capitolo 12

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Blair 

dopo che fui entrata mi addormentai con fatica e dopo essermi ancora una volta svegliata decisi di rimanere nelle lenzuola a fissare il soffitto cercando di riprendere sonno . era già di mia abitudine svegliarmi presto  ma così non andava , il motivo della mia insonnia non andava . 

non potevo ancora credere che James facesse lo spoiarellista , infatti è così . probabilmente non lo era , magari lo fa per guadagnarsi qualcosa o per seguire me ? ma mi chiedo se sia solo una mia paranoia dovuta dalla stanchezza o dalla paura che dietro ci sia Cameron . 

a proposito di lui  ,non aveva risposto quando ieri sera gli avevo detto che sarei rimasta a dormire  a casa mia .  forse si era addormentato dalla solitudine nel suo studio tra fogli . 

mancava poco al alba ed oramai mancava poco che la mia sveglia suonasse , quando sentì un rumore provenire dal muro dietro il letto , precisamente dal altro appartamento . 

forse James era sveglio . 

non mi importava comunque ...

 eppure mi alzai e presi la vestaglia rosa sul divanetto accanto alla finestra  poi andai in cucina e velocemente mi preparai una tazza di thè che portai dopo qualche minuto sul terrazzo insieme a me . 

le luci del alba di New York   facevano da sfondo .  mi pettinai i capelli con le mani ,  sistemai le gambe nude sotto la vestaglia un paio di volte e portai la schiena al indietro incurvandola  sentendomi osservata . 

forse era quello che volevo ? che lui in quel momento mi stesse guardando ...

forse stavo impazzendo , sarei dovuta andare dentro e prepararmi per tornare a casa da Cameron per andare a pranzo con suo fratello . 

così feci per alzarmi , stavo diventando pazza . ma sentii dei passi lenti dietro di me venirmi contro .  

cercai più volte di essere disinvolta e non guardarmi alle spalle  , ma non ce la feci . 

James se ne stava lì in piedi con gli occhi fissi sui colori del mattino con una tazza bianca tra le mani portandosela di tanto in tanto alle labbra , immagino fosse caffè . era vestito in modo , un completo tutto nero , tranne la giacca che era bianca . rimasi senza farlo di proposito a guardarlo e quando me ne resi conto mi girai e guardai davanti a me . 

i suoi occhi verdi al alba erano ancora più belli . 

< sei rimasta qui questa notte ?> la sua voce risuonò come se si fosse svegliato da poco . 

< si > cercai di fare l'indifferente io 

durò poco però < pensavo lavorassi nel azienda di mio marito . > 

lo vidi prendere posto nel grande divanetto a due posti accanto a me . 

< è così .> rispose solo 

< e allora perchè lavori in quel lurido locale per quattro spicci ?> non lo degnai di uno sguardo  entrambi sembravamo concentrati e orgogliosi nel guardare il panorama difronte . ed insomma io non mi stancavo mai e lui  aveva detto a Cameron che aveva scelto questa casa proprio per la sua vista mozzafiato . 

< non è un locale lurido , lo hai visto anche tu stessa con i tuoi occhi . io lavoro con tuo marito non per tuo marito . e lavoro lì perchè- no anzi non ti devo delle spiegazioni . > diventò un tratto acido . come se non lo fosse mai ...

< ok > dissi soltanto cercando di farlo innervosire e non dargli  la vittoria di vedermi arrabbiata o più curiosa . 

< piuttosto cosa ci facevi tu in un posto del genere > il suo tono lo percepii un poco accusatorio . 

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