Capitolo 12

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"Quindi il caso è stato archiviato eh?", mi chiese Jen mentre sorseggiava un po' di vino rosso. "Già", risposi semplicemente. Non avevo raccontato a Jen molte cose sul caso di Amanda. Preferivo che lo facesse Fred; magari li avrebbe fatti un po' riavvicinare.
In quel momento ripensai a Richard Oliver James. Avevo fatto delle ricerche su di lui, ma venne fuori nessun risultato. Era come se fosse un fantasma. Era tutto un vero e proprio casino in quella storia. Non c'era un punto d'inizio e non c'era un punto di fine. Potevamo essere sulla strada sbagliata, o potevamo essere su quella giusta.
"Lascerai perdere?"
"Assolutamente no", sorrisi.
"Se ti dovessero scoprire, ti licenzieranno. Lo sai vero?"
"Non mi licenzieranno". Posai il bicchiere di vino sul tavolo davanti al divano su cui eravamo sedute.
"E soprattutto non lo scopriranno se nessuno glielo andrà a dire". Sapevo che Jen avrebbe tenuto la bocca chiusa. L'unica persona con cui spettegolava dei segreti altrui, ero io.
"A volte mi capita di pensare ancora a quella povera ragazza. Chissà che cos'ha fatto per meritarsi questo", dissi. La mia mente spostò il pensiero su Ross; Jen, lo capì subito.
"Anche Ross non si meritava tutto quello che gli è successo. Era un bravo ragazzo. Uno con la testa sulle spalle; e soprattutto ti amava più di ogni altra cosa al mondo". Mi mise una mano sulla gamba e me l'accarezzò in segno di conforto.
Una piccola lacrima mi scese dal viso. "Lui è qui con te. Sarà sempre qui con te".
Alzai gli occhi al cielo per non scoppiare a piangere e rovinare il mascara. Sono passati sei anni ma il mio cuore batte ancora forte per lui. Doveva essere una bella serata, tra donne, ma ogni volta finivamo a parlare di lui e a piangere come delle bambine.
"Sai, oggi Fred quando è tornato a casa da lavoro mi sembrava più tranquillo del solito. Non so come mai. È entrato in casa, mi ha dato un bel bacio, ha acceso due candele profumate e si è messo a preparare la cena", mi disse Jen mentre sorrise.
"Forse si è accorto di quanto ti ama. Capitano dei periodi bui, in tutte le coppie".
"Sì, lo so. Ma lui era un po' strano. Di solito è divertente, fa battutine...", non la feci finire di parlare che le dissi:"magari voleva solo essere un po' romantico stasera. I bambini da tua madre, un po' di sana tranquillità. Non ti preoccupare. Vedrai che si sarà accorto semplicemente degli errori che ha fatto. Gli uomini sono tutti così. Se ne accorgono dopo, proprio quando stai per mollare.
"Il vino è finito. Ne prendo ancora dall'altra bottiglia. È dentro la tua borsa vero?", chiesi alzandomi dal divano.
Jen annuì.
Mi avvicinai verso la porta d'ingresso, aprì la sua borsa marroncina, proprio nel suo stile; ma qualcosa cadde a terra. Una sorta di libro, un po' vecchiotto. Più che un libro, un diario. Guardai la copertina e c'erano incise tre lettere: R. O. J.
La mia testa iniziò a girare.
Presi in mano il diario e iniziai a leggere la prima pagina.

Richard Oliver James, soprannominato, Fred

LO STRANO CASO DI AMANDA WILSONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora