Essere, metafisica, ragione amicizia e felicità

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Okay, andiamo con calma.
Partiamo con l'essere. In questo libro abbiamo del fatto che noi siamo "Esseri Imperfetti", ma in realtà cos'è l'"Essere"?
Cosa siamo noi?

L'essere è l'unione della materia, il corpo, e la forma, l'anima.
Ma l'anima non è buona qui, non è "Virtuosa" nel mondo sensibile.
L'anima è virtuosa nel mondo metafisico, il soprasensibile, il mondo delle idee, dove tutto è perfetto, e dove conosce la Ragione.

Il mondo sensibile, il nostro mondo, è quello imperfetto.

L'essere virtuoso vive nel soprasensibile, il mondo perfetto, e quindi l'essere è perfetto a sua volta, buono, giusto.

Quando però l'essere virtuoso arriva nel mondo sensibile, dimentica la Ragione, diventando imperfetto.

A questo punto, affronta le cose umane, i sentimenti umani, tra cui l'amicizia, che è basata su tre concetti:

-Utile
-Piacere
-Bene

L'utile e il piacere, si basano sullo sfruttamento, dato che gli uomini sono esseri imperfetti, spesso applicano solo questi due concetti.
Il bene è il più vero e puro, ma anche il più difficile da trovare.

Un altro sentimento in cui potrebbe imbattersi l'essere, è la felicità.
Un farmaco potente, che cura da diverse paure:
-La morte; la morte è sempre presente, in ogni momento, ma se la felicità è con noi, sarà come se non esistesse.

-La malattia; se la malattia fosse grave, potrebbe portare alla morte, che però non è con noi se siamo felici. Poi ce ne sono di lievi, e se siamo felici, non ci pensiamo.

-La paura di non essere felici, se capiamo la vera felicità

Ma cos'è vera felicità? Dove la troviamo?
È un concetto che non tutti capiranno, ma la felicità in realtà proviene solo da noi stessi, anche nella nostra imperfezione.

Conosciamo le nostre gioie e piaceri che ci rendono felici, quindi se solo volessimo, potremmo esserlo. 

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