Worry

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Quel giorno Shoyo aveva la testa sulle nuvole. 

Quella mattina le lezioni erano state un vero e proprio disastro per lui: non riusciva a stare attento (non che normalmente lo facesse, era solo molto bravo a fingere di farlo) e quindi era stato rimproverato praticamente ogni ora. 

Si era dimenticato il pranzo a casa quindi aveva dovuto arrangiarsi comprando un toast alle macchinette. Probabilmente il toast più schifoso che avesse mai mangiato ma si sa, la fame rende tutto buono.

Le lezioni pomeridiane erano andate ancora peggio: si sentiva stranamente stanco, proprio lui che aveva una scorta d'energia inesauribile, e quasi non si era addormentato sul banco. 

Appena aveva messo piede fuori dalla porta della sua aula, subito dopo il suono della campanella, aveva pregato qualsiasi divinità da lui conosciuta che almeno gli allenamenti gli andassero bene.

La palestra era il suo posto felice, si sentiva bene quando era sul campo, la pallavolo lo faceva sempre sentire meglio. Il solo pensiero di allenarsi lo rallegrava subito, tanto che voleva di più, sempre di più, se fosse stato per lui non avrebbe mai smesso di giocare.

Quel giorno però, pareva che nemmeno la pallavolo riuscisse a risollevargli il morale. Aveva sbagliato quasi tutte le schiacciate fatte, nonostante le alzate di Kageyama e di Sugawara fossero pressoché perfette, non era riuscito nemmeno una volta a fare una battuta che superasse la rete e, soprattutto, quel giorno aveva ricevuto più pallonate sul naso di qualsiasi altro giorno. 

Una bella giornata insomma. 

Aveva tirato anche una pallonata dietro la testa di Tsukishima, ma quello non era stato del tutto un incidente. In sua difesa, il biondo quel giorno era più irritante del solito.

La fine degli allenamenti era arrivata troppo presto per i suoi gusti, ancor prima che riuscisse a combinare qualcosa di decente. Aveva notato la preoccupazione negli occhi di tutti i suoi compagni, ma una cosa in particolare gli era risultata strana. Più che una cosa, qualcuno in particolare.

Kageyama ovviamente, scontato quanto assurdo. 

Tobio per lui era un muro, uno di quelli che non riusciva a superare nemmeno con i suoi spettacolari salti. Invidiava la sua compostezza, il suo modo di essere, così neutrale, così glaciale così... Kageyama. Per quanto ci provasse, non riusciva a leggerlo come lui faceva con gli altri e questa cosa gli dava fastidio, terribilmente fastidio, in quel momento più del solito.

Ma anche Tobio il pezzo di ghiaccio quel giorno sembrava essersi sciolto un po'.

Si chiedeva a cosa pensasse, quale fosse la sua preoccupazione. Forse era nervoso per la scuola, magari per il nuovo torneo o chissà cos'altro. 

Non l'aveva nemmeno insultato quando aveva sbagliato praticamente tutte le sue alzate, cosa praticamente impossibile.

Shoyo, mentre si cambiava nello spogliatoio, pensò che quello non poteva essere Kageyama. Doveva essere per forza un clone, magari un alieno che aveva preso le sue sembianze perché quello vero era stato rapito per essere usato come cavia per degli esperimenti. La sua storia filava.

Uscì dalla palestra ridacchiando, pensando a Tobio, intrappolato in una navicella spaziale, che dava del "boke" ad un alieno. Non importa come, quel ragazzo in qualche modo gli faceva sempre tornare il sorriso.

Era stato l'ultimo ad uscire, nemmeno Noya e Tanaka erano riusciti a convincerlo a venire con loro a prendere un ghiacciolo da Ukai, aveva preferito rimanere per i fatti suoi e tornare a casa da solo.

O almeno credeva di essere solo.

<<Ti ho detto che non ho idea di cosa passi per la testa di quell'idiota! Ti pare che mi interessi?>>

Quella era decisamente la voce di Tsukishima.

Decise di avvicinarsi e si acquattò dietro al muro per vedere cosa stesse succedendo. C'erano Kageyama, Tsukishima e Yamaguchi, i primi due avevano uno sguardo torvo sul viso mentre l'altro ridacchiava leggermente.

<<E dai Tsukki, lascia stare, sarà solo preoccupato. È una cosa normale>> esordì Tadashi dando una pacca sulla spalla di Tsukishima.

Kageyama parve non prendere bene quell'affermazione e rivolse il suo miglior sguardo accigliato al ragazzo con le lentiggini.

<<Non sono preoccupato per quel boke! È solo...>>

Tsukishima ridacchiò leggermente e guardò negli occhi Yamaguchi. Hinata era confuso, non capiva cosa stava succedendo.

<<Va bene Kageyama, io e Tsukki abbiamo capito tranquillo. Per qualsiasi cosa non esitare a parlarne con noi>> e detto questo i due si voltarono, lasciando Tobio a fissare il muro della palestra.

Shoyo si spostò appena in tempo per non essere visto. Appoggiò la schiena al muro e prese un respiro profondo.

Di che diavolo stavano parlando quei tre?

<<Boke>>. Quella voce gli fece venire i brividi. 

Si voltò verso di lui. I suoi occhi blu lo fecero tremare, facendogli dubitare per un secondo di riuscire a spicciare anche una singola parola, poi si riprese facendo il miglior sorriso che riuscisse a fare.

<<Ciao, Kageyama>>

Il corvino lo guardò, sembrava quasi sospettoso.

<<Vuoi del latte?>>

Il sorriso di Hinata divenne ancora più luminoso.

<<Del latte?>>

<<Si boke non ci senti?>>

Il rosso ridacchiò prima di rispondere: <<Va bene, andiamo!>>

Si girò iniziando ad avviarsi verso le macchinette della scuola. Fece un paio di passi poi, notando che l'altro non lo stava seguendo, si girò.

Era sera, la luce della luna rischiarava il paesaggio circostante. Kageyama sembrava una specie di statua, stoico com'era, lo guardò per un paio di secondi come se lo stesse studiando.

<<Domani vedi di... ritornare ad essere il solito boke>> 

Hinata scoppiò a ridere e questo parve far infuriare il corvino.

<<Cosa ridi boke! Sono serio io! Erano tutti preoccupati!>> urlò e il rosso smise di ridere

<<Anche tu lo eri?>> chiese curioso.

<<Non capisci il significato di "tutti"? Non pensavo fossi così idiota>> 

Nonostante l'insulto Shoyo sorrise, sorrise finché le labbra non gli fecero male. Quella era la prima volta che Kageyama si preoccupava per lui.









Angolo di una che non ha ancora finito i compiti delle vacanze

Buon natale buon anno buon tutto

non ci siamo sentiti per tanto tempo MA eccomi qui

BENE ALLORA

come state??? io dovrei studiare (si a mezzanotte passata) e boh aiuto

a meno che Senofonte non esca dalla tomba e mi venga ad aiutare non so come farò lmao

DETTO QUESTO

ritorno alla mia disperazione

xoxo

-Ale🤸‍♂️ (purtroppo non gossip girl)

𝗙𝗶𝗿𝘀𝘁 𝘁𝗶𝗺𝗲 𝘄𝗵𝗲𝗻... ||ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora