capitolo 4- pensa in fretta

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Author's note.- Buonsalve a tutti voi che continuate a leggere questa storia, vi adoro tutti :3

Non ho molto da dire, se non che finalmente iniziano i Giochi di Stella e la ragazza dovrà impegnarsi per non fare cavolate e uscirne viva.

Anyway, prima c'è l'intervista e questo è il vestito di Stella.

Poi, volevo presentarvi Sam e Trevor (ma se non vi piacciono potete sempre dargli l'aspetto che volete, l'ho già detto ^^").

Non credo di avere altro da aggiungere, a parte buona lettura! :3

The Golden Girl

Capitolo 4 - Pensa in fretta e non morire

Oggi la mia voglia di alzarmi dal letto è pari a zero. Anzi, sotto lo zero. E questo per delle ragioni ben precise. La prima è che dovrò passare la giornata con Amarillis e alla sola idea preferirei essere già nell'arena. La seconda ragione è che dovendo stare rinchiusa tutto il giorno qui non avrò modo di vedere Sam. Probabilmente non avrò più occasione di parlare con lui prima di entrare nell'arena e lì dentro preferirei non incontrarlo. Diventerebbe tutto troppo complicato. La terza ragione, assolutamente non meno importante, è che sta sera c'è l'intervista. Dovrò parlare davanti a tutte quelle persone sapendo che molte altre mi stanno guardando in tv e al solo pensiero sprofondo ancora di più sotto le coperte.

Sapphire bussa ma io lo ignoro. Magari se ne andrà. E invece no. Sento la porta che si apre e poi un peso sul letto quando, deduco, si siede. "Esci da lì sotto, prima che venga a cercarti io."

Mi affaccio da sotto le coperte fino al naso. "Non costringermi a passare la giornata con lei, ti preeeego" mi lamento cercando di avere uno sguardo supplichevole.

"Non fare la bambina capricciosa, Stella" mi ammonisce con uno sguardo severo e un po' divertito. "Non lo capisci? Lei è una capitolina, sa cosa piace ai capitolini. Il fatto che ti prepari lei sarà utile per te!"

Esco sbuffando da sotto le coperte e afferro la vestaglia. "Ok, sono pronta. Andiamo" annuncio avviandomi verso la porta.

"Amarillis ti vorrebbe vestita..."

Sono le otto del mattino e già sono esasperata. Faccio un sorriso stizzito e mi tolgo la vestaglia, lanciandola sul mio Mentore, e faccio per togliermi anche la camicia da notte.

"Non devi necessariamente cambiarti in questo istante!" mi dice lui tra il basito e il divertito.

"Hai intenzione di tenerti quella cosa in testa finché non sarò vestita?!"

"Non vedo altra scelta!"

Non c'è che dire, Sapphire è un vero gentiluomo. Mi rimetto la camicia da notte e gli tolgo la vestaglia dalla faccia. "Sarò pronta tra poco, prometto."

"Mi raccomando" è il suo unico commento mentre esce dalla stanza e io sbuffo esasperata per l'ennesima volta.

Alla fine sono riuscita a convincere Sapphire a partecipare al mio addestramento. Indosso un vestito di un rosa stucchevole e sto in equilibrio su dei trampoli di almeno venti centimetri. E in teoria dovrei percorrere in modo disinvolto e sensuale questa passerella che Amarillis ha fatto allestire in salotto per esercitarmi nella camminata. Ma questa è pazza.

Anche solo muovere qualche passo mi fa sudare e traballo pericolosamente. Ora, io non sono un maschiaccio e i tacchi li porto tranquillamente, ma queste non sono scarpe, sono strumenti di tortura. Dopo che inciampo l'ennesima volta, lei sbotta. "No, no, no! Non così! Devi essere aggraziata! Devi essere disinvolta! Devi essere sexy!"

Il suo accento che mi stride nelle orecchie. Mi volto verso Sapphire che se la ride comodamente in poltrona. "Dì qualcosa!"

"Io? Che dovrei dire, non ne capisco niente di queste cose! Ma sì, dovresti provare ad essere sexy" mi risponde, continuando a prendermi in giro. Amarillis mi rivolge uno sguardo che sembra dire 'vedi che ho ragione?'. Non ce la faccio davvero più. Mi tolgo le scarpe e le butto da una parte. Credo di aver rotto qualcosa ma non mi importa. Sento la rabbia montare sempre di più.

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