TEMPO.
Ci sono momenti in cui non si pensa a nulla.
Non che nella nostra mente non ci sia un bel nulla, questo è totalmente impossibile.
Però ci sono quei momenti in cui sei in una determinata situazione, magari sei anche nei guai, ma non riesci a farti un parere di tutto ciò. Come se non avessi nulla da dire, come se la tua mente avesse deciso di non pensare a quello piuttosto che pensarci e impazzire.Magari non capita a molte persone, ma questo è esattamente quello che prova Luhan quando, stanco, affamato e dolorante, si ritrova legato come un prigioniero in un luogo pieno di creature misteriose il quale capo non desidera altro che vedere la sua testa rotolare fino ai propri piedi. Alcune di loro gli hanno offerto il loro aiuto e gli hanno parlato gentilmente, nonostante lui fosse un estraneo.
Cosa dovrebbe pensare adesso? Qual è la vera natura di queste creature?
Metà animali, metà umani. Avere i pregi di entrambi deve essere davvero fantastico, ma avere i difetti di entrambi sarà molto difficile.
Osservando gli alberi attorno a sé, Luhan pensa di aver contato quasi tutte le foglie per cercare di far passare il tempo. Muove nervosamente le gambe, il suo corpo trema per il vento invernale che gli è sicuramente arrivato alle ossa. La giacca di Kris è ormai caduta dalle sue spalle e avendo le mani legate ovviamente non può recuperarla. Il suo stomaco brontola rumorosamente, ma Minseok è via già da qualche ora e Luhan inizia a pensare che magari si è semplicemente dimenticato di lui.
Non può nemmeno biasimarlo per questo.Osservando le nuvole muoversi silenziosamente in cielo, Luhan si inumidisce le labbra, facendo barcollare stancamente la testa da un lato. Non beve da quasi due giorni, ma cerca di non pensarci. Nonostante abbia la gola secca, inizia inconsciamente a sussurrare qualche parola di una canzone cinese che sua madre gli cantava sempre quando era bambino. Gli è sempre capitato di farlo quando si annoiava, oppure mentre pitturava. Sua madre lo guardava come se fosse la cosa più preziosa del mondo, e poi cantava dolcemente, con la voce di un angelo.
Luhan sospira tristemente al pensiero e continua a sussurrare alcune parole della canzone, a volte anche senza cantare. Si ferma improvvisamente solo quando sente un rumore di passi provenire dalla sua destra e quasi scatta, sollevando lo sguardo fino a che non Minseok camminare verso di lui con un sorriso stampato in faccia e una mano che regge una sacca in pelle. Le sue guance si accaldano immediatamente quando realizza che il rosso lo ha sentito cantare, e quando quest'ultimo si ferma davanti a lui, mettendosi sulle ginocchia, fa di tutto per non guardarlo.
"Imbarazzato?" gli domanda sorridendo dolcemente. Con le mani scava nella piccola sacca in pelle e ne estrae qualcosa che ha un odore proprio niente male. Luhan non risponde, masticandosi il labbro inferiore.
"Non dovresti, la tua voce è molto soffice e dolce," asserisce, avvicinando una stecca rossiccia alle labbra secche del biondo, incoraggiandolo con lo sguardo ad assaggiare. "E' carne di cervo essiccata."
Luhan osserva lo sguardo gentile di Minseok e si sente un cucciolo abbandonato nelle mani di un bambino generoso. Alla fine cede, dischiudendo le labbra per addentare un pezzo di carne. Lo mastica lentamente, assaporandolo come se fosse manna scesa dal cielo. Il sapore, come l'odore, non è per niente male. Ma anche se fosse altrimenti, il suo corpo ne richiede sempre di più.
Minseok ridacchia, gli occhi bluastri brillano appena mentre osserva Luhan come se lo stesse studiando. Il biondo non se ne accorge, tuttavia, troppo impegnato a divorarsi tutta la stecca di carne essiccata.
"Non mangi da due giorni, non da due mesi. Vacci piano," sghignazza, vedendolo divorare anche la seconda stecca che ha preso dalla sacca. Luhan si blocca immediatamente dal masticare, guardandolo imbarazzato. Tuttavia, lo sguardo premuroso del rosso lo fa rilassare immediatamente.
Accennando in sorriso, Luhan ingoia il boccone, senza parlare.
"Che spreco," sospira l'altro, scuotendo leggermente la testa. "Sarebbe stato bello conoscerti in un'altra circostanza. Sembri una persona interessante."
Luhan dischiude le labbra, sorpreso e imbarazzato. Come può dire che sembra una persona interessante quando si conoscono da poco più di qualche ora?
"Come va la testa?"
"Fa ancora male, ma... ma è sopportabile." Luhan si stringe nelle spalle, infreddolito.
Minseok si affretta a poggiargli la giacca caduta sulle spalle, chiudendo il bottone del colletto per evitare che ricada. La sua azione premurosa fa arrossire Luhan ancora una volta, ma il calore della giacca lo fa sospirare sollevato.
"Mi dispiace di averti fatto aspettare, ma Sehun ci controlla costantemente. Non vuole che ci avviciniamo più di tanto a te."
"Non dovresti essere qui allora," ribatte Luhan nervoso, sentendosi in colpa per averlo messo nei guai.
"So bene quali rischi corro," lo zittisce tuttavia Minseok con uno sguardo serio, "ti ho osservato molto da quando sei arrivato. Mi piaci, voglio aiutarti finchè posso"
Le dita affusolate del rosso giocano con una ciocca dei suoi capelli, attorcigliandoli tra esse. Luhan si ritrae leggermente al suo tocco, ma non lo trova fastidioso, tutt'altro.
"Ma...ma poi rischi di..."
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Shou || HunHan [CONCLUSA]
Fanfiction|| Luhan nemmeno si rende conto di essersi incantato. E' bellissimo, sembra arte pura. Il suo respiro si fa pesante, e non può affermare che sia per la paura. Il ragazzo ha un'espressione tra il divertito e il sadico, e Luhan si risveglia dai suoi p...