(7) Opulence is the end.

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I pretend I'm not hurt and go about the world like I'm havin' fun.

- Le aquile vengono viste come un uccello non legato a nulla, che sovrasta i cieli ed osserva tutto dall'alto. Questo tipo di uccello regna il cielo, sovrasta qualunque altro essere che ha due fottute ali. Trasmette un'immagine di libertà e di potere di riuscire in tutto nella vita.
Cazzo Mike, capisci che sono io? Lo voglio come tatuaggio.-

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Allison era in auto con Ashton Irwin, il suo professore di fisica che l'aveva fottuta sulla sua scrivania, trattata una merda e che la stava, finalmente, accompagnando a casa.
Non avrebbe dovuto più dar conto a lui e alle sue stupidaggini.
Forse non aveva niente di buono in lui e ciò che aveva visto lei era solo un riflesso di ciò che voleva vedere la sua mente.

Era così perfido, così doppiogiochista.
Credeva fosse il padrone di tutto il mondo.
Doveva sapere che non esisteva solo lui sulla terra.

- Devi dirmi dove abiti, sennò ti lascio qui, per strada.-
Disse il biondo facendo un'altra tiro di sigaretta e ciccando fuori il finestrino.

- I-io abito a Collins st. accanto a Junk, il negozio di dischi.-
Dopo quelle parole Ashton sfrecciò ancora di più verso l'abitazione della ragazza.

Quando arrivarono, la mora scese, senza ringraziare, visto che era stata trattata in quel modo.

Quando entrò in casa trovò i suoi vedere la TV.

- Hey Allie.-
La salutò il padre facendola avvicinare a lui.
Lei ricambiò il saluto con un sorriso stanco.
- Com'è andata al corso?-
Ecco la domanda che aspettava, cosa poteva rispondere? Ovvio che avrebbe detto che tutto era andato per il meglio.

- In modo magnifico papà, ora vado un po' nella mia stanza. Chiamatemi quando sarà pronta la cena. Sono stanchissima.-
Suo padre le diede una pacca sulla spalla e lei andò via.

Entrata nella sua camera, tolse il suo giubbino e posò il suo zaino.

Andò subito a farsi una doccia, doveva liberarsi dall'odore di Ashton, dal tocco delle sue mani, dal sangue che era sgorgato dalle sue ferite, create da lui, un po' ovunque sul suo corpo.

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Era felice di quello che aveva fatto.
Fiero.
Aveva lasciato segni su Allie, aveva lasciato la sua traccia.
Ciò che amava di più fare era proprio quello, lasciare un segno indelebile nelle persone, positivo o negativo.
Però, doveva dirsi esterrefatto per la strana reazione di Allie. Credeva fosse scappata via, invece, era rimasta lì, lo aveva baciato.
Invece, le altre lo avevano sempre ignorato dopo i rapporti.

Era la prima persona che lo faceva.
Forse Allie stava iniziando a provare dell'affetto nei suoi confronti? O forse si era sentita semplicemente fragile?

Mentre pensava alla cosa, arrivò allo strip club dove lavorava un suo vecchio amico.
L'unico che sentiva ogni tanto.
Entrò e si sedette al bancone.

- Ashton, amico, come va?- urlò quel ragazzo con i capelli neri e occhi verdi smeraldo.

- È sempre tutto uguale.-
Concluse strofinandosi le mani.
- E fammi un bicchiere di tequila.-

L'amico si mise subito al lavoro e dopo aver servito altri due clienti prima di lui, gli diede la sua tequila.

- Mi hanno detto che ormai sei un professore di fisica. Beh, hai portato avanti la tua passione.-
Ashton bevve tutto di un sorso, poi rispose all'amico.

- Finalmente qualcosa che mi piace fare. Dopo il progetto della band andata a puttane, questa era l'unica cosa che potevo fare.-
Michael sorrise dispiaciuto.
La band non l'aveva fatta sciogliere lui, ma suo cugino che era morto di overdose.

Narcissism || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora