dopo che Micaela mi aveva sbattuto la porta in faccia decido di tornarmene a casa a piedi guardandomi attorno per poter pensare o svagarmi nel mentre mi accendo una sigaretta, quando torno a casa saluto mio papà dandogli la buonanotte senza dare accenni di tristezza, dopo aver raggiunto camera mia collasso nel letto con i vestiti di sta sera senza neanche cambiarmi affogando le mie lacrime nel cuscino.
la sveglia suona e io la butto giù dal comodino rompendola, oggi è sabato, alle nove devo andare a visitare la mia scuola privata dove andrò a studiare l'ultimo anno.
mi alzo sospirando per la notte di ieri, oggi dovrò vedere Micaela a scuola essendo stata bocciata due volte ce l'avrò persino in classe...
faccio un espressione triste e mi metto a piangere in silenzio.
subito dopo sento una presenza e una voce molto profonda e famigliare parlare...troppo famigliare
<< tu che sei più bella degli angeli... >>
mi giro da un lato del mio letto, è Damon.
<< DAMON!? Come sei è entrato in casa mia!? brutto stronzo! >>
comincio a lanciargli tutti gli oggetti che ho sotto mano compresi i cuscini del mio letto e i peluche, dopo che gli arriva in faccia il mio peluche unicorno fucsia con gli occhioni rosa glitterati si mette a ridere.
<< e lui chi è? >>
dice Damon sorridendo giocando con il mio unicorno di peluche che gli ho appena lanciato addosso
<< rimetti al suo posto Spikey per favore >>
<< Spikey? Carino! >>
roteo gli occhi.
<< cosa ci fai in camera mia eh? >>
gli urlo addosso avvicinandomi a lui sempre di più
<< in realtà verso le due di notte sono passato a controllarti per vedere se fossi tornata a casa dopo quello che ti ho fatto ieri e ti ho osservata dormire>>
<< cos? e come sei entrato >>
<< sono un vampiro, ho i poteri, a differenza degli altri io posso entrare nelle case in cui non sono stato invitato e aprire porte con il pensiero>>
<< fuori da camera mia! ora! >>
<< rilassati... >>
<< Damon vattene via ti prego... >>
Dico sembrando molto timida ma provando a fare un tono di voce più autoritario
<< Posso baciarti di nuovo? >>
<< no >>
<< okay come vuoi tu >>
dice uscendo dalla porta di casa, mi giro di spalle per un istante per rigirarmi da capo e non lo vedo più, quello è uno psicopatico...
decido di cambiarmi, io odio le uniformi e le minigonne, questa è pure attillata e io sono grassa...non voglio vestirmi così mi vergogno...
mio papà mi viene a chiamarmi.
<< papà non voglio andare in quella scuola ristituisci subito la mia uniforme >>
scoppio a piangere
<< come mai? >>
<< lì ci va Micaela e non mi sta proprio simpatica >>
<< è solo per quello che non vuoi andare in quella scuola? >>
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𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞//𝐚𝐧𝐝𝐫𝐞𝐰 𝐥𝐢𝐧𝐜𝐨𝐥𝐧.
أدب الهواةCeleste Altieri è una normalissima adolescente di diciassette anni, si è trasferita da poco a New York e va ancora alle superiori, lei non sa molto del mondo dei vampiri e dei lupi mannari fino a quando non conoscerà Damon, il vampiro più stronzo e...