3 - Dinner Negotiations

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Quando mi sedetti a tavola più tardi quella sera, verso le sei, c'era un'innegabile tensione nell'aria. Dopo una lunga giornata di lezioni, la mia agitazione aumentò solo quando mi resi conto che l'indirizzo scarabocchiato sul pezzo di carta nascosto nel mio portafoglio, era l'indirizzo di uno dei bistrot più costosi della zona. Era anche uno dei più lontani dal mio appartamento e il lungo viaggio a piedi mi fece ribollire lentamente la rabbia nelle vene.

Tom era seduto comodo come sempre al suo posto, appoggiato allo schienale con disinvoltura e stava fumando una sigaretta. Sfiorai il maître dall'aria disprezzante, mi lanciò un'occhiata disgustata sia per me che per miei vestiti e mi diressi verso il tavolo che era posto in un angolo lontano. Tom non mi guardò nemmeno quando arrivai al tavolo, continuò solo a fumare piano e a guardare davanti a sé. Mi schiarii la gola, incrociando le braccia, le mie sopracciglia erano aggrottate e finalmente lasciò che i suoi occhi si spostassero su di me.

"Sei in ritardo" disse strascicato, con il suo accento pesante. Fece un tiro lento dalla sigaretta tra le sue labbra e lo rilasciò mentre mi sedetti, il fumo mi soffiò in faccia in un flusso costante. Tossii, agitando la mano nell'aria per liberare le mie vie respiratorie dal fumo.

"Mi stai buttando il fumo in faccia" ribattei con dei colpi di tosse, i miei dotti lacrimali si inumidirono leggermente.

L'estremità della sigaretta assunse un tenue colore ambrato mentre i suoi occhi si spostavano di nuovo dietro di me, sfocati e socchiusi dall'indifferenza totale. Le sue labbra si schiusero leggermente e ne uscì un altro filo di fumo, che di nuovo si sventolò contro il mio viso e mi fece uscire dalla gola una serie di colpi di tosse secchi. "Hai una scusa per il tuo ritardo?"

"Ho una scusa" tossii; la mia testa guizzò fuori dal suo fumo. "Se smettessi di soffiarmi il fumo in faccia, te lo direi."

Il suo sguardo si spostò sul mio, era disinteressato e veramente esasperante e sebbene non avesse risposto, provai una piccola scossa di sollievo quando si chinò e premette l'estremità della sua sigaretta nel posacenere con le sue due lunghe dita.

"Grazie," sbottai, allungando la mano per prendere il bicchiere d'acqua davanti a me. Bevvi un lungo sorso, assaporando la sensazione dell'acqua fresca che scivolava giù, e riposizionai il bicchiere. "Sono in ritardo perché è stata una lunga passeggiata."

"Passeggiata?" ripeté, inarcando un sopracciglio. "Sei venuta qui a piedi?"

"Sì," lo fissai. "Sono state otto miglia buone."

Tom sbuffò, scuotendo la testa, e le sue trecce color inchiostro si mossero leggermente contro il tessuto scuro della sua giacca. "Sei un idiota se sei venuta qui a piedi, avresti potuto prendere un taxi."

"Non ho i soldi per un taxi" sbottai, "Anche se avrei voluto averli per far finire subito questa cosa."

"Nah," sorrise compiaciuto, l'angolo delle labbra si arricciò leggermente. Il suo piercing sul labbro inferiore brillava leggermente alla luce e il mio sguardo si bloccò su di esso più a lungo di quanto avrei voluto. "Prima ci godremo la nostra cena, poi parleremo di affari."

Emisi una breve risata secca mentre guardavo l'elaborato menu davanti a me. "Scusa, ma non mi godrò niente, non credo di potermi permettere nemmeno una tazza di caffè qui, figuriamoci un pasto."

"Lo immaginavo," mormorò, il sorrisetto era ancora evidente sulla sua bocca. "Ecco perché mi sono preso la libertà di ordinare per te."

Ero senza parole, i miei occhi si spalancarono leggermente e svolazzarono sui suoi lineamenti, cercando segni di sarcasmo e malizia, ma purtroppo non ce n'erano.
"Tu...tu cosa?"

"Che razza di gentiluomo sarei se non ordinassi qualcosa per la mia ospite?" Sorrise leggermente, e per la prima volta da quando l'avevo incontrato, sentii qualcosa stabilirsi nel mio petto che non era il solito disgusto o confusione o fastidio. Guardò dietro di me e i suoi occhi si illuminarono, la sua testa si sollevò leggermente e annuì nella direzione. "Ah, ecco che arriva il nostro cameriere, tempismo perfetto."

25 Days With Mr. Arrogant - Tom Kaulitz (ITA) by RiverWildDove le storie prendono vita. Scoprilo ora