Per la prima volta nella sua vita da recluta, Ghiro desiderò fare onore al suo odioso soprannome e non alzarsi mai più dalla sua branda. Voleva lasciarsi inghiottire dallo scomodo materasso e non dover mai più affrontare la realtà.
Non era nemmeno certa di come avesse fatto a non essere beccata dal tenente, rimanendo immobile nell'armadio a muro per almeno una mezz'ora, prima che l'uomo lasciasse definitivamente l'ufficio.
Aveva passato il resto della nottata a rigirarsi furiosamente tra le coperte, chiedendosi se l'indomani il tenente sarebbe arrivato negli alloggi delle reclute minacciando di morte tutti.
Certo, Ghost non sembrava averla presa così male, il suono della sua greve e debole risata risuonava ancora nella testa di Ghiro come una piacevole vibrazione, ma si dicevano tante cose su quell'uomo e nessuna diceria lo raffigurava come un uomo comprensivo e paziente.E di storie, Ghiro, ne aveva sentite tante sul tenente, terribili, spaventose, lontane anni luce da ciò a cui lei aveva assistito. Se Ghost fosse stato il sanguinario fantasma di cui tutti parlavano e se lei non avesse visto oltre la sua maschera, forse non si sarebbe sentita così combattuta all'idea di portare a Sam il vecchio e sgualcito balaklava come segno di vittoria.
C'era qualcosa, all'idea di mostrare quell'insignificante pezzo di stoffa che la rendeva gelosa, possessiva, ma Ghiro non riusciva a spiegarsi il motivo. Perché fosse così difficile per lei ammettere davanti ai suoi compagni che era riuscita ad entrare nell'ufficio del tenente Riley, che aveva vinto la sfida.
Forse, pensò la giovane, poteva rubare ancora del tempo per pensarci sù, per vedere se con il passare delle ore quella sensazione sarebbe lentamente svanita.
Nonostante il suo desiderio di restare nella sua tana fatta di coperte, Ghiro non potè far altro che alzarsi ed affrontare la giornata che l'aspettava, esattamente come tutte le altre reclute.
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La voglia di levare dalla faccia di Sam Turner quel sorriso sardonico era tanta. Nonostante fossero sporchi di terra, sudore e probabilmente lacrime, quel ragazzo non smetteva di fissarla con un ghigno ricolmo di arroganza e superiorità.
Oh, quanto sarebbe stato piacevole e soddisfacente strappargli i denti uno ad uno, pensò Ghiro, cercando di superare la fatica fisica con l'immagine del suo insopportabile compagno sofferente e supplicante.
Ma non aveva tempo per distrarsi con quei pensieri, aveva davanti a sé ben più grandi preoccupazioni e no, non si trattava dell'esercitazione che stavano affrontando, quella era quasi diventata la normalità, muoversi con almeno venti chili di equipaggiamento sulle spalle, sparare a bersagli mentre i polmoni si riempivano di polvere e gli occhi bruciavano sotto i fumogeni.
Il problema era che quel giorno, l'istruttore ad abbaiare ordini era proprio il tenente Riley, che fissava come un rapace ogni singola recluta, qualsiasi errore o dimenticanza veniva premiata con un numero impossibile di flessioni, da performare a esercitazione finita. E, come se fossero punti premio di un supermercato, le suddette punizioni erano accumulabili.
Seppur fosse conosciuto per la sua inflessibilità e severità, Ghiro non poteva far altro che sospettare che dietro quel rinvigorito sadismo del tenente, ci fosse il desiderio di punire il ladro che si era intrufolato nel suo ufficio.
Il tenente non aveva fatto parola degli eventi della sera prima, forse per evitare di invitare altre reclute a imitare il gesto, forse perché l'orgoglio ferito era troppo da tollerare, oppure stava solo aspettando il momento propizio per scovare il colpevole e strozzarlo.
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Sweet Tooth (Simon Ghost Riley x Reader)
Fanfiction"Era iniziato tutto come uno scherzo. Una sfida innocente, qualcosa con cui fare cameratismo con le altre reclute. Una prova di coraggio, dove dare sfoggio della propria audacia davanti a tutti. Una stupida bravata." Ghost x Recluta (Reader) Una gio...