''Meg andiamo''
Disse il rasta entrando di colpo nel baretto.
''Ei tigre mancano ancora dieci minuti'' Rispose la ragazza senza alzare lo sguardo dai foglio su cui stava scrivendo.''Va bene allora io aspetto'' disse Tom per poi sedersi di fronte alla ragazza che finalmente lo guardò il volto. Sgranò gl'occhi
''Cosa è successo?''
Chiese con tono preoccupato mentre con i polpastrelli toccava il livido sulla guancia del ragazzo.
''Mi hanno lanciato una borraccia in faccia. E rullo di tamburi...''
Disse picchiettando le dita sul bancone
''...il professore ha cacciato me dalla classe''
Meg si mise a ridere. Conosceva bene il ragazzo è sapeva che preferita sdrammatizzare piuttosto che deprimersi per quello che gli succedeva.Alle quattro in punto uscirono dal localetto per dirigersi verso il negozio di musica.
''Non vedo l'ora'' cominciò a saltellare il rasta.
''Sai pensavo avessi quindic'anni, ma penso di essermi sbagliata. Tu non ne hai più sei''
''Magari avere di nuovo sei anni''
Un velo di tristezza lo circondò
Meg gli mise un braccio dietro la spalla e se lo portò più vicino.
''Dai, su col morale. Stiamo andando a comprare una chitarra. Il tuo sogno si sta avverando''Aveva ragione. Il sogno di Tom era a pochi passi da loro. Quello che aveva sempre voluto. Quello che aveva sempre immaginato a breve sarebbe stato reale.
Mentre camminava continuava ad immaginare una melodia da suonare. Una cosa solo sua.
''Sai voglio scrivere una canzone''
Constatò rompendo il silenzio che si era creato dalla precedente conversazione.
''Wow e come si chiamerà?''
''Non lo so, per ora so solo come vorrei facesse la melodia''
''Me la farai sentire?''
''Ma sei seria? Tu sei l'unica persona a cui potrei farla sentire e secondo te non lo farò?''
Scoppiarono a ridere per poi continuare a camminare.Tom continuava a fantasticare sulla melodia della canzone e non si rese conto di essere arrivato.
''Tigre ci sei?"
Chiese la ragazza che lo affiancava sventolando una mano davanti al suo viso.Il rasta tornò alla realtà
''O si scusa stavo pensando agl'accordi per la canzone''
''Va bene vogliamo entrare?''
Chiese la ragazza sfogiando un grande sorriso che contagiò anche il rasta.
''Si ovvio subito andiamo''
Corse dentro il negozio è iniziò a guardarsi intorno.Tom non era mai effettivamente entrato lì dentro e rimase colpito dagli innumerevoli strumenti presenti.
Gli sembrava di stare in paradiso.
Sorrideva come un bambino sotto l'albero di natale e non si accorse del commesso che gli stava parlando.
''Ei scusa''
Disse l'uomo
''Mi senti?''Niente, Tom vagava con la mente
A quel punto intervenne Meg
''Scusatelo è molto emozionato. Sogna di prendere una chitarra da anni e ora non riesce a crederci di esserci riuscito''
''Capisco''
Disse l'uomo
''Amo quando vengono ragazzi per cui la musica è vita''
Sorrise''Bene ragazzo cosa vorresti?''
Finalmente il ragazzo tornò in sé
''Oh s-scusate mi ero distratto''
Sorrise timidamente''Tranquillo ragazzo, ma ora mi devi dire cosa vorresti''
Tom si girò verso la chitarra che aveva puntato da tempo ormai e la indicò
''Oh la Tribute, bella scelta sono 1600''
STAI LEGGENDO
Together▪︎Kaulitz
AdventureNON È UNA TWINCEST Tom è un ragazzo nato nel Bronx di New York. È un emarginato, cresciuto da un padre violento perennemente ubriaco e senza madre che lo ha abbandonato portando con sé il gemello Bill. Tom pensa svariate volte a porre fine alla sua...