Sono Luke, probabilmente sono con Michael, lasciate un messaggio dopo il beep.
Beep.
Michael era lì, seduto sul divano, con il telefono in mano pronto per la sua telefonata giornaliera al suo ragazzo.
<< Ehi piccolo, sono io, Michael, sai che mi manchi tanto ?
Sono sicuro che lo sai. Mi manchi così tanto che ogni giorno mi sento sempre più vulnerabile, sempre più pronto a cedere e a mollare la presa.
Ma quello che mi hai insegnato è che non bisogna mai cedere, mai, e io ci sto provando a non cedere ma è tutto così difficile, amore mio. -Michael tira su col naso, cercando di reprimere quelle lacrime che minacciano di uscire, ma lui sa che, in un modo o nell'altro, si ritroverà a piangere come tutti gli altri giorni.-Sai amore, ero su in soffitta l'altra sera, è tutta così polverosa e sporca, penso che gli darò una pulita. Avevo intenzione di iniziare ieri sera, e l'ho fatto, ma quando ho aperto un baule mi sono fermato. Ci ho guardato dentro, e ho trovato il nostro album, non so come ci sia finito lì. Comunque dicevo, l'ho preso e sono sceso giù, mi sono seduto sul divano e ho iniziato a sfogliarlo. Dio, ci sono anche le foto di quando andavamo nel parco giochi vicino la scuola. -Michael fece un piccolo sorriso al ricordo di quando si sono parlati per la prima volta.-
Ti ricordi quando ci siamo parlati per la prima volta ? Se fossi qui cominceresti a grattarti il retro della nuca, e capirei che non te lo ricordi.
Allora ti rinfresco la memoria.
Ero nascosto sotto lo scivolo, stavo piangendo perché avevo perso Daniel e tu ti sei avvicinato, abbassandoti verso di me e accarezzandomi la testa. Ero un perfetto sconosciuto ma si sa, da bambini si ha una diversa cognizione per tutto.
Mi hai chiesto perché piangevo, e ancora ricordo l'innocenza in quella voce, in quei occhi azzurri così belli che da grande sarebbero stati la mia più grande rovina e il posto più bello in cui annegare.
Mi avevi proposto di cercarlo insieme e ho accettato.
Ci siamo messi a cercarlo e l'hai trovato tu, nascosto in un cespuglio.
Solo quando mi hai consegnato Daniel mi hai detto il tuo nome.
Luke.
Ho pensato subito che fosse un bellissimo nome.
Se solo avessi saputo che te ne saresti andato così presto, credimi, avrei tenuto stretto ogni momento passato con te.
Avrei provato ogni singola emozione fino in fondo.
E mi sento così perso senza di te, Luke. Il mondo continua a girare troppo velocemente per me, e vorrei che si fermasse anche solo un secondo per poter respirare. Perché andandotene, ti sei portato dietro il mio ossigeno. E sto annaspando in cerca di quell'aria che mi hai tolto. Tu eri la mia aria.
Ritorna da me, amore, ti prego. >>Michael scoppiò a piangere, gettando il cellulare sul divano. Soffocava degli urli contro il cuscino, mentre anche esso cominciava ad essere bagnato dalle sue lacrime, come anche le sue guancie.
Per quanto avesse pianto, sentiva un forte dolore alla testa e decise che forse riposarsi un pò gli sarebbe servito.
Si stese sul divano, sperando che, almeno, nei suoi sogni ci sia Luke.
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Answering machine || Muke
Teen FictionDove Michael continua a lasciare messaggi nella segreteria telefonica del suo ragazzo, Luke, morto per lo schianto dell'aereo in cui viaggiava.