della formula uno ha deciso di tenersi il più possibile alla larga dai social e dalle bocche delle persone, ma essere un pilota Ferrari è differente. Si può essere anche la persona con meno talento alla guida sulla faccia della terra, ma se si diventa un pilota della Rossa non si ha scampo. Si finisce automaticamente sulla bocca di tutti. Chiunque si sente legittimato a parlare di te, della tua vita, dei tuoi affetti, del tuo lato sentimentale.

È la parte che Carlos più odia del suo sogno.

Continua a fare di tutto pur di tenere nascosta la sua vita privata, ma in qualche modo riesce sempre a finire per far parlare di sé. Come quella sera.

A trent'anni e la possibilità di vincere finalmente un mondiale, dopo tutto quel tempo, gli sembra del tutto normale non avere vincoli. Ha tutte le opportunità che il mondo gli offre, donne che farebbero follie per lui e non reputa un reato dare sfogo alle sue passioni nel bagno del ristorante dove si è celebrato l'ennesimo evento benefico a cui ha dovuto partecipare come rappresentante del brand del Cavallino.

Eppure la gente non sembra pensarla così.

Sono ore che non fa che sentire il suo nome associato alla povera ragazza di turno, l'ennesima che credeva di poterlo conquistare con uno sguardo e che finirà dimenticata il giorno seguente, ad arricchire il numero delle sue conquiste. È così snervante che la gente si stupisca ogni volta del fatto che possa dare sfogo alle sue pulsioni.

È single, è famoso, è ricco ed ha fascino. Tutto ciò che le arriviste cercano, tutto ciò che gli permette di avere il mondo ai suoi piedi.

Sospira pesantemente rientrando nel suo appartamento a Maranello. Getta le chiavi e il portafoglio nel portaoggetti, si libera delle scarpe, dell'orologio costoso e si sbottona la camicia, dirigendosi in cucina per buttare giù un po' di amaro ghiacciato. Dopo una giornata del genere gli serve un aiuto per sciogliere la tensione.

Apre i cassetti, cercando il bicchiere adatto, senza curarsi del rumore che produce. Vivere in totale solitudine spesso ha i suoi vantaggi e quello è uno dei tanti. È sempre stato un lupo solitario, fin da bambino. Gli bastava la vicinanza di pochi amici fidati, della sua numerosa famiglia. Non si è mai fidato di nessuno. Eppure a volte pensa che le case in cui trascorre il suo tempo siano troppo grandi per una persona sola.

Mentre il liquido marrone scende nel piccolo bicchiere che ha rimediato, alle sue spalle un colpo di tosse gli fa irrigidire ogni muscolo del corpo. Rimane fermo immobile, è sempre stato bravo a non far trasparire alcuna emozione.

«Non hai già bevuto abbastanza stasera?» quella voce tuonante la conosce più che bene, è forse l'unica cosa che lo spaventa al mondo.

È stato proprio lui però ad insegnargli ad affrontare le sue debolezze e per questo fa un respiro profondo, raddrizza le spalle e si dirige sulla poltrona davanti a lui, osservando bene il suo volto scuro nella penombra.

Mentiras - Carlos Sainz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora