La città che mi fa male quà è la tua.

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Y/n:

Sussultai a quelle parole, e un gemito di sorpresa di Gringoire mi fece capire che era sorpreso tanto quanto lo ero io.

E le parole di Clopin...ebbero un effetto gigantesco sul mio stato d'animo.

Penso che fù a quel punto che capii effettivamente cosa fosse l' "epurazione".

Non era un processo di apprendimento dei costumi gitani e di rimozione di quelli parigini.

Era un processo per imparare a considerare la corte la tua vera famiglia.

Capii che quello era un requisito fondamentale per essere una vera gitana.

E io avevo fatto il mio primo passo per raggiungerlo.

Perché per la prima volta, dopo moltissimo tempo, mi sentivo in un posto che potevo chiamare "casa".

In passato chiamavo casa dove si trovava il mio fratellino.

Ora dovevo imparare a chiamare casa dove si trovavano i gitani.

E certo, avevo cominciato a provare un senso di famigliaritá con la corte, specialmente con il suo Re, però non ero nemmeno lontanamente vicina a sentirmi a casa in quel luogo.

Allora, mi chiedevo, dato che mi mancavo questo dettaglio così cruciale...cosa aveva portato l'egiziano a pronunciare quelle così potenti parole?

Non ne avevo la minima idea.

In ogni caso però, esse furono così tanto percepite dal mio animo che mi crollarono addosso in tutta la loro imponenza, e mi emozionai.

I miei occhi divennero velocemente umidi, e non ci volle molto che silenziosi gocciolioni caldi di commozione mi bagnarono le guance.

"Oh, guardo un po' che roba...che ti prende?Ti da male qualcosa tanto da piangere?Cazzo...ora ti porto subito dalla nostra curatrice, ma prima mi tocca ripulirti di nuovo bim-.".Disse l'egiziano, evidentemente tornato al suo carattere derisorio e infantile.

Ma mentre parlava, tutto quello a cui riuscivo a pensare era una domanda.

Una sola, semplice domanda.

E così lo interruppi dando voce a quest'ultima.

"C-come mai?".

Fù l'unica cosa che riuscii a mormorare.

Non fraintendetemi, in quel momento non provavo alcun sentimento negativo nei confronti di Clopin, anzi.

Era proprio il fatto che sentivo chiaramente che il nostro legame si stava rafforzando intensamente ad'avermi portato a un livello di coinvolgimento emotivo tale da farmi frignare a quel modo.

Quella domanda gliela stavo facendo solo per tentare di dare un senso a quelle sue parole, e anche per cercare di capire cosa lo avesse portato a far rafforzare a quel modo il nostro rapporto.

Perchè una parte dentro di me sentiva che lui sapeva benissimo quello che stava facendo.

Era come se sapessi che dentro le sue parole c'era quel chiaro intento, che per di più era riuscito.

E la consapevolezza di star provando un sospetto così infondato, ma allo stesso tempo di cui ero così ciecamente sicura, fù l'ennesima goccia nel grande bicchiere che mi faceva sentire in qualche modo collegata a lui, per di più che era già parecchio pieno considerando che ci conoscevamo da poche ore.

Mi sentivo anche molto presuntuosa per star cominciando a essere piuttosto certa che questo ragazzo provasse un qualche interesse per...ma cazzo, se non lo ora, sembrava stesse facendo di tutto per farmelo pensare!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 03, 2023 ⏰

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