Monza Italy 2023📌
Mi svegliai di soprassalto in un piccolo lettino in quella che sembrava una stanza, più che stanza la definirei una specie di sgabuzzino tutto in rosso, con cappelli, magliette e accessori Ferrari. Mi guardai in torno cercando di focalizzare al massimo gli oggetti e le pareti ma non avevo mai visto una stanza così. La testa continuava a girarmi ma cercai in tutti i modo di trovare il mio telefono per chiamare Caterina e chiederle aiuto poiché mi trovavo in un posto al quanto strano. Non appena trovai la mia borsa frugai nella speranza di trovarlo ma non appena digitai il suo nome la porta si aprì e ancora un po' stordita cercai di mettere a fuoco la persona che si stava avvicinando a me.
?: Ciao, come va?
Capì che si trattasse di un ragazzo, era vestito di rosso e quando alzai gli occhi per vederlo in faccia rimasi scioccata.
Martina: Oh mio Dio, no non può essere.
Dissi pensando di star pronunciando queste parole nella mia mente ma ahimè non fu così.
Mi allontanai un po' per guardarlo bene in faccia e cercai in tutti i modi di darmi qualche pizzicotto poichè non poteva essere che davanti a me ci fosse il grande Charles Leclerc.
Martina: Scusami, i-io sto bene mi gira solo un po' la testa.
Cercai subito di rimediare alla figura di merda che avevo appena fatto dando quella risposta ma sembrò che Charles non ascoltò poiché continuò a parlarmi.
Charles: Non preoccuparti, è normale sembri abbastanza scioccata e mi dispiace perché molto probabilmente la mia presenza ti rende ancora più confusa di prima.
Gli sorrisi leggermente, non sapevo che dire o fare, ero scioccata, per me quello era tutto un sogno e probabilmente sarà uno di questi che faccio quando ho qualche calo di zuccheri e rischio di svenire.
Charles: Ehm, credo di avere un analgesico per il tuo mal di testa. Fammi controllare un attimo.
Si allontanò per poco da me poiché la stanza era davvero piccola e aprì qualche cassetto per cercare....cosa aveva detto? Un analgesico?
Charles: Ecco a te, prendo subito un bicchiere con un po' d'acqua.
Come una stupida lo guardai ancora con la bocca semiaperta mentre si allontanava in quello che sembrava un depuratore d'acqua.
Charles: Ecco a te.
Mi porse il bicchiere d'acqua e ci versò subito l'analgesico. Lo bevvi mentre lui cercava il cestino per buttare la bustina contenente il medicinale.
Martina: Ehm, ti chiedo scusa per la domanda ma non ricordo bene cosa mi sia successo e come ci sono arrivata in questa stanza con Charles Leclerc
Risi nervosamente.
Charles: Certo, hai assolutamente ragione. Ti spiego tutto...
Pov Charles
Finite le sessioni di prove libere mi recai subito a fare le interviste poiché oggi ero molto stanco e avrei voluto riposare di più.
Andrea: Charles rallenta.
Disse il mio preparato atletico Andrea che non riusciva a starmi dietro poiché il paddock oggi era piano di gente.
Mentre camminavo cercando di fare più autografi e foto possibili, sbattei contro una ragazza e in quell'istante la vedi perdere i sensi e prima che si accasciasse a terra la afferrai per i fianchi.
Andrea: Charles chi è questa ragazza?
Charles: André non lo so, ha perso i sensi e l'ho afferrata prima che si accasciasse a terra. Portala nel mio motorhome e dopo le interviste correrò da lei.
Andrea: Ne sei proprio sicuro?
Charles: Si Andrè, sbrigati.
Al mio ritorno vidi che la ragazza era già sveglia e abbastanza scioccata e non appena si accorse di me rimase ancora più stupita. Supposi che sia una fan Ferrari poiché indossava sia la maglietta che il cappello. Prima di avvicinarmi per chiederle come stava, rimasi sulla soglia e fissarla un po'. I suoi capelli sono lisci e di un castano scuro che arrivano fino alle spalle e gli occhi di un castano chiaro e benché fosse abbastanza scioccata era davvero bella.
Le diedi un analgesico per alleviare un po' il mal di testa e iniziai a raccontarle dell'accaduto.
Fine pov Charles.
Martina: Ti ringrazio per avermi aiutato.
Charles: Di nulla.
Mi sorrise e mi aiutò a scendere dal lettino.
Charles: Vieni ti accompagno davanti al mio box, so che la tua amica ti sta aspettando lì.
Martina: Oh sì grazie mille.
Mi accompagnò al suo box e non appena vidi Caterina le corsi incontro e la abbracciai forte, se non fosse stato per Charles chissà che fine avrei fatto.
Martina: Grazie ancora Charles.
Charles: Non c'è di che, io adesso dovrei andare ho delle cose importanti da sbrigare.
Martina: Oh sisi certo.
Ci sorridemmo entrambi e non appena mi girai mi ritrovai Caterina con una faccia maliziosa stampata sul volto.
Caterina: Allora? Cos'è successo lì dentro?
Martina: Mi ha aiutato poiché ero abbastanza scioccata e poi mi ha dato un analgesico raccontandomi come sono andate le cose.
Caterina: Mhh e dimmi gli hai chiesto una foto o un autografo?
Non ci avevo pensato, adesso chissà se lo incontrerò di nuovo.
Martina: Oh merda, no non gliel'ho chiesto, non mi è passato per la testa
Caterina: Come sarebbe a dire 'Non mi è passato per la testa'?.
Martina: Ero scioccata come avrei potuto chiederglielo?.
Caterina: Chissà se avrai un'altra possibilità.
Martina: Non credo proprio e togliti quell'espressione maliziosa dalla faccia.
Caterina: Come vuoi tu mia cara.
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Prima o Poi ~Charles Leclerc
General FictionTra le pagine del romanzo scritto dalla giovane Martina si nascondono passati traumatici e ricordi che segnarono la vita della giovane ragazza. Verità nascoste, così nascoste da non arrivare a pensare che alcune di loro sono esistite veramente. Intr...