ATTENZIONE.
Questa storia non è mia. Io l'ho solo postata, con il permesso dell'autrice, su Wattpad. Se volete leggerla la trovate su EFP: "Shou" di Hige. Tutti i diritti di copyright sono suoi.
INIZIO.
Luhan non è mai stato un ragazzo speciale.
A dirla tutta, il suo nome non è mai stato ricordato da tanta gente, e nemmeno il suo aspetto in realtà, sebbene la sua bellezza non sia mai passata del tutto inosservata. I suoi amici lo hanno sempre preso in giro perché non ha mai avuto un ragazzo o una ragazza, e oltre un paio di toccatine e baci non del tutto innocenti non è mai andato.
Ma che poteva farci lui? Ci aveva anche provato, ma qualsiasi, qualsiasi persona attraente che gli capitasse davanti restava solamente tale. Nessuno sembrava esser stato in grado di attirare completamente la sua attenzione, tutti gli sembravano così... spenti. Diversi. Come... di un altro mondo.
E poi, comunque, Luhan non è mai stato interessato a queste cose. O almeno, non fino ai suoi ventiquattro anni. Prima con gli amici ci stava, ci usciva e si divertiva anche. Ma poi tutto è cambiato.
Luhan è sempre stato un artista. Ha passato la sua vita a dipingere, disegnare, inventare e fantasticare su ciò che non esiste. Questo ha fatto si che la sua mente si liberasse e desse spazio a nuove mentalità e idee.
Il suo talento era molto apprezzato dalla sua scuola e dai suoi compagni. I suoi soggetti erano spesso animali selvatici o paesaggi montani, ma c'era sempre un elemento che li caratterizzava: la pioggia. In ogni suo dipinto c'era raffigurata la pioggia, anche in quelli in cui aveva rappresentato il sole. Spesso gli avevano chiesto il perché ma Luhan rispondeva sempre nello stesso modo.
"Non lo so, mi piace la pioggia."
Probabilmente per le persone era una normalissima risposta, insomma, se vai a chiedere ad un giovane perché fuma o perché si colora i capelli di blu ti risponderà sempre: "Non lo so, mi piace."
Quindi era okay, nonostante tutto Luhan aveva talento, e molte persone gli avevano chiesto se potevano comprare uno dei suoi dipinti.
Ma come è già stato detto, tutto è cambiato.
Arrivò un periodo in cui Luhan non mangiava e non beveva pur di finire uno dei suoi dipinti. Non usciva con gli amici, ormai aveva troncato tutti i suoi rapporti con loro. Non gli interessava più cosa pensassero, non gli importava della preoccupazione della sua famiglia, con cui non pranzava insieme o non parlava di qualcosa da tempo. Era letteralmente ossessionato dalla sua arte, era come impazzito. I suoi dipinti non erano cambiati, ma il suo stile si.
Le pennellate erano nervose, frustrate, non più dolci e accurate. Luhan era arrabbiato, era arrabbiato da impazzire, e l'unica cosa che lo faceva tranquillizzare, l'unica cosa che lo faceva sentire a casa era dipingere e immaginare di trovarsi nei paesaggi che ritraeva, di attraversare quella dannata tela e cambiare aria.
Poi, il giovane Luhan ha perso la testa.
Aveva racimolato denaro e la conoscenza di un'altra lingua. Era la sua occasione di andarsene e cercare pace. Amava i suoi genitori, ma in quel periodo non si fece nessuno scrupolo ad abbandonarli per andarsene a vivere da solo. Tuttavia, lo deluse il fatto che sua madre e suo padre lo avessero semplicemente guardato preoccupati, si fossero guardati tra di loro con uno sguardo di chi la sa lunga e gli avessero detto: "Okay, va bene".
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Shou || HunHan [CONCLUSA]
Fanfiction|| Luhan nemmeno si rende conto di essersi incantato. E' bellissimo, sembra arte pura. Il suo respiro si fa pesante, e non può affermare che sia per la paura. Il ragazzo ha un'espressione tra il divertito e il sadico, e Luhan si risveglia dai suoi p...