FEDERICO CHIESA

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É da molto tempo che Cate non esce di casa a causa della notizia che l'ha distrutta.
Non vedo il suo sorriso che le illumina il volto da troppo tempo e non c'è la faccio a vederla così.
Per molte notti non é riuscita a dormire continuando a piangere ed io cercavo di consolarla sussurandole parole rassicuranti ed abbracciandola, fallendo.
In questi giorni sono stato a casa sua e dei suoi coinquilini per starle più vicino ed ho saltato anche qualche allenamento inventando che non mi sentivo molto bene. Non parla molto, quasi per niente, e i suoi occhi in questi giorni sono spenti, cupi e tristi. Ieri sera era riuscita ad addormentarsi presto ed io l'ho osservata incantato per un tempo che nemmeno ricordo.
Dopo mi sono addormentato accoccolato a lei e lasciandole dei baci tra i capelli. Durante la notte si é svegliata un paio di volte a causa degli incubi, penso, e sono riuscita a farla riaddormentare con dei grattini.
Sono troppo innamorato di quella ragazza e voglio farla star bene con me, proprio come io mi sento con lei.
Oggi é arrivato il giorno del funerale e sono le 7.30, inizierà verso le 10.30 circa.
Cate sta ancora dormendo tra la mie braccia, non ha la solita espressione tranquilla, ma il suo viso é sempre angelico. Mi alzo, non prima di averle lasciato un bacio sulle guancia, ed entro in doccia rilassandomi un po', praticamente non riuscendoci.
É bastata una telefonata, una fottuta telefonata, a distruggerla e poche semplici parole: "La nonna non c'è più"
Da lì le é caduto rovinosamente il telefono dalla mano ed, insieme ad esso, anche Caterina, svenendo.
Uscito dalla doccia mi vesto di nero e la sveglio chiamandola per nome e dandole dei baci sulla guancia: mi limito a questo, non voglio magari infastidirla, ma non posso sapere cosa sente, parla pochissimo. Prima di svegliarsi mugula qualcosa strofinandosi gli occhi e mi intenerisco, sembra una bimba piccola, la mia bimba bellissima.
Sforza un sorriso ed io le sorrido affettuoso "buongiorno" le sussurro piano "Buongiorno amore".
Ho sentito bene? Amore. Che bella quella parola pronunciata da lei, suona così bene, ma solo se si riferisce a me. É da tanto che non mi chiamava così perché beh...quando é triste o arrabbiata non dimostra affetto, in nessun modo.
In questi giorni mangia poco e niente, per questo mi sto preoccupando. Si alza dal letto diretta al bagno ma la richiamo "Cate" si gira incastrando i suoi occhi nei mie, dio, non so se resisto. "Dopo possiamo uscire a fare colazione insieme, ti va?" Chiedo speranzoso "emm fede..non mi va tanto, ma tu se vuoi falla" detto questo sparisce dietro la porta del bagno ed io sospiro affranto. Deve superare questa cosa. Esce dal bagno con un vestito nero che le sta divinamente, la gonna le arrivava poco sopra le ginocchia e sopra andava leggermente più stretto. Mi avvicino a lei e le prendo le mani, senza dire nulla. Vedo i suoi occhi diventare lucidi, il suo labbro inferiore tremare leggermente ed evita il contatto visivo. La conosco e so che sta per scoppiare a piangere per questo la abbraccio e, come previsto, inizia il suo pianto silenzioso sulla mia spalla inuminendo la giacca nera e c'è soltanto il rumore di qualche singhiozzo che le scappa ogni tanto.
Sussurra parole come "scusa.." o "mi dispiace...". "Shhh, amore mio tranquilla" le sussurro all'orecchio. Mi allontano un po' da lei e le prendo il viso tra le mani incastrando i nostri occhi. "Ascolta...non é facile questa situazione, lo so bene e mi distrugge vederti così, ok? Ma bisogna andare avanti, un po' per volta, ed io voglio aiutarti. Pensi che quella pazza scatenata di tua nonna..." Dopo queste parole sorride leggermente e anche io "...pensi che sarebbe felice di vederti buttare tutti questi giorni, piangendo, non mangiando e deprimendoti? Beh...per quel che so non penso proprio.
Non dico che devi essere felice ma lei vorrebbe vedere il tuo splendido sorriso..." Detto questo le alzo le estremità della bocca facendola sorridere per davvero "...e dovresti essere orgogliosa di lei, della donna che é stata, -credimi, fantastica- e di ciò che ti ha insegnato a te facendoti diventare la ragazza migliore del mondo" finisco il discorso e la vedo sorridere come una bambina. "Grazie Fede, sei l'unico che riesce a farmi sorridere nei momenti peggiori, non so cosa farei senza di te" mi prende le mani e mi bacia dolcemente, dio, mi erano mancate da morire sue labbra, il suo sapore, la vera lei.
Ci stacchiamo dopo un po' e sorridiamo entrambi, finalmente. "Mi é venuta voglia di fare colazione, ma solo se ci sei anche tu" sorrido come un idiota "andiamo, principessa mia" dico aprendo la porta. Esce prima lei sorridendo, sono riuscito a farla sorridere. Si ferma davanti alla porta "che succede?" Le chiedo" intreccia le braccia intorno al mio collo "ti amo, Federico" come suona bene il mio nome detto da lei.
Le prendo il viso tra le mani e inizio a baciarla, con più foga di prima e sorridendo sussurrando dei "ti amo" tra i vari baci. Sento anche lei sorridere e mi si scalda il cuore, siamo di nuovo felici.
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Ciaoo a tutti, come state? Spero bene e mi scuso se mi sono assentata più di quanto avevo detto, ma ho avuto un imprevisto. Non preoccupatevi, però, le richieste sono apertissime e io carica per esaudirle.
Scrivetemi cosa ne pensate di questa One shot e ci vediamo alla prossima
Un abbraccionee💙

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