TITOLO: The rainbow in my heart
AUTRICE: SaraPetrucciani
INFORMAZIONI SULLA STORIA
Genere: romance/ auto fiction
Fandom: storia rivolta a tutti
Sinossi: questa è la storia di Sam. Sam ha 28 anni e un figlio di 5. Nella vita ha sofferto molto e adesso sta cercando il suo posto nel mondo. Riusciranno la psicoterapia e l'incontro con Noah ad aiutarla a raggiungerlo?
"Perché la mia storia dovrebbe essere letta?Perché è un romance un po' diverso in cui la storia d'amore è importante ma non è tutto. Perché ci sono tematiche importanti come la maternità e l'amicizia.E poi si parla di psicoterapia!"In "The rainbow in my heart" scordatevi i soli cliché adolescenziali, ma aspettatevi una storia di una madre che cerca di fare del bene, oltre al figlio piccolo, a se stessa. Sam, infatti, dopo essere stata abbandonata dall'ex fidanzato, deve lottare contro i sensi di colpa che l'affliggono ogni giorno e riuscire a concedersi del tempo per sé, coltivando le sue passioni in ambito lavorativo e uscendo con le sue amiche. Proprio in una di queste uscite incontra Noah, che la affascina sin dal primo momento.
La storia è molto scorrevole e la parte migliore, secondo me, sta proprio nella sua semplicità: una storia dolce, che tratta argomenti difficili che rappresentano quello che alcune donne vivono anche nella realtà. Ho apprezzato molto le digressioni descrittive dell'ambito della psicologia che spiegano in modo semplice, ma chiaro, alcune caratteristiche come "l'Alta Sensibilità".
Il lessico è curato e adatto al tipo di storia che si vuole raccontare, non sono presenti errori grammaticali. Un consiglio che ho da dare è rallentare la narrazione: ad esempio, nella scena dove Sam e la sua amica escono a cena, avrei inserito qualche interazione tra i due personaggi, come un dialogo dove parlano di lavoro o qualcosa che raccontasse di più l'amicizia delle due. Tutto ciò per non far risultare il capitolo frettoloso.
Un altro consiglio che ho da dare, è quello di utilizzare le virgolette basse («») al posto delle virgolette alte ("") per i dialoghi diretti.
Detto ciò, consiglio questo libro per un semplice motivo, perché ne basta uno: la quotidianità. Non sono presenti situazioni inverosimili che ti fanno pensare "questo non potrebbe mai accadere", ma parla di vicende veritiere con molto dolcezza.
Ciao!
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