Un Ghiro, uno Scozzese e un Tenente entrano in un Pub...

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La recluta Ghiro si aspettava molte cose ogni volta che scivolava, con una certa dimestichezza, nell'ufficio del tenente.

Si aspettava i trovarlo lì, ad attenderla nell'oscurità, pronto a farle rimpiangere il giorno in cui si era arruolata. Oppure di trovare la finestra sbarrata, bloccata con un qualche tipo di lucchetto. Si aspettava persino di trovare delle trappole, lasciate dal suo ingegnoso istruttore, per catturarla.

Quello che non si aspettava era di trovare sulla scrivania del tenente un post-it giallo con un messaggio diretto proprio a lei, in un'elegante calligrafia (chi lo avrebbe mai detto che il temibile Ghost fosse il proprietario di una scrittura così ordinata e raffinata).

Restituiscimi il passamontagna.

Oh, merda.

La recluta sbatte le palpebre molto lentamente, mentre staccava il post-it dalla scrivania.

Aveva pensato di restituire al tenente il suo passamontagna, più volte lo aveva infilato nelle tasche laterali dei suoi cargo, pronta a riportalo, ma ogni volta si era fermata e la maschera in tessuto aveva fatto ritorno nel suo piccolo armadietto personale, ben nascosto da occhi indiscreti.

La verità è che Ghiro si era scoperta molto più ossessionata dal tenente di quanto avesse preventivato. Sapeva di essere una di quelle donne che quanto si prendono una cotta finiscono per diventare un po' "eccentriche", già il fatto che di sera tardi si trovasse a compiere un numero spaventoso di infrazioni al regolamento solo per portare dei dolci alla sua cotta diceva molto. Ma non credeva che si sarebbe trovata così affezionata ad un pezzo di stoffa, l'idea di lasciar andare l'unico oggetto che la legasse al tenente Riley la riempiva di malinconia.

Così dopo aver poggiato una manciata di caramelle allo zenzero, una rarità arrivata con il pacco di beni "non essenziali" che le aveva mandato sua madre, decise di scribacchiare una risposta su un nuovo post-it, perché quello con la calligrafia del tenente aveva già trovato spazio nelle tasche dei suoi pantaloni.

Mi dispiace signore, ancora non posso restituirglielo. Posso portarle della cioccolata nel frattempo! Fondente o al latte?

Il volto della giovane si illuminò, intrappolata nel suo stesso gioco, incapace di fermarsi. Era iniziato tutto come uno scherzo. E ora desiderava solo che non finisse mai, di inseguirsi in tondo finché uno dei due non avesse trovato la propria fine sul campo, oppure fino alla insperata pensione.

Potrei farti rapporto per insubordinazione, soldato. Fondente comunque.


Ma se lo fa non potrò più portarle alcun dolce!
Da quando portare dei regali al proprio
superiore è un atto di insubordinazione?
A me sembra un gesto di
apprezzamento per il duro lavoro.

Entrare nell'ufficio di un superiore 
mi sembra un chiaro 
atto di insubordinazione.

Non mi sembra che le dispiaccia
poi così tanto, questa mia insubordinazione.
Le è piaciuta la barretta di cioccolato
che le ho portato?

Non montarti la testa soldato. 

Difficile dirlo, visto che MacTavish ha deciso di mangiarsene più della metà senza chiedermi il permesso.

Non mi monterei mai la testa, signore,
lo giuro. Quindi ora condivide
i miei dolci con i suoi amici?

Non condivido 
e non ho amici.

Sweet Tooth (Simon Ghost Riley x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora