The first Night

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Capitolo 4

"tutto bene? Ho detto qualcosa che non va?".."no.. tranquillo, è tutto apposto", risposi.

Era maledettamente adorabile, non potevo farcela, mi allontanai di poco ma poi mi sentì afferrato al polso.

Mi voltai e vidi che era lui che mi guardava con occhi diversi da prima, che erano costantemente spaventati.

"Ti..ti ringrazio per avermi salvato", disse timido, io gli feci un dolce sorriso.

"Non ti avrei lasciato uccidere dalla mia ciurma, se dovessero venire qui e provare a farti del male tu urla che io arriverò subito" Risposi.

"Eh meno male.." Disse sospirando io mi misi a ridere e anche lui, e così notai che i suoi canini erano leggermente più affilati, chissà se i suoi morsi sarebbero rimasti molto sulla pelle.

Lui finí di mangiare, andai a portare le stoviglie al loro posto e così incontrai di nuovo i ragazzi.

"Peossima volta volete pure un lume di candela o era abbastanza romantico?" Chiese Inosuke a braccia conserte che mi guardava con fare divertito.

"Ma che dici." Dissi andando a posare le cose dentro al lavello in cucina.

In quel punto non seppi se tornare in camera dal trito... Da Zenitsu o stare qua non gli altri.

Alla fine decisi di stare coi ragazzi perché comunque c'era un lavoro da fare.

Mi misi alla guida della nave e nel mentre chiedevo a kaigaku che in quel momento era nell'albero dove fossimo diretti.

"Dritto verso est capitano!".."perfetto!", Continuai a rimanere ben saldo alla guida.

Mentre con la coda dell'occhio notai che inosuke si stava dirigendo verso la cabina.."non ci provare neanche".."ti vuoi tenere quel bocconcino tutto per te?".."ti ho già detto che zenitsu non si mangia", senza rendermene conto mi scappò da dire il suo nome.

Mi tappai institivamente la bocca, mentre tutti mi guardarono.."zenitsu? Dunque quel coso ha pure un nome?", Domandò inosuke con sguardo truce.

"Non è un coso." Dissi mentre con il telescopio controllavo se ci fossero isole a vista, o anche altre navi.

Dopo un po' verso le 4 del pomeriggio arrivammo al posto, Kaigaku con un bel sorriso sul volto ci aveva chiesto di provare a pescare.

Così provammo ma dentro le nostre reti non ci fu nulla, ma proprio niente, zero.

"Mi sa che ti hanno dato la soffiata sbagliata." Disse Inosuke guardando il ragazzo, lui girò gli occhi al cielo.

Mi ricordai di cosa disse Zenitsu un'altra volta, c'era stato un attacco di squali bianchi, forse era il segno di cosa fosse passato quella miseria.

Un po' sconsolati decidemmo di andare avanti, per quella direzione per poi fermarci e buttare giù l'ancora.

Tutti si misero nelle loro cabine per godersi un po' di meritato riposo.

Mentre io diedi un'altra occhiata dal mare, era calmo, però il suo odore era così diverso dal solito.

Guardai bene e vidi che c'erano dei pesci masticati con qualche scia di sangue.

Se penso che anche zenitsu poteva finire così mi si formò un nodo in gola.

Così decisi di andare anch'io in cabina dove vidi uno zenitsu che si era addormentato nella vasca.

Era così carino e candido, e quando mi avvicinai avevo il desiderio irrefrenabile di toccargli i capelli.

Lo feci, ci passai le dita delicatamente in mezzo, ed erano lisci e morbidi al tatto.

Guardandolo in quella posizione scomoda presi uno dei miei cuscini e glielo misi sotto la testa.

"Che... succede?" Chiese lui ancora nel mondo dei sogni, decisi di non rispondere così che potesse ancora dormire.

Alla presenza del cuscino sorrise nel sonno, e ci strusciò il viso contro.

Io del mio canto mi misi il pigiama, finalmente mi levavo quegli stivali, non vedevo l'ora che arrivasse questa parte della giornata.

Entrai dentro al mio letto e cercai di addormentarmi.

Feci fatica, i rumori che c'erano sul ponte non mi lasciavano dormir sereno, avevo la sensazione che qualcuno avrebbe osato entrare in camera, infatti dormii con un coltellino in mano, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.

Si suol dire anche che i pirati dormano con un occhio aperto, ma alla fine guardando la coda del tritone nella mia vasca decisi di dormire.

L'indomani sarebbe stata una giornata impegnativa? Come sarà stato il mare? Avremmo rischiato?

Improvvisamente proprio quando avevo perso la pazienza per addormentarmi sentì qualcuno cantare.

Aveva una voce angelica e così calma.

"Cruel and cold, like winds on the Sea, Will you ever return to me?

Hear my voice, sing with the tide, my love Will never die".

Mi alzai di poco e sentì che era quella creatura, si era svegliata e guardando dalla piccola finestra che era vicino alla vasca iniziò a cantare un dolce melodia.

Decisi di non dargli fastidio, era così bella la sua voce e mi stava cullando così tanto che in breve tempo ritorna tra le braccia di Morfeo.

L'indomani mi sveglio fresco come una rosa, niente occhiaie, buon umore alle stelle e così andai a vedere se era sveglio.

Intanto mi stavo cambiando mentre andavo da lui, così rimasi a petto nudo mentre mi andavo a lavare la faccia nel lavandino.

Sentivo il suo sguardo fisso sulla mia schiena o forse era un impressione mia, mi girai e aveva gli occhi appena appena aperti.

Lo trovai adorabile e stringeva il cuscino come se non volesse lasciarlo andare.

"Questo coso è meraviglioso." Disse lui sprofondandoci il viso, sorrisi per quanto fosse tenero.

"sono contento che col cuscino abbia fatto una bella dormita", risposi mantenendo il sorriso.

Mentre lui tornò a guardare il cuscino ancora addormentato mentre ripeté il nome.."Cusino..per abbreviare lo chiamerò nuvola morbida", disse mentre io mi voltai dall'altra parte sbuffando.

(Per essere una creatura che viene dal mare è veramente assurdo da quanto sia adorabile).

Con il suo sguardo addosso presi le cose per cambiarmi e lo feci, sentii che la sua cosa si stava muovendo di più quando mi levai anche i pantaloni del pigiama.

Sorrisi all'idea, sono così felice non fosse un sogno.

Finii di cambiarmi e andai verso di lui, guardai l'acqua, ogni quanto doveva esser cambiata?

Era fredda, magari voleva qualcosa di più tiepido.

"Come ti senti in quell'acqua? Vorresti un po' più tiepida, pensi che dovremmo cambiarla? Non ne ho idea scusami." Dissi sentendomi un completo idiota.

Lui la toccò come se non ci fosse immerso dentro.

"Non sono mai stato in un recipiente... Il mare è freddo, a volte caldo, dipende, quindi non saprei che dirti. Magari la cambiamo sta sera, ora avrai da fare..." Disse lui con uno sguardo un po' pensieroso.

Perfetto gli ho pure ricordato che è prigioniero qua e non libero in mare (complimenti Tanjirou sei un coglione)

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