Il giorno seguente Tom mi disse di farmi trovare da lui più tardi del solito - verso le tre, ma questo non lo fermò dal darmi altri luridi ordini. Mi aveva chiesto di andargli a prendere dei muffin alla banana, avevo intenzione di andare al supermercato dietro l'angolo per prendergli dei muffin scontanti nel reparto della panetteria, ma ovviamente c'era una un problema. Non potevo prendere dei muffin qualunque, dovevano essere di uno specifico posto. Insistette a mandarmi in una pasticceria straniera, che si trovava, ovviamente, nella direzione opposta dal mio appartamento, dove i prodotti avevano dei prezzi assurdi.
"Hai almeno intenzione di compensarmi per questo?" Chiesi guardando il menu appeso alla parete. "Non ho intenzione di sprecare 20 dollari per un paio di muffin.
"Digli il mio nome" rispose con nonchalance.
"Capiranno."Mi riattaccò bruscamente, come al solito, ed iniziai a sentire la gola seccarsi. Ero sicura che dire al manager, dall'aspetto rigido, il nome di Tom non avrebbe concluso nulla e non ero certamente pronta a dover sprecare così tanti soldi per qualcosa che avrei potuto trovare a meno della metà del prezzo al supermercato.
Con i pugni serrati mi avviai verso la cassa per ordinare i muffin. Osservai l'uomo avvolgere delicatamente i muffin con della carta, per poi inserirli in un sacchetto.
"Sono ventitré e sessantuno centesimi" mi informò gentilmente.""Io...um," Morsi il labbro alzando timidamente il capo per incontrare il suo sguardo impassibile.
" ..Questi sono per, huh, Tom Kaulitz. Mi...mi ha detto di dirvelo"I suoi occhi si illuminarono e un piccolo sorriso iniziò ad espandersi sul suo viso. "Ah! Il Signor Kaulitz, certamente-" spinse il sacchetto verso di me entusiasmato, il suo sorriso continuò ad allargarsi. "Avrei dovuto capire che questi fossero per lui. Porgigli i miei saluti."
Sentii le mie sopracciglia inarcarsi. Aveva...aveva funzionato?
"Certo..." Risposi lentamente abbassando lo sguardo confuso verso il sacchetto posto davanti a me. Ma che cazzo...?
"Ah e....."continuò avvicinandosi leggermente,
"Potresti dirgli che mia figlia ha adorato il nuovo materiale?" Sghignazzò. "Penso che gli farebbe piacere saperlo."Ancora una volta, ma che cazzo.
Nuovo materiale?
Non volevo scomodarmi nel chiedere perciò annui forzando un piccolo sorriso. "C-certamente. Lo farò." Afferrai il sacchetto salutando con la mano,
"Grazie ancora."Non appena misi piede in strada sentii l'aroma dei muffin diffondersi per aria, non potei fare a meno di sentirmi completamente confusa. Chi diavolo poteva mai avere il privilegio di ricevere dei muffin così costosi gratis - e che diavolo intendeva con nuovo materiale?
Scuotendo la testa, strinsi il sacchetto tra le mie braccia e mi avviai verso il suo "appartamento".
Non appena entrai non vidi nessuno. Sussultai all'improvviso odore di qualcosa di vecchio, scaduto. Mi avvicinai alla cucina, poggiando il sacchetto sul bancone e feci una smorfia non appena vidi il cartone di una pizza finita vicino al forno. Pizza andata a male. Bravo, Tom.
"Non fare quella faccia."
Mi girai al suono della sua voce, i miei occhi si spalancarono alla sua vista. Stava uscendo dalla sua stanza con un asciugamano nero avvolto intorno ai suoi fianchi. Delle piccole gocce d'acqua stavano scivolando sulle sue braccia, sul suo petto e sul suo stomaco- ed ero disgustata da me stessa non appena mi resi conto di star ammirando il suo fisico. Non era male. Era più che 'non male' - era...
cioè, il suo corpo era, carino...Svegliati, dissi a me stessa. Smettila di fissare.
Incrociò le braccio al petto alzando un sopracciglio.
"Lo stai ancora facendo" Borbottò. "Basta. Ti rende meno attraente."
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25 Days With Mr. Arrogant - Tom Kaulitz (ITA) by RiverWild
FanfictionQuando il suo ragazzo la lascia, Anna, con una furia insolita, lancia il suo regalo di anniversario che, per un crudele scherzo del destino, ammacca l'auto di Tom Kaulitz. In quanto povera studentessa universitaria senza soldi, è costretta a trasco...