Afire Love

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Anno 1491 - Spagna

Era una fredda giornata di gennaio.

Nella piazza di Siviglia, invece, faceva molto caldo.

Il fuoco, quel maledetto nemico, lambiva le vesti di una ragazza.

Il vento muoveva la fiamme verso la mia direzione, ma non mi spostai. Non poteva stare da sola, quella era lei.

Delia è sempre stata una ragazza di poche parole.

Abita nella nostra via da quando è nata, anche se la sua famiglia era più benestante del vicinato. Dopo gli studi, ha aperto un'erboristeria, proprio all'angolo di quella piazza, dove ora stava bruciando.

La conosco molto bene, abbiamo passato molti bei momenti insieme, da quando, con non so quale intruglio, mi aiutò a evitare la morte, che sarebbe stata scontata, a causa di alcuni frutti velenosi che avevo per errore ingerito.

Siamo sempre stati amici, da quel momento. Grazie a lei ho imparato quasi tutte le cosa che so, sulle erbe, sulle malattie ma anche sulla letteratura, la storia e la geografia. Mi ha insegnato a scrivere e a leggere, sui testi di erboristeria.

Non ho saputo ringraziarla abbastanza per tutto quello che ha fatto per me. Per tutti quei sogni che avevamo fatto per il nostro futuro. Per tutte quelle serate passate ad osservare le stelle, mentre le accarezzavo i capelli rossi, e lei appoggiava la sua testa sulle mie gambe incrociate, io pronta a fare domande e lei pronta a dare risposte. Per il suo viso che brillava, alla luce delle stelle, e che mi faceva fermare il respiro. Per i suoi occhi, così vivi e lucenti, così strani, uno fresco come l'erba, uno movimentato come il mare in tempesta.

Le sue mani, così bianche, così perfette, bramano un'ultima stretta.

La sue braccia vogliono un ultimo abbraccio.

La sua bocca chiede un ultimo bacio.

E la mia vuole lo stesso. Anche se sarà l'ultimo.

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Ispirazione: titolo e l'argomento della tesina per l'esame di terza media.



Sheeran's Songs {one shots (ITA)}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora