Metto i diversi vestiti dentro la valigia e mi avvicino alla porta per uscire. È notte, quindi nessuno mi dovrebbe vedere. Seokjin e Eun-woo stanno dormendo mentre Taehyung è ancora rinchiuso.
Nessuno può fermarmi in questo momento. Controllo velocemente di aver tutto, compreso i biglietti. Apro la porta e spalanco gli occhi quando trovo Jimin con il pugno alzato, per bussare.
<<Jimin...?>>
<<Yoon? Che... perché hai una valigia?>> forzo un sorriso e nascondo la valigia dietro le mie gambe.
<<Quale valigia?>> ridacchio <<Perché sei qui?>>
<<Jeongguk mi ha detto che non stavi bene... e so quello che ho detto, volevo solo assicurarmi che stavi bene>>
Sei qui solo per questo allora... solo perché te l'ha detto Jeongguk
<<S-Sto bene>>
<<E allora dove stai andando?>>
<<Ehm... io- devo liberare la mente>>
<<È a causa mia?>> aggrotta le sopracciglia.
Esito, ma alla fine annuisco.
<<Yoon, io non->>
<<Perché sei ancora qui...?>> sospiro <<Hai detto che non mi volevi più parlare>>
<<Non è proprio così, dovevo spiegarmi meglio>>
Sbuffo e roteo gli occhi, <<Beh anche io mi dovevo spiegare ma tu non me l'hai permesso>>
<<Z-Zio Yoon?>> mi volto e sussulto vedendo Eun-woo.
Merda...
<<Dove stai andando con la valigia? T-Te ne vai? Di nuovo?>> i suoi occhi diventano lucidi.
<<Solo una breve vacanza>>
<<M-Ma la tua brevissima vacanza è durata c-cento anni... questa breve quanto durerà?>> singhiozza <<Duecento? Trecento anni? Sarò già morto!>>
<<Eun... vai a dormire>>
<<No! Dovevamo parlare domani mattina! Non puoi andartene.>> si asciuga le lacrime con il braccio <<E Taetae? Lo abbandonerai di nuovo? Hai promesso di non farlo...>>
<<D-Davvero?>> si aggiunge Jimin <<Cento anni? Duecento? Io non ci sarò più...>>
<<Cazzo... perché siete venuti? Dovevo andarmene! Dovevo allontanarmi da te!>> punto Jimin <<Merda...>> guardo l'orologio al mio polso, vedendo che ormai sono in ritardo e non sarei mai riuscito a prendere l'aereo in tempo.
<<Eun, vai a letto, ormai non potrò andarmene stasera...>> borbotto e Eun invece di tornare in stanza, aspetta sul divano. Probabilmente per assicurarsi che io non esca di casa.
<<Perché vuoi starmi lontano?>> quasi urla <<Perché mi hai rifiutato? Cosa ho fatto di così sbagliato?>> alcune lacrime lasciano i suoi occhi.
<<Ho paura! Okay? Ho paura!>> urlo <<Cazzo...>> lascio la valigia e mi copro il viso con i palmi delle mani.
<<P-Paura...?>>
<<Lascia perdere, è tardi... devi andare>>
<<No! Dobbiamo parlare! Perché dovresti avere paura?>> si avvicina lentamente, fino ad entrare in casa e richiudere la porta.
<<Non ne voglio parlare>>
<<Yoon...>> ci rinuncia e sospira e abbassa lo sguardo <<Perché mi hai rifiutato?>>
<<Quando mai ti ho rifiutato? Perché continui a dirlo?>>
<<Hai detto che non->>
<<Non ho mai pronunciato "Io Min Yoongi rifiuto... bla bla bla">>
<<Possiamo risolvere? Ma per favore... non andartene>>
<<Okay...>>
Ma non posso promettere nulla...
————
<<Merda>> stringo i denti al dolore ai polsi.
Sospiro, <<Yoon, farai meglio a tornare presto!>Mi guardo allo specchio sul soffitto e sussulto a mio rilesso.
<<Sono messo di merda...>> sospiro notando gli occhi rossi e i miei canini che sono ancora presenti, così come alcune code.
<<V?>> sento una voce in lontananza e spalanco gli occhi. Yoongi non mi chiamerebbe mai V in questo momento. Corro velocemente all'angolo della stanza sudicia, e mi rannicchio, portando le ginocchia al petto. A causa delle catene sono praticamente senza forza o poteri.
<<V?>> la voce si fa più vicina.
<<N-No... vattene>>
<<Vattene... per favore>>
<<No! Lasciami!>>
Stringo gli occhi e trattengo le lacrime. Odio questo periodo. Odio essere debole.
<<V? Sei tu?>> borbotta
<<Ti ho trovato!>>
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Just Another Life [vkook]
FanfictionKim Taehyung, o noto come V, è il leader di un gruppo potente. È una volpe a nove code, una delle più vecchie e forti. Un giorno rincontrerà nuovamente una persona. L'unico problema? Quella persona è stata , per ben due volte, il suo compagno, ed or...