Answering machine || Muke

7

Sono Luke, probabilmente sono con Michael, lasciate un messaggio dopo il beep.

Beep.

<< Oggi sono uscito, potrai pensare "Oddio che bello, ti sei divertito?". Beh, la risposta è no. Sono uscito con un ragazzo, Ryan, è simpatico, dolce, carino. Ma non è te.

Nessuno riesce a colmare il vuoto che mi hai creato con la tua assenza. Sento il tuo profumo dappertutto. Come la nostra casa nella baita, dove abbiamo trascorso insieme l'ultimo Natale. Tra le coperte, davanti al fuoco, a vedere un film mentre mangiavamo pop corn.

Quella stessa notte mi sono sentito parte di te come mai prima d'ora. Ti guardavo dormire e ricordo di aver provato una sensazione nuova dentro di me. Finalmente avevo capito che nessuno avrebbe preso il tuo posto, che tu saresti stato il mio punto debole e, al tempo stesso, il mio più grande punto di forza.

Cosa si fa quando si perde questo punto di forza? Cosa si fa nei casi in cui ogni cosa sembra perdere valore, proprio quando l'unica cosa che ti dava la forza di continuare ti viene portata via? 

Sono domande a cui non riesco a trovare risposta. E non credo riuscirò mai a trovarne una. Il mio appartamento sembra così vuoto, sopratutto la mattina quando non ti vedo in cucina a preparare la colazione. Solo con i boxer addosso, e la tua schiena in bella vista. Mi manca davvero tanto quella visuale. 

Io che ti stringo da dietro e tu che sorridi. Il tuo sorriso, dio, se mi manca anche quello. 

Mi manca sentire la tua voce così roca la mattina, la tua continua ossessione a toccarmi il culo in situazioni decisamente inappropriate. >> ridacchiò, mordendosi il labbro inferiore con i denti.

<< Con Ryan è stato un fiasco. Mi voltavo continuamente verso la porta d'ingresso credendo di vederti, è stato orrendo. Non riuscirò mai ad andare avanti se continuo a mettere il mio passato davanti ad un ipotetico futuro. >> sospirò forte e chiuse gli occhi, prima di riprendere a parlare. 

<< Forse dovrei smettere di lasciarti messaggi, non posso più andare avanti così, Luke, non ci riesco. >> attaccò prima di scoppiare a piangere.