capitolo 13

101 1 0
                                    


                                                                                             Blair

quando entrambi entrammo nella macchina di Cameron guidata da Harnold l'aria attorno a noi era cambiata  . insomma dopo quello che era successo , lui non aveva più parlato e nemmeno io sopra tutto perchè  tutto sommato ero io la " vittima " e  stavo provando diverse emozioni , non riuscendole a capire  fino in fondo .   lui se stava seduto dal altro lato della macchina impassibile non mostrando un minimo di movimento  di un muscolo , nemmeno quelli del viso . sembrava essere tornato il solito arrogante ma questa volta potevo sentire sulla mia pelle quanto fosse diventato freddo . 

rimasi a pensare a cosa fosse accaduto in quel ascensore  , tutto così al improvviso . l'atmosfera tra di noi era mutata in  un istante , facendomi sentire il suo corpo tremendamente accanto al mio come se mi avesse completato un vuoto . un vuoto che non avrei dovuto sentire siccome ero sposata . e al fatto che il corpo non si fosse spostato e la mente non avesse reagito a quella ammassa di muscoli nascosti sotto un completo blu notte...perchè si era avvicinato in quel modo a me ? perche per un momento non mi era dispiaciuto? 

< signora Thompson siamo arrivati > la voce del autista mi suona chiara una volta che lo guardo dallo specchietto retrovisore .  

accanto a me c'era la porta del lato di James aperta . era già sceso . 

< grazie Harnold  rimani nei paraggi > gli chiesi in caso ce ne fosse stato il bisogno poichè probabilmente me ne sarei voluta andare dopo cinque minuti a stomaco vuoto . 

entrai nel posto in cui avevo prenotato e con mia sorpresa prima di farlo trovai James che aspettava che io arrivassi , almeno su quello non era stato un gran  maleducato . 

venimmo accompagnati al tavolo .  gli unici silenziosi in quella stanza piena di persone altolocate della grande mela eravamo noi  .  io mi guardai intorno tossicchiando nervosamente e toccandomi continuamente i bracciali . era già difficile pranzare con le conversazioni noiose di Cameron o con i colleghi , non avevo intenzione di starmene lì  con lui a fare la medesima cosa . 

quando un cameriere dal aspetto molto giovane , quasi l'età di  Annie ci viene a portare i menù lui di sfuggita mi guardò . 

proferimmo Parola soltanto per ordinare e  questa volta mi guardò per davvero , come volesse cercare   i miei occhi . lui riusciva ma io no . 

non capivo perchè lui avesse il potere di azzittirmi soltanto con la sua presenza o se fosse soltanto una scusa che avevo per giustificare l'accaduto . presi il mio solito coraggio e lo guardai incrociando i suoi occhi verdi e vispi .  ma lui parlò 

< cosa prendi ?> 

quella semplice domanda  . due parole , soltanto due . 

era semplice , lo era molto .ma non quanto mi aspettassi ,dopo che per mesi   Cameron aveva sempre ordinato per me senza fregarsene di cio che volessi io . certo eravamo in un ristorante ed era una cosa scontata che ognuno avesse le proprie voglie e ne avesse il diritto ma fin ora quel gesto mi sembrò così attraente che mi sciolsi per un attimo . 

< io vorrei del vino bianco  italiano , il migliore . > dissi dopo aver preso anche qualcosa da mangiare 

< prendo lo stesso . > disse James facendo slittare quegli occhi dal cameriere su di me .  rimasi soddisfatta nel sapere che avesse apprezzato la mia scelta . 

< così ti piacciono i vini italiani ?> chiese finalmente mettendo fine a risposte di soli sillabe e sguardi fugaci 

< si .  nel tuo conoscere  il mondo di noi modelle  mancava il gusto ?>  lo punzecchiai leggermente 

Beginning of our LieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora