Kim Taehyung, o noto come V, è il leader di un gruppo potente. È una volpe a nove code, una delle più vecchie e forti. Un giorno rincontrerà nuovamente una persona. L'unico problema? Quella persona è stata , per ben due volte, il suo compagno, ed or...
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<<Gguk?>> qualcuno bussa alla porta per poi socchiuderla. <<Devi venire di sotto>>
<<È urgente?>> guardo Taehyung che con lo sguardo mi implora di rimanere.
<<Abbastanza...>>
<<Tae, devo andare. Torno tra poco, okay?>>
<<No>> borbotta e mi stringe <<Vengo con te... portami>> ridacchio e mi alzo, tenendo tra le braccia Taehyung.
Spalanco gli occhi vedendo chi è presente nel nostro salotto. Forse non avrei dovuto portare Taehyung...
<<Perché ti sei fermato?>> mi sussurra Taehyung, per poi voltarsi a guardare la stanza. Lo sento stringere la mia spalla e successivamente Taehyung non è più tra le mie braccia, ma dall'altra parte della stanza, tenendo dal collo la persona e alzandola dal pavimento.
<<Non saresti dovuta tornare. Dammi un motivo per non ucciderti in questo momento...>>
<<I-Io->> tossisce e cerca di prendere fiato <<Voglio... aiutarvi>> Taehyung ridacchia.
<<Aiutarci? Hai già fatto abbastanza>> Nella stanza si sentano dei sussulti alla sua voce.
<<L-Lasciami, fammi spiegare>> Taehyung stringe la presa. Mi avvicino a lui e gli accarezzo la schiena.
<<Tae, prova ad ascoltarla>>
<<No! Ha aiutato tuo padre!>> si volta a guardarmi. I suoi occhi sono rossi, ma hanno ugualmente una sfumatura azzurra.
<<Tesoro...>> gli bacio la guancia e si appoggia al mio tocco e se fosse stato un gatto avrebbe fatto le fusa. Lascia la presa e la sua mano si sposta verso i miei capelli, avvicinandomi per poi premere le sue labbra sulle mie. Si allontana dopo aver sentito Yoongi, oppure Jimin, tossire.
<<Parla. In fretta, se non è una cosa sensata... ti taglierò la lingua>> Taehyung si siede sul divano e lo raggiungo. La signora Choi si guarda i piedi per poi iniziare a parlare.
<<V-Voglio aiutarvi->>
<<Con?>>
<<Tesoro, lasciala parlare>> Sbuffa e rotea gli occhi.
<<Questa volta Dong-hyun ha esagerato. Non doveva uccidere un bambino... era innocente... gli volevo bene>>
<<Gli volevi bene?>> Taehyung urla, alzandosi dal divano <<Quindi non è giusto se ha ucciso Eun-woo>> inspira ed espira dopo averlo detto <<Ma va bene se uccide il mio compagno? Due volte?>> Ignora le sue parole e continua.
<<Posso aiutarvi a trovarlo. Conosco i suoi nascondigli>>
<<Parla.>>
——
Sono passati alcuni giorni ed oggi sarebbe stata una giornata pesante. Guardo Taehyung, che è davanti allo specchio, cercando di mettersi la cravatta nera, se non fosse per le sue mani tremanti. Mi avvicino a lui e lo aiuto.
<<Odio vestirmi di nero...>> si guarda i vestiti
<<Andrà tutto bene... resterò al tuo fianco>> mi appoggio alla sua spalla, e guardo il nostro riflesso allo specchio. Chiudo gli occhi quando noto lo spazio tra noi due, di come ci sarebbe potuto essere Eun-woo in questo momento...
<<Andiamo, gli altri ci stanno aspettando.>>
——
Mi inginocchio sul prato. Alzo lo sguardo sulla lapide.
Kim Eun-Woo
09.11.2011 - 02.11.2023
"Grazie per essere rimasto con me" -KTH
<<Mi manchi...>> tiro su col naso. Jeongguk si avvicina, sedendosi accanto a me.
<<Domani sarebbe stato il suo compleanno...>> sussurro
<<Vuoi fare qualcosa domani?>>
<<Possiamo rimanere a casa? Non voglio uscire...>> annuisce
<<Va bene, se è quello che vuoi>> sorride.
<<Ci sono notizie?>> mi alzo per poi sedermi nuovamente tra le sue gambe.
<<Namjoon è riuscito a trovare la sua posizione, sembra essersi nascosto in un appartamento in periferia... vuoi controllare?>>