"Nate..." quasi mi schiaffeggiai per aver ripetuto il suo nome come un imbecille, in piedi lì in una posizione scomoda e rigida. Sentii la mia bocca secca e le mie guance arrossirsi al lieve sorrisetto che si formò all'angolo delle sue labbra.
Dì qualcosa, idiota!
"C-ciao.»
Bene.
"Ricordi il mio nome questa volta" si chinò leggermente in avanti con un sorriso stuzzicante sulla bocca. "Sono sollevato, Anna."
Abbassai rapidamente lo sguardo, il mio viso era ancora caldo e le mie mani armeggiavano goffamente insieme. Mi sentivo come una piccola scolaretta, il mio cuore palpitava per l'imbarazzo e la mia gola si sentiva eccezionalmente secca di fronte a questo ragazzo. Neanche io potevo alzare lo sguardo, perché sapevo che se lo avessi guardato avrei visto i suoi occhi verdi così graziosi, avrei visto i suoi capelli castani ben tagliati e i suoi bei lineamenti. Anche se sapevo che una parte di me non voleva alzare lo sguardo perché sarei rimasta delusa dal fatto che i suoi occhi fossero verdi e non di un castano intenso, o che i suoi capelli fossero tagliati corti e non acconciati in lunghe treccine nere come l'inchiostro...
Basta!
"Sono sorpresa di vederti qui" dissi lentamente, cercando di distogliere i miei pensieri da quel diavolo accattivante seduto sul divano con quella bionda.
Concentrati!
Trovai la capacità di alzare lo sguardo e lo feci con un impeto di coraggio, fissai Nate dritta negli occhi con ritrovata determinazione. "Come sei entrato?"
Un sorriso affascinante si allargò sulle sue labbra, la sua bocca si aprì per rivelare i suoi denti dritti. "Il mio amico è un buttafuori, mi ha fatto entrare -" Fece una pausa per indicare l'area del bar, i suoi occhi lasciarono i miei solo per un breve momento. "- E ho un altro amico che lavora al bar. Quindi entro e prendo da bere gratis."
Mi mordicchiai leggermente il labbro inferiore, annuendo in segno di comprensione. "Figo."
"Non è male" scrollò le spalle, sorridendo dolcemente e infilando le mani nelle tasche anteriori dei suoi jeans scuri. I suoi occhi brillavano in modo stuzzicante mentre stabiliva un contatto visivo con me. "Perché sei qui? Conosci anche tu un buttafuori?"
"No" risi sottovoce, guardandomi ancora una volta i piedi. "I miei amici.." tossii leggermente alzando lo sguardo. "Sono qui con... alcuni amici. Loro, um... hanno dei contatti, immagino..."
Nate annuì "Capito."
Si schiarì la gola dolcemente e si guardò intorno per un momento prima di stabilire di nuovo un esitante contatto visivo con me. "Allora, vuoi prendere qualcosa da bere o qualcosa del genere?""Oh." Rimasi in silenzio per un momento, la sillaba mi sfuggì silenziosamente dalla gola. Scossi velocemente la testa poi "Oh, un drink.. io non bevo.." Strinsi le labbra, allungando leggermente la testa nella direzione di Tom e Bill. Nate notò il mio sguardo incerto e si allungò in avanti con un sottile movimento della mano, toccandomi leggermente la parte inferiore del braccio.
"Allora ti prendo una bibita" sorrise, le sue dita premevano confortanti contro la mia pelle in un modo molto simile a Bill. "È solo un drink, inoltre, quante volte avrai ancora la possibilità di bere gratis in un posto come questo?"
Sospirai, un sottile sorriso giocava sulla mia bocca nonostante i miei sentimenti di esitazione. "Sì.." espirai lentamente, scrollando le spalle. "Immagino che tu abbia ragione" Mi fermai per lasciare che i miei occhi scivolassero verso il balconcino dove ero stata con Bill. "Lasciami solo... lasciami andare a parlare con i miei amici... li avviso..."
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25 Days With Mr. Arrogant - Tom Kaulitz (ITA) by RiverWild
FanfictionQuando il suo ragazzo la lascia, Anna, con una furia insolita, lancia il suo regalo di anniversario che, per un crudele scherzo del destino, ammacca l'auto di Tom Kaulitz. In quanto povera studentessa universitaria senza soldi, è costretta a trasco...