3-Non ho scelta

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Erano passati sette giorni

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Erano passati sette giorni.

Sette giorni da quando la mia vita aveva preso una svolta diversa,non riuscivo a non pensare a quello che era successo

Il litigio con penny e mio padre,io che stavo per mollare i sacrifici di un anno intero e soffocare tutti i miei problemi nuovamente nell alcool,e in fine Xavier.

Dio mio,volevo prendermi a schiaffi per quello che era successo sul tetto,doveva essere un semplice gioco,volevo solo giocare un po' con lui,e invece stavo per morire,se non ci fosse stato lui a prendermi,io non sarei stata qui

Era stata una settimana strana,avevo ignorato le chiamate di mio padre,quelle del suo segretario e persino le mille email che mi mandava durante il giorno

Con Xavier invece sembrava esserci un po' di pace,non lo avevo incontrato,da come avevo capito era stato fuori,il suo amico Max era passato con ogni scusa possibile per attaccare bottone

Per chiedere lo zucchero,caffè,farina e non appena ha finito con gli ingredienti da cucina è passato a quelli per la casa

-"ti giuro su Dio che se sei Max ti spacco la faccia con qualcosa-"

Mi alzo sbuffando dal divano per andare ad aprire la porta ma non appena spalanco la porta,invece di ritrovarmi Max trovo Tiffany col viso pallido e gli occhi rossi sicuramente dovuti al pianto

-"Tiffany che succe-" non completo la frase che si lancia su di me per soffocarmi in un abbraccio

-"mi dispiace,mi dispiace,mi dispiace-" mi stringe più forte a lei iniziando a piangere e singhiozzare

-"mi stai facendo preoccupare tiff,ti prego dimmi cosa succede-"

-"T-tuo padre-" balbetta tra un singhiozzo e un altro -"è venuto stamattina e mi ha minacciato Lottie-"

Mi stacco da lei non riuscendo a capire di cosa parla

-"di che stai parlando tiff-"

-"tuo padre è venuto stamattina,sapevo che non eri lì e mi ha minacciato,ha detto che se ti faccio lavorare ancora da me,farà in modo di farmi chiudere il locale,io non so che fare charlotte,quel posto è tutta la mia vita,i miei nonni lo hanno costruito,i miei genitori lo hanno portato avanti per anni,è la nostra eredità,senza quel posto io non so che farei,sono nata e cresciuta li,non posso-"

Si inginocchia davanti a me per crollare di nuovo e iniziare a piangere

-"sei come una sorella per me Lottie,anzi sei mia sorella anche se non abbiamo lo stesso sangue,so che hai bisogno di questo lavoro per comprarti le
Medicine di cui hai bisogno o per pagare l'affitto e le bollette,ma non so che fare,tuo padre è potente,ha molte amicizie e gli basta una sola telefonata per farmi chiudere per sempre il locale e mettere fine all'eredità dei bloom,ma non voglio lasciarti da sola,ti prego dimmi cosa fare-"

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