2 agosto 2023, Sicilia📌
Un mese, un mese che scrivo ininterrottamente per completare il mio romanzo e devo dire che finora sta andando tutto bene, le mie vecchie bozze le ho quasi modificate tutte le ho rilette nel caso mi fosse sfuggito qualche errore, l'unico problema è la trama, non riesco proprio a trovare le parole giuste, ho scritto e cancellato sul quel foglio world che ormai si sarà stancato anche lui di questa mia indecisione. Ma non mi facevo scoraggiare ne mi facevo prendere dall'ansia poiché ancora avevo 24 giorni per rifinire il tutto e scrivere una trama degna del libro su cui sto lavorando.
La sera decisi di uscire, dovevo staccare un po' la spina e visto che ormai con il romanzo ero a buon punto mi sono concessa una piccola uscita che una volta ogni tanto ci sta. Ho invitato Emanuela e mia cugina Naomi a bere qualcosa. E per l'occasione ho deciso di indossare un vestito corto e dei tacchi, di solito non mi vesto in maniera eccessiva poiché non sono solita ad andare nelle discoteche o pub ma qualche volta bisogna chiudere un occhio e viversi la vita senza pensare troppo.
Emanuela: Ma guarda un po' che sei bella, come mai la mitica Martina che non esce quasi mai si è vestita così bene?
Constatò incredula Emanuela.
Naomi: Oserei dire che sei anche sexy.
Martina: Grazie ragazze, qualche volta bisogna lasciarsi andare.
Emanuela: Hai assolutamente ragione.
Naomi: Concordo però mi raccomando non esageriamo eh.
Emanuela: Uff! La solita egocentrica.
In effetti Emanuela aveva un po' ragione, mia cugina non si lasciava andare troppo e nonostante avesse ancora 18 anni si comportava come se fosse nostra madre.
Naomi: Non sono egocentrica sto solo dicendo di non esagerare troppo.
Martina: Ok ragazze basta così, placate gli animi e andiamo che dobbiamo divertirci.
Emanuela: Siamo sicuri che sia Martina? No perché solitamente tua cugina non è una tipa da divertimento, le hanno fatto qualcosa?
Naomi: Non lo so, questa ragazza è imprevedibile.
Martina: Vi sento eh.
Entrammo nella mia macchina facendo partire subito la playlist. Tutte e tre cantammo a squarciagola le canzoni dei Coldplay. Amavo questi momenti, mi facevano sentire felice, lontano da tutto e tutti. A volte bastano piccole cose come queste per ritrovare la serenità e la spensieratezza e grazie ad Emanuela e Naomi io ci sono riuscita. Una volta arrivate a destinazione le due ragazze mi guardano scioccate. Le avevo portate in un pub, cosa molto strana lo so ma in quel momento avevo bisogno di divertirmi e di scaricare tutte le preoccupazioni interiori.
Emanuela: Ok amica, non me lo aspettavo.
Naomi: Stai scherzando? Ci hai portate in un pub, sai quante luride persone ci sono dentro?
Storse il naso e una faccia disgustata le si piantò in volto.
Martina: Oh andiamo, per una volta che vi porto in un posto diverso vi lamentate?
Naomi: Cugina ti rendi conto del 'posto diverso' che è questo?
Sospirai infastidita. Le presi entrambe per un braccio e le incoraggiai ad entrare.
Martina: Dovete continuare a blaterare oppure entriamo e ci divertiamo un po'?
Emanuela: Beh io resterei qui e continuare a blaterare ma se ci tieni così tanto entreremo.
Entrammo e ad accoglierci fu un aria ricca di fumo e alcol. Ok non era decisamente il luogo migliore dove rilassarsi ma le ho portate qui solo per divertirci non per fare una dormita.
Naomi: Nonono, non mi piace questo odore.
Martina: Uff! Vi prego evitate di commentare.
Ci sedemmo su un divanetto e ordinammo qualcosa da bere. Intanto io cominciai ad ispezionare il posto, come mio solito ogni volta che mi ritrovavo in luoghi diversi mi capitava di curiosare e osservare attentamente il luogo, in realtà faccio così sin da quando ero una bambina e se qualcosa non mi convinceva costringevo tutti a ritornacene in casa.
A riportami sul pianeta terra fu Emanuela che mi chiese cosa volessi da bere in quanto il cameriere stava aspettando solo me così da appuntare l'ordinazione.
Martina: Oh scusatemi, per me un Martini rosso grazie.
Mi riferì al cameriere con nonchalence poi continuai ad ispezionare il posto trovandomi davanti una coppietta in atteggiamenti fin troppo intimi.
Emanuela: Continuo a pensare che questa non sei tu e che qualche demone ti abbia posseduto.
Martina: Che spiritosa, sono sempre io Martina Torrisi, in carne e ossa baby.
Naomi: Questo posto fa schifo.
Si intromise Naomi squadrando con disgusto chiunque ci passasse accanto.
Martina: La volete smettere?
Emanuela: Ok, parliamo d'altro, come va con il romanzo?
Io le avevo portate lì per non parlare proprio di quello e loro puntualmente tirarono fuori questo discorso.
Naomi: Oh già, me ne avevi parlato, si dicci tutto.
Feci un leggero sospiro poi diedi loro alcuni aggiornamenti.
Martina: Finora sta andando tutto bene, ho modificato la maggior parte delle bozze, l'unico problema è la trama.
Naomi: In che senso?
Martina: Beh ho cercato di pianificarla in tutti i modi ma niente, non mi piace proprio quello che scrivo.
Risposi mentre sorseggiai il mio Martini appena arrivato.
Emanuela: Beh è strano, solitamente trovi sempre la soluzione a tutto, cerca di concentrarti di più, sai che se una cosa la vuoi la ottieni.
Martina: Hai ragione, ci metterò tutta me stessa. Adesso però andiamo a ballare.
Mi alzai in fretta dal divanetto prendendo le mani delle due ragazze che tutto avrebbero fatto tranne che ballare, peccato però che (come aveva già detto Emanuela), avrei ottenuto ciò che volevo perciò alla fine sarei riuscita a trascinarle.
Naomi: Oh no, scordatelo, ma cosa ti salta in mente?
Si difese subito mia cugina cercando di divincolarsi dalla mia presa.
Martina: Ok allora ci vado da sola.
Lasciai le loro mani poi con un sorriso vittorioso mi voltai per raggiungere la pista.
Emanuela: No ehi, aspetta arriviamo.
Per tutta la serata non feci che ballare, finalmente dopo anni mi ero concessa di staccare la spina e divertimi un po' di più, non mi divertivo così da quando avevo compiuto 18 anni, in primis perché non amo andare spesso nei pub o nelle discoteche e poi dopo la morte di mia nonna qualcosa in me è cambiato, non mi andava di uscire, di andare a ballare, me ne stavo chiusa in camera mia a piangere e qualche volta a scrivere. Sono riuscita a rivedere un po' di luce grazie a mia cugina, lei c'è stata sempre e continua ad esserci anche se fa un po' troppo la mamma.
Dopo aver accompagnato le ragazze ritornai a casa, un po' brilla tant'è che dopo essermi cambiata mi addormentai subito cadendo in un sonno profondo.
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Prima o Poi ~Charles Leclerc
General FictionTra le pagine del romanzo scritto dalla giovane Martina si nascondono passati traumatici e ricordi che segnarono la vita della giovane ragazza. Verità nascoste, così nascoste da non arrivare a pensare che alcune di loro sono esistite veramente. Intr...