Capitolo ventisette: Nickolas

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Sorrisi guardandola negli occhi "sono tua" quando lo disse le baciai immediatamente le labbra fregandomene del rossetto che indossava e infilai una mano sotto il top grigio che le copriva l'intimo in pizzo, ormai sapevo che era l'unica tipologia che portava era quella e la cosa mi faceva sempre andare di matto.

Raggiunsi con le dita il tessuto floreale sottostante e iniziai a giocare per la prima volta con i suoi seni, non erano così grandi ma erano perfetti per la misura delle mie mani, un gemito le percorse la bocca e io glielo soffocai mettendole la mia lingua nella sua bocca "shh, ti sentiranno così" le sussurrai girando uno dei capezzoli tra le dita e il mio membro divenne ancora più duro e anche lui iniziò a pulsare come al solito, mi alzai dalla sedia e lanciai tutto via dalla scrivania, ci poggiai Ava e mentre lei era seduta io la torreggiavo per baciarla in modo possessivo e rude, le sue mani scivolarono dietro il mio collo stringendomi i capelli tanto da mandare a puttane tutte le forze con la quale mi stavo trattenendo "apri queste gambe per me principessa" soffiai staccandomi da quel bacio focoso, le mie mani le lasciarono i fianchi e scivolarono con il mio sguardo fino all'inguine.

Le strinsi l'interno coscia e dopo che lei abbassò la testa all'indietro gliele aprì maggiormente, mi misi dentro e mi inginocchiai "Nickolas? Che stai facendo?" Chiese ritornando subito dritta "devo assaporarti" risposi e le spostai le mutandine in pizzo al lato del suo intimo, sentì immediatamente quanto esse fossero fradice e non appena spostai il mio sguardo sul mio pasto per poco non grugnì, era talmente bagnata da star colando.

Mi avvicinai e la leccai velocemente facendola ansimare, mi strinse subito i capelli con una mano e gemette subito il mio nome non appena iniziai a succhiarla.

Era il gusto più salato ma dolce sulla faccia di questo fottuto mondo, quei mesi di continui cazzi duri finalmente stavano venendo ripagati ad ogni goccia dei suoi umori "Nickolas" mi chiamò con voce strozzata mentre tentava di far il più silenzio possibile, il mio respiro sulla fighetta le fece arcare la schiena e approffittandomene le infilai prima un dito nella sua fessura cercando di capire quale punto colpire per farle perdere la testa "sto impazzendo" ansimò mordendosi un labbro, la guardai da la sotto mentre muovevo la mia mano dentro e fuori da lei in modo lento, stavo avendo una specie di rivincita per tutto quel tempo perso.

Sentendo dei passi di tacchi avvicinarsi mi rallentai e non appena essi si allontanarono le infilai anche il secondo dito facendola andare a fuoco. Ogni spinta equivaleva ad un ansimo che mi mandava in palla il cervello "oh mio Dio" tentò di urlare ma si fermò stringendosi la bocca con una mano, era questa la cosa più sexy che una donna potesse fare mentre il suo uomo la divorava "sto per-" venire, tolsi le dita da lei e mi alzai mentre fece dei suoni contrari al mio gesto, ma non appena mi vide leccarmi le dita che fino a pochi secondi fa erano in lei la fece arrossire come non mai "mmmh" lo scocco quando tirai fuori le dita dalla mia bocca si sentì per tutta la stanza e guardò altrove "non mi hai fatto venire come dicevi sempre però" si lamentò, io invece ghignando slacciai i pantaloni eleganti e li abbassai fino alle caviglie, le alzai la gonna fino alla pancia e le alzai il top con tanto di reggiseno per lasciare il suo corpo in bella vista "dovresti sapere che sono un uomo di parola" con questo entrai in lei con lentezza, era così dannatamente stretta che mi sentì intrappolato in una specie di paradiso "cazzo" ansimai io sta volta mentre lei urlò a bassa voce, uscì fino ad arrivare alla punta e rientrai in lei consapevole del fatto che non stessi indossando nessun preservativo "Nick" lo strinsi un seno e lei gemente più rumorosamente del solito, quanto avrei voluto che quel posto fosse insonorizzato così da poterla sentire ansimare e genere di continuo "si principessa?" Chiesi stingendo i denti a causa del suo calore interno e mi tirai indietro continuando a fare quel movimento fino a velocizzarmi "non stai usando il preservativo" disse guardandomi con occhi pieni di lussuria e io annuì prendendola per i fianchi e la avvicinai al bordo del tavolo sestando colpi sempre più duri e profondi fino a che il rumore delle mie palle non battevano vergognose contro la sua pelle chiara e morbida.

Inclinandomi nascosi il mio viso nell'incavo del suo collo e respirai il suo profumo floreale drogandomi di quel momento che mi sarebbe rimasto impresso nella mente anche per altre milioni di vite "ti comprerò le pillole, il sesso é sempre migliore senza" le risposi rocamente e le sue gambe mi cinsero i fianchi mentre era tesa come una corda di violino "Nickolas!" Esclamò mentre le sue pareti mi inglobarono tutto facendomi scivolare a fatica nonostante fosse così tanto colante soltanto per me, facendomi capire che fosse venuta, entrai ed uscì del tutto da lei per un paio di volte e all'ennesima spinta profonda venni travolto anche io dall'orgasmo mentre le sue gambe tremavano dal mio sesso.

I nostri respiri erano l'unico rumore nella stanza mentre tirai fuori il mio membro da lei non ostante la voglia di riempirla del mio seme era altissima "cazzo" ansimò mettendosi più comoda sul tavolo, presi dei pezzi di carta da un cassetto e le ripulì la parte più bassa della pancia per toglierle quei piccoli spruzzi di sperma.

Dopo essermi ripulito anche io mi ricomposi e mi sedetti nonostante il mio amichetto volesse un secondo round ma sta volta lo mandai a fanculo, ne aveva già avuto abbastanza per oggi, mentre Ava si rialzò abbassandosi gonna e top, notai che a furia di baciarla incontrollabilmente le avevo lasciato vari succhiotti sulla zona delle clavicole "credo che hai bisogno del trucco con te" le indicai con un dito  il mio ottimo lavoro violaceo e lei arrossì di nuovo, corse nel bagno dietro la libreria e scomparve.

Era mia. Ufficialmente.

SPAZIO AUTRICE:
CHE L'EROTICISMO INIZI DEL TUTTO ORA HEHEHEHE ALLA PROSSIMAAAAA

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