Capitolo diciannove: Ava

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Gelosa? Io?

In effetti un pò sì, ma era del tutto comprensibile no?

Tolsi velocemente i tacchi appena misi piede dentro casa e li lanciai da qualche parte per poi camminare verso le scale per il piano superiore.

Appena entrai nella mia camera lanciai anche la borsetta sul letto e ansimai stanca "che giornata da pazzi" dissi ridacchiando con me stessa, iniziai a spogliarmi velocemente rimanendo in intimo e corsi in bagno velocemente per struccarmi.

Dopo una buona decina di minuti mi misi anche in doccia per poter lavare via ogni traccia di oggi, tanto sapevo che la notte sarebbe andata avanti come all'inizio del mese, ora lo sapevo davvero bene, ma ero anche certa che avrebbe veramente avuto gli occhi sempre su di me anche con un'altra donna sotto di lui o no.

Era ossessionato nei miei confronti e a differenza mia non aveva paura di ammetterlo.

Passai un'asciugamano asciutto per tutto il corpo e mi cambiai indossando un intimo in pizzo nero, insomma tante belle roselline mi stavano contornando il seno lasciando però dei colori miei in vista "perchè avevo iniziato a vestirmi" mi lamentai camminando in camera mentre mi asciugavo i capelli con lo stesso tessuto assorbente di prima, presi il telefono dentro la borsetta e entrai nella chat con Elsa per poi videochiamarla "già ti manco?" Chiese allegra vedendola anche lei a casa sua "troppo, sei la mia aria tesoro" ressi la presa in giro "ho notato dal come siete scappati insieme, successo qualcosa? Di più coinvolgente del solito intendo" negai sdraiandomi sul letto tenendo il telefono per aria sulla mia testa "eravamo sul punto" le risposi "devi dimenticarti di come ti aveva usata il tuo ex, Nick non è affatto così" annuì "lo so ma voglio comunque fidarmi ciecamente di lui, ha addirittura accettato di continuare a fare il nostro solito" le spiegai e lei ansimò dalla sorpresa "sposalo, sposalo assolutamente, cazzo non vede l'ora di scoparti ma non ostante tutto ti sta dietro come un cucciolo, lo trovassi io uno così" disse con tono veloce e alto "iniziamo a piccoli passi, e non fantasticare fino al matrimonio, forse nel frattempo conosceremo altre persone che diventeranno più importanti" lei sbuffò guardando altrove anche se per un attimo "il tema sarà nero vero?" Chiese continuando con la sua "no sarà tema morti se non la smetti immediatamente" risposi sorridendole da stronza e lei ricambiò "dolce come l'uva vedo" e annuì "come il miele, talmente dolce da essere immangiabile" lei sorrise "credo che mi farò una bella dormita ora, ciao dea del sesso" mi salutò sul punto di mettere giù "aspetta! Aspetta! Sai che quel tale mi chiama anche così dopo che ci aveva sentite parlare! Tutto per colpa tua!" Lei rise "che c'è, hai bisogno di orgasmi infiniti per sentirti meglio, quello è il nomignolo perfetto per te, altro che principessa" sorrisi insieme a lei "vattene" le dissi ridacchiando "notte" salutò lei per poi spegnere.

Lasciai il telefono sul cuscino e scesi al piano inferiore per prendere un altro bicchere di whisky e non appena riempito più del solito risalì uscendo nel balcone.

Nickolas era affacciato intento a fumarsi una sigaretta "con chi eri al telefono" disse pretentendo una risposta "none of your business" risposi nel mio miglior accento americano "tanto so che era la tua amica, non ridi con nessuno in quella maniera se non con lei" lo guardai male e annuì "è l'unica divertente sulla faccia della terra insieme a me" risposi facendo un sorso dell'alcolico "mi sento offeso" si lamentò portandosi la mano con la sigaretta sul petto nudo "allora sono riuscita nel mio intento" risposi facendogli l'occhiolino e lui scuotendo la testa fece un tiro dalla sigaretta nera "cosa ci trovi di bello nel fumare?" Chiesi curiosa "la stessa soddisfazione di quando bevi del whisky" era una frecciatina? "Quindi vuoi morire per il troppo fumo?" Chiesi e lui sorrise nettamente "tu vuoi morire per il troppo alcol ingerito?" Sorrisi anche io, mi stava copiando e feci un'altro sorso "perchè no, sono la strana della famiglia con la mia ossessione del sesso" lui annuì "allora morirò con te, fumo o alcol che sia" lo guardai con occhi aperti ma non spalancati, il giusto per poter notare ogni suo dettaglio "ti sei lavata principessa?" Chiese osservandomi anche lui e io annuì "mi chiedo ancora perchè rimani in intimo quando fuori fa freddo, non ti ammali?" Negai e mi misi a fissare la cicatrice sul suo labbro per poi salire ai sui occhi "ogni occasione è buona per darsi del piacere, e starmene in intimo mi aiuta di più nel ricevere ciò che voglio" lui annuì e ci fu un momento di silenzio "vuoi farlo?" Chiese con un ringhio e annuì "mettiti comoda, non ci sarà solo un round questa notte" felice corsi dentro e poggiai il bicchiere su una superficie libera solo dopo aver bevuto l'intero liquido in un ultimo sorso, ciò fece ringhiare anche me per quanto era forte e solo dopo spensi le lui del piano preparandomi a ciò che doveva succedere.

"Pronta?" Mimò lui dalla sua stanza mentre era poggiato al solito comò "sempre" risposi e così la notte divenne giorno per quante stelle mi fece vedere.

SPAZIO AUTRICE:
ALLORA...
SONO ANCORA AMMALATA... DA QUESTO SETTEMBRE SE NON C'È NÈ UNA A SETTIMANA È UN MALE!
ANCHE SE IN RITARDO ECCOVI IL CAPITOLO ANCHE ABBASTANZA NORMALE DIREI, TRA POCO ARRIVERÀ IL VERO SPICY HEHEHE CIAOOOO <3

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