MATTEO LOVATO (CAGLIARI)

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Apro gli occhi e...sospiro.
Sono ancora scosso per la litigata avuta con Francesca...sono troppi giorni che non la stringo tra le mie braccia, non sento la sua voce, il suo profumo, la sua risata, che non vedo il suo sorriso splendido e i suoi meravigliosi occhi. Già,quegli occhi. Gli occhi in cui mi sono perso sin dal primo istante che ho incrociato.
Mi sono reso conto che sono dipendente da lei: sono distrutto in questi giorni senza di lei e ho perso anche la percezione del tempo che passa, ogni giorno è uguale ad un altro.
Prendo il telefono ed accendo lo schermo, rattristendomi ancora di più osservando ciò che mi si presenta davanti. Una foto di noi due abbracciati e stesi sulla neve occupa il mio sfondo. Lei è bellissima, come sempre, e ride stretta tra le mie braccia, io la guardo sorridendo incantato dalla sua bellezza.
Dietro di noi c'è Omar, il nostro pupazzo di neve che aveva una grossa particolarità, chiamiamola così. Al posto di una semplice carota il suo naso era formato da una pannocchia, e non chiedetemi perchè la mia ragazza avesse una pannocchia in borsa a gennaio perchè non saprei rispondervi!
Sblocco il telefono e noto un sacco di notifiche di persone che mi fanno gli auguri...ma per cosa? Guardo la data sullo schermo: 14 febbraio. Pensando costantemente a lei mi sono anche scordato del giorno del mio compleanno!
Rispondo ai vari auguri ringraziando tutti e mi preparo per affrontare l'allenamento. Arrivo in spogliatoio e tutti mi accolgono applaudendo, fischiando e tirandomi persino le orecchie. Sono felice che mi vogliano bene loro, ma l'unica persona che vorrei vedere in questo momento è Francesca che, andando in campo per allenarmi non noto come sempre intenta a guardarmi e a studiare. Abbasso lo sguardo e l'allenamento finisce, ho fatto davvero pena. Il mister alla fine si avvicina "ei matte, che ti succede?" "Oh...niente solo un litigio con mia mamma" "mi spiace, ma vedi di impegnarti alla partita oggi! E ancora tanti auguri" detto questo si allontana dandomi una pacca sulla spalla e ricevendo un mio sorriso di ringraziamento.
Già, la partita. Quando litighiamo leggermente non sono mai al massimo, figuriamoci dopo un litigio di vari giorni! Torno a casa e mi faccio una doccia per poi andare allo stadio pronto ad affrontare l'Inter, squadra molto impegnativa! Sentivo l'ansia e l'adrenalina percorrermi il corpo, come sempre, ma non vedo il suo solito messaggio "fagli il culo amore!" Oppure "dai che oggi spacchi, sono sempre la tua fan numero 1!". Niente di niente.
Ci schieriamo per ascoltare l'inno della serie a e guardo in tribuna notando un cartello: "auguri amore mio, ti amo".
Abbasso lo sguardo sulla persona che stava tenendo quel cartello e incontro i suoi occhi. I suoi occhi, finalmente, erano tornati a combaciare con i miei. Dio, quanto mi erano mancati! Un sorriso si fa spazio sul mio volto e vedo anche il suo comparire. Il sorriso piú bello del mondo.
Sento il fischio iniziale e la partita comincia, e, dopo averla vista, lì seduta con la mia maglietta del cagliari, mi sento più carico.
Barella, da fuori dell'aria di rigore, prova un tiro che si trasforma in un gol fantastico. Sospiro afflitto passandomi una mano sulla faccia e girandomi verso Francesca che mima con le labbra "ce la farete, ti amo" riesco a mimarle solo un "anch'io" e ricomincio a giocare.
Calcio d'angolo per noi e vedo la palla entrare in porta, avevamo segnato e vado ad abbracciare tutti i miei compagni. Lei mi manda un bacio volante, ed io la imito. La partita va avanti così, si resta sul pareggio e l'arbitro sembra nettamente dalla loro parte, non gli fischia un fallo! Mi arrabbio e vado a protestare ricevendo in risposta un cartellino giallo e per non peggiorare la situazione vengo tirato indietro dai miei compagni ritornando a giocare. È il minuto numero 92 e c'è l'ultimo calcio d'angolo per noi, siamo tutti su, persino il portiere. Il calcio d'angolo viene tirato e arriva a me, colpisco la palla di testa e la vedo entrare in rete. Corro ed esulto abbracciato dai miei compagni e vado verso di lei, le prendo il viso e la bacio, facendo riempire lo stadio di fischi e schiamazzi, ma che in questo momento non mi interessano. Ci stacchiamo e l'abbraccio, ne avevo davvero bisogno! Mi sussurra un "mi dispiace e buon compleanno!" ed io le dico "shh, dispiace a me, ti amo e grazie" "io di più' "impossibile" detto questo non le do la possibilità di ribattere e torno dai miei compagni sorridente.
La partita finisce e torniamo a casa coccolandoci e baciandoci come due adolescenti. Mi era mancata troppo!
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Ciao a tutti, spero che questa parte vi sia piaciuta. È dedicata a FrancyCragno, spero che ti abbia soddisfatta!
Un abbraccione a tuttii!

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