Capitolo23.

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Continuai a baciarla e poi aggiunsi la lingua.
Gli misi le mani Sui fianchi e alla fine le trascinai sempre di piu sul suo sedere iniziandolo a palpare.
Gli levai la maglietta e gli palpai i seni.
"Sei sicura di Volerlo fare?" Gli chiesi dubbioso.
"Si ti prego fallo cazzo" mi rispose disperata.
Scivolare sulla porta,mi slacciò I pantaloni poi si ritirò su.
Mi diede un bacio e poi mi disse:"per favore"
"Levati quei cazzo di pantaloni silvia"
Lei lo feci senza esitare.
Avevamo bisogno di noi,ci mancavamo a vicenda .
Mi misi il preservativo,levai delicatamente le mutande e poi entrai prima piano piano in lei e poi con calma aumentai sempre di più la velocità,sentendo ad ogni mia spinta le sue mani che mi raschiavano la schiena.
Un dolore lancinante misto al piacere mi stava invadendo e speravo che quel momento non finisse mai.
Mi avvicinai al suo orecchio con calma e sussurrandogli gli dissi "ti amo"
Lei mi rispose:" per favore non mi lasciare,ho bisogno di te. Lo so sono quella che sono scappata ma penso che riuscivo a stare senza di te,invece sbagliavo completamente"
Gli dissi:"ho bisogno di te più di ogni altra cosa"
Gli diedi un lieve bacio e poi continuai a entrare in lei sempre più forte.
Nel frattempo lei si era legato Intorno alla Mia vita con le sue gambe e poi Dopo la rimisi a terra e Automaticamente usci da lei.
Le presi le mani e gli dissi:"andiamo a riposarci"
Lei si bloccò:"no"
Gli chiese"dove vuoi andare allora?"
Lei abbassò lo sguardo e disse "al coffee shop"
Alzai la voce "Silvia Porcatroia ma quanto cazzo fumi?"
Lei non mi ascoltò,si rivesti e mi chiese:"Vieni con me?"
"Io ho smesso"
Sbuffò e poi alzando la voce disse:"NON ME NE FRGA UN CAZZO VIENI CON ME"
"Vabene ma calmate cazzo o mi ti inculo letteralmente"
Lei si girò si scatto, mi guardò e mi disse con aria di sfida:"Fallo se ne hai il coraggio"
Divento ancora piu serio di prima e le dissi:"tu mi sottovaluti"
La presi per I fianchi la svestii e feci quel che avevo detto.
Lei pensava veramente di comandare?
Mi rivesti e poi mi avvicinai al suo orecchio sussurandogli:"pensavi Davvero di comandare?
Beh non avevi capito un cazzo"
Lei iniziò a piangere e singhiozzando si girò e mi guardò negli occhi:"ti odio"
Gli risposi malizioso:"mi pare però che hai goduto come non mai"
lei mi guardò e poi usci dalla porta la segui.
Andammo al coffee shop da cui lei usci l'ultima Volta e le comprai 2/3 gr. e iniziamo a fumare.dopo circa 3 ore ritornammo a Casa e Andai la misi sul letto per farla riposare.
Era distrutta e forse la colpa era solo mia.
Andai a prende il telefono suo e Notai in messaggio.

Be different||The CrookidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora